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Pur non avendo una madre, Charlotte è una ragazzina felice, allevata da un padre che la ama e circondata da tanti animali che considera quasi come degli amici, nel suo ranch in Canada. Il giorno del suo dodicesimo compleanno riceve un misterioso biglietto da parte di sua madre che, fino ad allora, credeva morta. Questa la informa che presto li raggiungerà.
Da quel giorno tutto cambia.
Il padre improvvisamente muore e la ragazzina è raggiunta da sua madre che si stabilisce nel ranch con lei. In quello stesso periodo Charlotte conosce un misterioso ragazzo. Ha così inizio un lungo periodo fatto di avversità e dure prove per lei, che solo il suo carattere ottimista e la capacità di non arrendersi mai le permetteranno di affrontare e superare.

Prodotta dalla Nippon Animation, nonostante Cherlotte possa vantare lo stesso disegnatore di "Stilly lo specchio magico" e "Chappy la maga", ci troviamo di fronte un’opera che non va oltre la sufficienza livello.
Una trama sviluppata male e tirata molto per le lunghe - inserendo interi episodi che non aggiungono assolutamente niente all'evolversi della storia -, animazioni con evidenti cali di qualità che si susseguono per tutta la serie, e la ricerca costante delle lacrime dello spettatore, quasi fosse quello il reale scopo di tutto l'anime, pregiudicano in modo notevole il valore di tutta l'opera.
Eppure una buona base su cui lavorare c'era. La trama pur non essendo niente di originale era comunque interessante, i disegni erano in pieno stile shoujo di quel periodo minimalisti ed essenziali, ed era presenta una discreta colonna sonora. Ma tutto ciò è stato buttato all’aria dal volere inseguire probabilmente il successo di Candy Candy, piuttosto che proporre qualcosa di diverso e maggiormente curato.
Consigliato solo a chi degli shoujo solo lacrime e poco più non può proprio farne a meno.