Recensione
[Attenzione! Recensione balenga! Ma mica poi tanto...]
Genere : Mi piacerebbe capirlo, ma azzardo harem/mecha/sentai
Ci sono delle opere che sfuggono alle concezioni classiche di un genere "particolare", si ritagliano uno spazio per se', dimostrando di essere delle produzioni che sfuggono al concetto stesso di arte, andando ad inserirsi nel panorama delle Leggende, al di la' della mediocrità che permea questo insulso mondo.
Insomma, ci sono delle serie che possono essere definite Capolavori, degni di essere visti e rivisti, fatti vedere e fatti conoscere.
Lime Iro Senkitan e' esattamente tutto l'opposto.
Di rado esistono anime più insulsi e campati in aria di questo harem/mecha/sentai anime tratto a piene mani da un hentai game. Ogni cosa, animazione, musica, battuta, opening, ending, ogni minuto, secondo e protosecondo impiegato per visionare questo anime da' l'impressione di uno spreco totale del proprio tempo.
E' per questo motivo che bisogna osservare questo anime in compagnia e osservarne le peculiarità sociali e intrinseche che reca con se', se proprio vogliamo vedere il lato positivo delle cose...
La storia e' molto semplice. Il tutto si ambienta in una era Meiji alternativa, dove la Russia e' in guerra con il Giappone.
Umakai Shintaro, probabilmente parente di Makoto di School Days per espressioni facciali e capacità di ragionamento, viaggia per caso in una prateria, trovando una giovane ragazza che cade ogni trenta secondi (non scherzo, e' cronometrato); ovviamente ogni volta che si trova a cadere si vedono le solite mutandine.
Se noi le prime volte gioiamo di questo misero fanservice, dopo due minuti e' già diventato un assurdo cliche', tanto che nemmeno il protagonista manco ci bada piu', da un certo punto in poi.
Dopo aver incontrato questa giovane promessa dell'equilibrismo il protagonista si trova ad incontrare una ragazza con un cane orrendo (ma idolo della serie: si chiama Antoinette Gandi XIII) che soffre evidentemente di schizofrenia canina; una megane-miko che piange il doppio di Kaiji (e qui e' dura) e infilza bambole vodoo a go-go; una loli-tomboy attaccata a un generale che muore eroicamente alla seconda puntata (ricordiamo: e' doppiato dal grande Nobuyuki Hiyama, tanto per bruciare un ottimo doppiatore in due puntate scarse); la solita silent girl senza caratterizzazione.
Dopo aver incontrato per caso queste creature di sesso femminile, mister sopracciglione incontra un uomo di sicuro non piu' tanto giovane,intento a raccogliere patate che si rivela per quello che e', l'abile geriatrico capo della nave da guerra del Giappone. E quelle ragazze sono tutte terribili combattenti!
Cosi' Shintaro diventa l'insegnante di queste poveracce, insegnante di cosa finora non s'e' capito, pero' le sue espressioni sono impagabili, per tutta la serie il personaggio si evolve talmente fino a finire in una poltiglia di caratterizzazione (gia' dalla seconda puntata).
Il sistema di combattimento e' spettacolare, ma all'incontrario. Queste terribili ragazze comandano dei mecha che sembrano usciti dagli ovetti kinder tramite un sistema che somiglia al Wii Remote: si mettono sulla plancia della nave e mimano il combattimento col corpo, cosi' gli orrendi mecha potranno battere gli odiosi (e ancora piu' orrendi) mecha del nemico.
Qualcuno mi disse che e' il sistema di combattimento piu' brutto mai visto in un anime; be', quel qualcuno ha pienamente ragione. Sembra veramente di assistere a una gara di bruttezza e piattume tra mecha.
Ogni cosa di quest'anime e' dedita al risparmio. Non e' raro trovare regia inesistente (tale da non poterla nemmeno chiamare regia), disegni e scene riciclate, libellule che non volano (per puntare al risparmio), altri personaggi fissi sullo sfondo (come i vecchi cartoni della Disney in cui si capiva esattamente chi interagiva con l'ambiente e chi no grazie alle scene fisse), orribili mecha su orribili carrozzelle, plot inesistente, contraddizioni e chi piu' ne ha piu' ne metta.
In definitiva, Lime Iro Senkintan va assolutamente guardato in compagnia o non va guardato affatto.
Intendiamoci, Lime Iro Senkintan non ha niente di orribile da non poter essere visto senza conati di vomito, ma per contro non ha nulla di bello, nemmeno una cosa, nemmeno il chara design o le ost, il fanservice o altro; tutto e' di una bassezza e piattume tale da provocare facilmente risate involontarie.
Se Code Geass su questo lato poteva vantare di una realizzazione tecnica piu' che discreta, unita ad una trama che parte bene e finisce in poltiglia aereospaziale e che conduce a risate involontarie (il tutto specialmente nella R2, voglio precisare), Lime Iro non ha manco quella.
L'unico problema sul fattore thrash e' la ripetitivita' del piattume. Se e' vero che inizialmente fara' ridere un'anima predisposta allo squallore cosmico, dopo un po' potrebbe dare fin troppo a noia e cadere nel baratro del dimenticabile anche a livello di trash. Per fortuna sono pochi episodi e con un po' di buona volonta' ci si esce indenni.
In fundo Lime Iro Senkitan e' una serie da amare e rivedere, per scoprire le bassezze dell'animazione giapponese; c'e' di peggio, ne siamo tutti consci, eppure gia' questa e' una bella prova di trashata degna di essere conosciuta maggiormente nel cuore di ogni amante dell'"animazione alternativa" (chiamiamola cosi') proveniente dal Sol Levante.
Se e' piaciuto, consiglio Mars of Destruction. Per ovvie ragioni.
