Recensione
Erased
8.0/10
Recensione di The Crovv 97
-
EDIZIONE **ERASED**
VOLUMI 9
Una serie di efferati omicidi, una seconda occasione, una sciarpa rosso cremisi: Erased si presenta così ma, sotto la fitta neve dell’Hokkaido, si nasconde molto di più.
Il sensei Kei Sanbe, mettendo in scena una vicenda di cronaca nera, vuole portare l’attenzione sul significato della crescita attraverso gli occhi del protagonista, alternando la condizione di un adulto mai diventato uomo, a quella di adulto intrappolato nel corpo di un bambino; per poi mischiare nuovamente le carte nel mazzo.
Partiamo dunque alla volta di Ueno, rigorosamente “senza cambiare treno”.
Lo svolgimento dell'opera ricalca alcune delle tappe del “viaggio dell’eroe”, mostrando la “crescita” del protagonista fino a giungere alla contrapposizione sopra descritta, attorno a cui ruota tutto il racconto.
Il ritmo adottato è incalzante, l’autore sfoggia tutta la sua abilità nel mette in scena un contesto sì terrificante ma mai irrealistico (eventi simili potrebbero essere trasmessi al TG e risultare credibili).
L’atmosfera si fa protagonista del racconto: il pallore della neve, simbolo di purezza, fa da perfetto contraltare al rosso del sangue, colore che in questo caso identifica anche uno dei personaggi principali della storia.
+PRO+
1/ Atmosfera ben costruita: si percepisce chiaramente la tensione e la paura dei protagonisti
2/ Nessuno stereotipo del protagonista genio o prodigio
3/ Le soluzioni adottate dai protagonisti per sfuggire ai problemi, risultano credibili in quanto realistiche e mai troppo elaborate (stiamo pur sempre parlando di bambini)
4/ In alcune situazioni, i protagonisti sono capaci di mostrare una dolcezza e un lato umano incredibili
5/ L’autore è un maestro nell’inserire piccoli dettagli grafici e indizi all’interno delle tavole
-CONTRO-
1/ L’elemento magico non aggiunge molto, la storia avrebbe potuto funzionare anche in un’ottica interamente realistica
2/ L’elemento romantico della storia, per quanto bene introdotto, risulta mal gestito e, sul finale, prende una piega insensata
3/ Personaggi comprimari spesso solamente abbozzati, solo a pochi è stato concesso il lusso di venire approfonditi
4/ Parlando di comparto tecnico: ai personaggi è riservato uno stile tondeggiante e amichevole, in contrasto con la crudezza degli eventi trattati.
Qualche incertezza si palesa soprattutto a livello di caratterizzazione fisica, tanto che per alcuni personaggi si manifesta una somigliano eccessiva.
Discorso opposto va fatto per sfondi e scenari, ai quali viene prestata un’attenzione certosina, complice la volontà dell’autore di inserire dettagli utili alla trama (che lo spettatore dovrà essere in grado di individuare)
5/ L’identità del colpevole si scopre troppo facilmente, niente colpi di scena a riguardo
6/ Alcuni dialoghi, soprattutto a ridosso del finale, si fanno sconclusionati e artificiali
7/ La scelta di inserire più vittime da salvare la trovo dispersiva e inevitabile causa di ripetizioni, sarebbe stato meglio concentrarsi esclusivamente su di una, la prima, che risulta anche essere quella meglio scritta e caratterizzata
In coda ad ogni volumi sono presenti alcuni inserti riempitivi su cui non mi esprimo in quanto non mi sono fermato ad approfondire.
Riguardo al supporto cartaceo, desidero evidenziare una qualità della carta particolarmente ruvida e porosa che mi da l’idea di non resistere bene alla prova del tempo. Ogni volumetto ha una propria sovra-copertina e la prima pagina è a colori su carta patinata.
La rilegatura delle pagine mi è parsa di buona fattura, non ho riscontrato noie durante la lettura.
Concludendo, Erased si dimostra un thriller emozionante e ben scritto che esplora temi di redenzione, sacrificio e amicizia; in grado di catturare il lettore con una trama intelligente, sufficientemente ben strutturata e credibile.
