Recensione
Kobato.
8.0/10
La serie tv di Kobato è tratta dal manga omonimo del gruppo CLAMP, famosissime mangaka di Oosaka. La storia ruota attorno ad una ragazza, Kobato, che vuole ad ogni costo raggiungere un determinato luogo. Per riuscirci, dovrà raccogliere le "sofferenze" dei cuori delle persone in una speciale bottiglia e solo quando quest'ultima sarà piena, il suo desiderio potrà essere esaudito. Unico monito, non innamorarsi mai di una persona che ha scelto di guarire.
Oltre alla storia personale della protagonista, la trama si sviluppa attorno ad un asilo infantile, all'insegnate e ai piccoli alunni, con momenti particolarmente divertenti.
Ma se il manga tratta anche di temi non particolarmente adatti a un pubblico infantile (vedi enjokosai, yakuza ecc...), la serie animata, almeno per il momento sembra ometterli dalla trama, anche in relazione al canale su cui Kobato è trasmesso, la NHK. Già dal primo episodio infatti è stato modificato l'incontro della protagonista con il protagonista. Nella versione cartacea, Kobato incontrava Fujimoto per la prima volta, dopo essere stata importunata da un vecchio che voleva portala con se in un love hotel; nell'anime, il vecchio è stato sostituito da due ragazzi che volevano solo offrirle una bibita. Situazione simile anche per la scena nel parco; durante l'Hanami (lett. "vedere i fiori", giorno in cui si ammirano i fiori di ciliegio) nel manga Kobato viene trascinata via da un gruppetto di persone ubriache che vogliono farla continuare a cantare, nell'anime l'alcol è stato completamente omesso.
Riguardo all'adattamento di questo primo episodio, sono stati concentrati in un unico esame tutti e 9 quelli che nel manga doveva superare per ottenere la bottiglia, trovo che sia una scelta un po' strana, visto che di solito, quando un manga non è ancora terminato, si tende ad allungare con episodi filler, invece in questo caso si è tagliato.
Per quanto riguarda il reparto animazione, non sono un'esperta, però mi pare si attesti nella norma degli anime di questo periodo, il character design è molto fedele, ma daltronde dalla MADHOUSE (CCS, Chobits, X sono stati animati tutti da loro) c'era da aspettarselo.
Oltre alla storia personale della protagonista, la trama si sviluppa attorno ad un asilo infantile, all'insegnate e ai piccoli alunni, con momenti particolarmente divertenti.
Ma se il manga tratta anche di temi non particolarmente adatti a un pubblico infantile (vedi enjokosai, yakuza ecc...), la serie animata, almeno per il momento sembra ometterli dalla trama, anche in relazione al canale su cui Kobato è trasmesso, la NHK. Già dal primo episodio infatti è stato modificato l'incontro della protagonista con il protagonista. Nella versione cartacea, Kobato incontrava Fujimoto per la prima volta, dopo essere stata importunata da un vecchio che voleva portala con se in un love hotel; nell'anime, il vecchio è stato sostituito da due ragazzi che volevano solo offrirle una bibita. Situazione simile anche per la scena nel parco; durante l'Hanami (lett. "vedere i fiori", giorno in cui si ammirano i fiori di ciliegio) nel manga Kobato viene trascinata via da un gruppetto di persone ubriache che vogliono farla continuare a cantare, nell'anime l'alcol è stato completamente omesso.
Riguardo all'adattamento di questo primo episodio, sono stati concentrati in un unico esame tutti e 9 quelli che nel manga doveva superare per ottenere la bottiglia, trovo che sia una scelta un po' strana, visto che di solito, quando un manga non è ancora terminato, si tende ad allungare con episodi filler, invece in questo caso si è tagliato.
Per quanto riguarda il reparto animazione, non sono un'esperta, però mi pare si attesti nella norma degli anime di questo periodo, il character design è molto fedele, ma daltronde dalla MADHOUSE (CCS, Chobits, X sono stati animati tutti da loro) c'era da aspettarselo.