Genere : Mi piacerebbe capirlo, ma azzardo harem/mecha/sentai
Ci sono delle opere che sfuggono alle concezioni classiche di un genere "particolare", si ritagliano uno spazio per se', dimostrando di essere delle produzioni che sfuggono al concetto stesso di arte, andando ad inserirsi nel panorama delle Leggende, al di la' della mediocrità che permea questo insulso mondo.
Insomma, ci sono delle serie che possono essere definite Capolavori, degni di essere visti e rivisti, fatti vedere e fatti conoscere.
Lime Iro Senkitan e' esattamente tutto l'opposto.
Di rado esistono anime più insulsi e campati in aria di questo harem/mecha/sentai anime tratto a piene mani da un hentai game. Ogni cosa, animazione, musica, battuta, opening, ending, ogni minuto, secondo e protosecondo impiegato per visionare questo anime da' l'impressione di uno spreco totale del proprio tempo.
E' per questo motivo che bisogna osservare questo anime in compagnia e osservarne le peculiarità sociali e intrinseche che reca con se', se proprio vogliamo vedere il lato positivo delle cose...
La storia e' molto semplice. Il tutto si ambienta in una era Meiji alternativa, dove la Russia e' in guerra con il Giappone.
Umakai Shintaro, probabilmente parente di Makoto di School Days per espressioni facciali e capacità di ragionamento, viaggia per caso in una prateria, trovando una giovane ragazza che cade ogni trenta secondi (non scherzo, e' cronometrato); ovviamente ogni volta che si trova a cadere si vedono le solite mutandine.
Se noi le prime volte gioiamo di questo misero fanservice, dopo due minuti e' già diventato un assurdo cliche', tanto che nemmeno il protagonista manco ci bada piu', da un certo punto in poi.
Dopo aver incontrato questa giovane promessa dell'equilibrismo il protagonista si trova ad incontrare una ragazza con un cane orrendo (ma idolo della serie: si chiama Antoinette Gandi XIII) che soffre evidentemente di schizofrenia canina; una megane-miko che piange il doppio di Kaiji (e qui e' dura) e infilza bambole vodoo a go-go; una loli-tomboy attaccata a un generale che muore eroicamente alla seconda puntata (ricordiamo: e' doppiato dal grande Nobuyuki Hiyama, tanto per bruciare un ottimo doppiatore in due puntate scarse); la solita silent girl senza caratterizzazione.
Dopo aver incontrato per caso queste creature di sesso femminile, mister sopracciglione incontra un uomo di sicuro non piu' tanto giovane,intento a raccogliere patate che si rivela per quello che e', l'abile geriatrico capo della nave da guerra del Giappone. E quelle ragazze sono tutte terribili combattenti!
Cosi' Shintaro diventa l'insegnante di queste poveracce, insegnante di cosa finora non s'e' capito, pero' le sue espressioni sono impagabili, per tutta la serie il personaggio si evolve talmente fino a finire in una poltiglia di caratterizzazione (gia' dalla seconda puntata).
Il sistema di combattimento e' spettacolare, ma all'incontrario. Queste terribili ragazze comandano dei mecha che sembrano usciti dagli ovetti kinder tramite un sistema che somiglia al Wii Remote: si mettono sulla plancia della nave e mimano il combattimento col corpo, cosi' gli orrendi mecha potranno battere gli odiosi (e ancora piu' orrendi) mecha del nemico.
Qualcuno mi disse che e' il sistema di combattimento piu' brutto mai visto in un anime; be', quel qualcuno ha pienamente ragione. Sembra veramente di assistere a una gara di bruttezza e piattume tra mecha.
Ogni cosa di quest'anime e' dedita al risparmio. Non e' raro trovare regia inesistente (tale da non poterla nemmeno chiamare regia), disegni e scene riciclate, libellule che non volano (per puntare al risparmio), altri personaggi fissi sullo sfondo (come i vecchi cartoni della Disney in cui si capiva esattamente chi interagiva con l'ambiente e chi no grazie alle scene fisse), orribili mecha su orribili carrozzelle, plot inesistente, contraddizioni e chi piu' ne ha piu' ne metta.
In definitiva, Lime Iro Senkintan va assolutamente guardato in compagnia o non va guardato affatto.
Intendiamoci, Lime Iro Senkintan non ha niente di orribile da non poter essere visto senza conati di vomito, ma per contro non ha nulla di bello, nemmeno una cosa, nemmeno il chara design o le ost, il fanservice o altro; tutto e' di una bassezza e piattume tale da provocare facilmente risate involontarie.
Se Code Geass su questo lato poteva vantare di una realizzazione tecnica piu' che discreta, unita ad una trama che parte bene e finisce in poltiglia aereospaziale e che conduce a risate involontarie (il tutto specialmente nella R2, voglio precisare), Lime Iro non ha manco quella.
L'unico problema sul fattore thrash e' la ripetitivita' del piattume. Se e' vero che inizialmente fara' ridere un'anima predisposta allo squallore cosmico, dopo un po' potrebbe dare fin troppo a noia e cadere nel baratro del dimenticabile anche a livello di trash. Per fortuna sono pochi episodi e con un po' di buona volonta' ci si esce indenni.
In fundo Lime Iro Senkitan e' una serie da amare e rivedere, per scoprire le bassezze dell'animazione giapponese; c'e' di peggio, ne siamo tutti consci, eppure gia' questa e' una bella prova di trashata degna di essere conosciuta maggiormente nel cuore di ogni amante dell'"animazione alternativa" (chiamiamola cosi') proveniente dal Sol Levante.
Se e' piaciuto, consiglio Mars of Destruction. Per ovvie ragioni.