Consiglio la lettura a tutti gli amanti del genere true-crime.
VOLUMI 9
Una serie di efferati omicidi, una seconda occasione, una sciarpa rosso cremisi: Erased si presenta così ma, sotto la fitta neve dell’Hokkaido, si nasconde molto di più.
Il sensei Kei Sanbe, mettendo in scena una vicenda di cronaca nera, vuole portare l’attenzione sul significato della crescita attraverso gli occhi del protagonista, alternando la condizione di un adulto mai diventato uomo, a quella di adulto intrappolato nel corpo di un bambino; per poi mischiare nuovamente le carte nel mazzo.
Partiamo dunque alla volta di Ueno, rigorosamente “senza cambiare treno”.
Lo svolgimento dell'opera ricalca alcune delle tappe del “viaggio dell’eroe”, mostrando la “crescita” del protagonista fino a giungere alla contrapposizione sopra descritta, attorno a cui ruota tutto il racconto.
Il ritmo adottato è incalzante, l’autore sfoggia tutta la sua abilità nel mette in scena un contesto sì terrificante ma mai irrealistico (eventi simili potrebbero essere trasmessi al TG e risultare credibili).
L’atmosfera si fa protagonista del racconto: il pallore della neve, simbolo di purezza, fa da perfetto contraltare al rosso del sangue, colore che in questo caso identifica anche uno dei personaggi principali della storia.
+PRO+
1/ Atmosfera ben costruita: si percepisce chiaramente la tensione e la paura dei protagonisti
2/ Nessuno stereotipo del protagonista genio o prodigio
3/ Le soluzioni adottate dai protagonisti per sfuggire ai problemi, risultano credibili in quanto realistiche e mai troppo elaborate (stiamo pur sempre parlando di bambini)
4/ In alcune situazioni, i protagonisti sono capaci di mostrare una dolcezza e un lato umano incredibili
5/ L’autore è un maestro nell’inserire piccoli dettagli grafici e indizi all’interno delle tavole
-CONTRO-
1/ L’elemento magico non aggiunge molto, la storia avrebbe potuto funzionare anche in un’ottica interamente realistica
2/ L’elemento romantico della storia, per quanto bene introdotto, risulta mal gestito e, sul finale, prende una piega insensata
3/ Personaggi comprimari spesso solamente abbozzati, solo a pochi è stato concesso il lusso di venire approfonditi
4/ Parlando di comparto tecnico: ai personaggi è riservato uno stile tondeggiante e amichevole, in contrasto con la crudezza degli eventi trattati.
Qualche incertezza si palesa soprattutto a livello di caratterizzazione fisica, tanto che per alcuni personaggi si manifesta una somigliano eccessiva.
Discorso opposto va fatto per sfondi e scenari, ai quali viene prestata un’attenzione certosina, complice la volontà dell’autore di inserire dettagli utili alla trama (che lo spettatore dovrà essere in grado di individuare)
5/ L’identità del colpevole si scopre troppo facilmente, niente colpi di scena a riguardo
6/ Alcuni dialoghi, soprattutto a ridosso del finale, si fanno sconclusionati e artificiali
7/ La scelta di inserire più vittime da salvare la trovo dispersiva e inevitabile causa di ripetizioni, sarebbe stato meglio concentrarsi esclusivamente su di una, la prima, che risulta anche essere quella meglio scritta e caratterizzata
In coda ad ogni volumi sono presenti alcuni inserti riempitivi su cui non mi esprimo in quanto non mi sono fermato ad approfondire.
Riguardo al supporto cartaceo, desidero evidenziare una qualità della carta particolarmente ruvida e porosa che mi da l’idea di non resistere bene alla prova del tempo. Ogni volumetto ha una propria sovra-copertina e la prima pagina è a colori su carta patinata.
La rilegatura delle pagine mi è parsa di buona fattura, non ho riscontrato noie durante la lettura.
Concludendo, Erased si dimostra un thriller emozionante e ben scritto che esplora temi di redenzione, sacrificio e amicizia; in grado di catturare il lettore con una trama intelligente, sufficientemente ben strutturata e credibile.
Consiglio la lettura a tutti gli amanti del genere true-crime.