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<b>[ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER]</b>
ARASHI NO NAKADE KAGAYAITE SONO YUME WO AKIRAMENAIDE KIZU ZUITA ANATA NO SENAKA NO TENSHI NO HANE SOTTO DAITE, DAITE AGETAI.
<i>“Non rinunciare al sogno che sta risplendendo nel cuore della tempesta! Quelle ali da angelo piegate da ferite che hai sulla schiena vorrei abbracciarle, abbracciarle delicatamente.”</i>

Questa è la prima frase della stupenda opening degli OAV Gundam 08th MS Team. Parla di sogni, dei sogni che si mantengono vivi nonostante tutto, quei sogni che nascono dal cuore e che molti con il passare del tempo tendono, sbagliando, a rimuovere o a sopprimere. Anche se la tempesta rugge, quei sogni ci devono animare dal profondo e non morire mai. Il concetto di sogno si può erroneamente pensare che abbia poco a spartire con la guerra e anche in questo caso si è in errore. I sogni muovono la guerra: il sogno di un popolo di essere liberato, il sogno di conquistare un territorio e il sogno di essere più felici. E, ancora, fino ad arrivare a livelli gerarchici più bassi, il sogno di un militare di fare carriera, il sogno di un soldato di tornare a casa, di riabbracciare il proprio figlio e di ritrovare il proprio amore. Amore è un’altra parola che non ha nulla a che vedere con la guerra. La guerra si muove sull’odio reciproco, l’amore in guerra è impossibile. Ma come succede per ogni cosa impossibile, la si reputa tale fino a quando qualcuno non la mette in atto. Quel qualcuno deve però essere una persona diversa, capace di superare i confini di ciò che il mondo impone, deve essere una persona mentalmente e sentimentalmente rivoluzionaria. La scheggia impazzita, la scintilla che avvamperà il fuoco dell’amore in questa serie è proprio il protagonista Shiro Amada.

Shiro, ufficiale della federazione, è forse uno dei personaggi più positivi mai comparsi nelle serie di Gundam. Siamo molto lontani da Amuro o Camille, protagonisti combattuti, misteriosi, ambigui, a tratti malvagi. Shiro è una persona positiva in tutto, sprizza gioia di vivere ed energia in ogni sua azione. E' strano vedere un personaggio cosi in Gundam. E’ un po’ come Vash the Stampede, protagonista di "Trigun", che per chi non lo sapesse è quel personaggio capace di strapparti il cuore e riempirtelo di buoni sentimenti per poi reinfilartelo nel petto. Shiro non è però piatto come un tipico personaggio spudoratamente buonista: è semplicemente energico e positivo. La sua visione altruista della vita all’inizio la trasferisce sui suoi compagni, nel suo team e non li lascerebbe mai morire. Ma come è ovvio per un personaggio cosi, le sue convinzioni tenderanno sempre di più ad allargarsi fino a trascendere il confine tra amici e nemici. Arriverà a non volere la morte di nessuno come Vash e arriverà a non sopportare più la guerra di cui è protagonista. Questa sua positività lo porterà ad innamorarsi follemente di una persona come lui; la sua “Giulietta” sarà Aina, membro di Zeon. Anche quest’ultima si ritrova in guerra più perché forzata che per volontà. Una forzatura che la porterà a sopprimere le sue vere intenzioni. L’incontro con il turbine Shiro la spingerà però ad accorgersi e a riscoprire i suoi veri desideri, i due si innamoreranno follemente, forse più per una comune visione di intenti che per altro. Non è però come un classico colpo di fulmine. E' più un colpo del destino che fa incontrare due persone che avevano maledettamente bisogno l’uno dell’altra per darsi forza a vicenda. Si tratta di una storia d’amore molto diversa dalle classiche incontrate in Gundam o Gundam Z. Quelle erano più che altro storie d’amore maledette, irrealizzabili, soprattutto per volontà dei protagonisti. Questa, invece, è più simile a “Romeo e Giulietta”: c’è un muro che blocca la loro relazione che è il fatto di appartenere a due fazioni avversarie, e che entrambi hanno la forte volontà di superare. Come si è ben capito tutta la serie si regge proprio su questa storia d’amore, che per forza di cose tende ad oscurare tutto il resto. Shiro si trove infatti a comandare un team sulla Terra, i cui membri, quasi necessariamente, non sono sempre ben caratterizzati poiché oscurati dallo stesso e dalla sua energia. Ovviamente anche la brevità della serie contribuisce a rendere difficile una ottimale caratterizzazione dei personaggi secondari.

Due sono gli ulteriori aspetti da sottolineare: la storia è infatti ambientata completamente sulla Terra, forse per sottolineare il calore del nostro pianeta nell’abbracciare questa storia d’amore, molto lontana dall’oscurità e dalla freddezza dello spazio.
Il secondo elemento riguarda i Mobil Suit. In questi OAV, l'importanza che viene data loro è forse la più bassa in assoluto di tutte le serie di Gundam. Questi non vengono quasi mai menzionati e, nonostante il Team O8 usi Gundam avanzati, questi vengono quasi trascurati, perché la storia dà un grande risalto alle persone e ai loro sentimenti. I Gundam sembrano insomma quasi un elemento di intralcio.

In conclusione, questa è una gran bella serie, sopratutto perché scardina un po’ i temi tradizionali trattati in Gundam o, almeno, cerca di narrarli raccontandoli sotto diversi aspetti. Il protagonista contribuisce molto a dare forza al prodotto e, più volte, mi sono meravigliato di trovare un personaggio cosi nelle storie del Mobil Suit Bianco. Un personaggio che finalmente sogna anche nelle condizioni più disperate e come infatti recita ancora l’opening:
AOKU HATENAI SORA NO KATASUMI DE UMARETA YUME GA IMA CHIISAKUTEMO KOORITSUKU YOUNA TSUYOI KAZE DE SAE SONO MUNE NI KAGAYAKU YUME WO KESHITARI KESTARI NANTE DEKINAI! ossia: <i>“in un angolo remoto di questo infinito cielo azzurro, è nato un sogno che per quanto possa essere piccolo nemmeno un vento tanto impetuoso da far gelare le ossa potrà spegnerlo, mentre risplende nel tuo cuore! Non riuscirà mai a spegnerlo!”</i>