Recensione
Chaos;Head
8.0/10
Recensione di Koomori-san
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Nonostante non si tratti propriamente di un capolavoro, ritengo Chaos;Head un anime interessante. Sfruttando il terreno già preparato in passato da anime come Serial Experiments Lain, Chaos;Head riesce a ricostruire una trama già vista ma con elementi nuovi, tutti compresi in soli dodici episodi. In effetti risulta molto atipico poter vedere una serie a metà tra l'harem e il cyberpunk, che sconfina negli ultimi episodi in venature fantasy, come a dire: ecco un altro di quei paradossi dell'animazione giapponese.
I primi episodi sono abbastanza allucinati e non lasciano capire dove la trama andrà a finire (in realtà un'idea c'è, ma sarebbe stata troppo scontata); viene descritta la psicologia di Takumi, uno studente disadattato che passa la sue giornate a giocare ai Gdr online, frequenta al minimo la scuola, risulta trasparente ai suoi compagni di classe e alle altre persone. Takumi sembra avere un rapporto distorto con la realtà: il suo essere disadattato lo porta ad evitare sempre di più i rapporti con gli altri, e a rinchiudersi nella sua stanza, tra computer e action figures di Seira-tan, la protagonista di un anime di cui è fan. Takumi è inoltre spesso vittima di illusioni ed in particolare ha una ragazza immaginaria (che ha proprio le sembianze di Seira-tan) che lo aiuta a nascondere tutte le sue insicurezze: Seira-tan non può infatti ferirlo e non può rifiutarlo perché non è reale, al contrario delle ragazze reali (le ragazze 3D) delle quali Takumi ha paura. Già per queste premesse io giudico Chaos;Head molto interessante. Offre spunti di riflessione su uno stile di vita simile al nostro (non solo in Giappone, ma anche qui, è infatti realtà), ma la mente di Takumi non risulta alla fine essere il centro dell'anime, che prende una piega via via sempre più movimentata. Quindi, se Takumi sembrava all'inizio essere la 'chiave', egli è solo una conseguenza di qualcosa di più grande. Quanto è complesso il cervello umano? A cosa sono dovute le nostre percezioni?
Purtroppo, come ho sottolineato anche in altre recensioni, la storia non è esente da difetti: vi sono molti personaggi e non a tutti è dato lo spazio necessario; la trama di fondo è contraddittoria (ancora non ho ben chiaro come un'illusione collettiva possa rendere 'materialmente' reale qualcosa, ma d'altronde, è solo un anime), ma tutto sommato, in soli dodici episodi, riesce ad essere gestito tutto e a dare un finale nient'affatto prevedibile alla storia. Per una volta salvare il mondo vuol dire salvare solamente il proprio mondo e condannare l'illusione di un mondo perfetto. Molto belli i dialoghi, ed in particolar modo alcune frasi, oltre che le animazioni e l'opening. Vi è inoltre anche una bella storia d'amore e nemmeno questa risulta ordinaria (seppur poco sviluppata).
Insomma, è un anime che non deluderà chi come me ama questo tipo di fantascienza ed è affascinato dal funzionamento e dai disordini del cervello umano.
I primi episodi sono abbastanza allucinati e non lasciano capire dove la trama andrà a finire (in realtà un'idea c'è, ma sarebbe stata troppo scontata); viene descritta la psicologia di Takumi, uno studente disadattato che passa la sue giornate a giocare ai Gdr online, frequenta al minimo la scuola, risulta trasparente ai suoi compagni di classe e alle altre persone. Takumi sembra avere un rapporto distorto con la realtà: il suo essere disadattato lo porta ad evitare sempre di più i rapporti con gli altri, e a rinchiudersi nella sua stanza, tra computer e action figures di Seira-tan, la protagonista di un anime di cui è fan. Takumi è inoltre spesso vittima di illusioni ed in particolare ha una ragazza immaginaria (che ha proprio le sembianze di Seira-tan) che lo aiuta a nascondere tutte le sue insicurezze: Seira-tan non può infatti ferirlo e non può rifiutarlo perché non è reale, al contrario delle ragazze reali (le ragazze 3D) delle quali Takumi ha paura. Già per queste premesse io giudico Chaos;Head molto interessante. Offre spunti di riflessione su uno stile di vita simile al nostro (non solo in Giappone, ma anche qui, è infatti realtà), ma la mente di Takumi non risulta alla fine essere il centro dell'anime, che prende una piega via via sempre più movimentata. Quindi, se Takumi sembrava all'inizio essere la 'chiave', egli è solo una conseguenza di qualcosa di più grande. Quanto è complesso il cervello umano? A cosa sono dovute le nostre percezioni?
Purtroppo, come ho sottolineato anche in altre recensioni, la storia non è esente da difetti: vi sono molti personaggi e non a tutti è dato lo spazio necessario; la trama di fondo è contraddittoria (ancora non ho ben chiaro come un'illusione collettiva possa rendere 'materialmente' reale qualcosa, ma d'altronde, è solo un anime), ma tutto sommato, in soli dodici episodi, riesce ad essere gestito tutto e a dare un finale nient'affatto prevedibile alla storia. Per una volta salvare il mondo vuol dire salvare solamente il proprio mondo e condannare l'illusione di un mondo perfetto. Molto belli i dialoghi, ed in particolar modo alcune frasi, oltre che le animazioni e l'opening. Vi è inoltre anche una bella storia d'amore e nemmeno questa risulta ordinaria (seppur poco sviluppata).
Insomma, è un anime che non deluderà chi come me ama questo tipo di fantascienza ed è affascinato dal funzionamento e dai disordini del cervello umano.