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<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>

Cross Game è la storia di Kou Kitamura e delle quattro sorelle Tsukishima: Ichiyo, Wakaba, Aoba e Momiji.
La famiglia Tsukishima possiede una caffetteria proprio di fronte al negozio di articoli sportivi del padre di Kou.
Wakaba e Kou sono coetanei nati nello stesso giorno e nello stesso ospedale. Molto amici sin dall'infanzia, tra i due s'instaura un legame talmente forte da poterli considerare fidanzati.
Aoba, legatissima alla sorella e più piccola di un anno, vede Kou come "un intruso" e un buono a nulla e per questo ogni loro incontro finisce in una lite e in uno scambio d’insulti. Finché l'improvvisa scomparsa di Wakaba cambia tutto.

In Cross Game, come in Touch e in tutte le altre opere di Adachi, troviamo il baseball, usato per fare da cornice alle avventure dei protagonisti. Protagonisti assoluti sono come al solito i sentimenti, descritti con la solita delicatezza e maestria da Adachi. La difficoltà di superare una tragedia come quella della perdita di un famigliare e del primo amore è il tema principale di tutta l'opera.
Passano gli anni ed i personaggi crescono, ma non per questo dimenticano. Anzi. Più passa il tempo e più sembra per loro difficile sopportare questa perdita.
Wakaba è sempre nei pensieri di Aoba e Kou. Molto più di quanto i due vogliano ammettere. Ogni foto, ogni frase detta con troppa leggerezza, ogni avvenimento li porta inesorabilmente al suo ricordo. Inevitabilmente questa presenza ingombrante si riversa anche nel loro rapporto.
È evidente a tutti che tra i due ci sia un legame speciale e che la loro non è una semplice amicizia nonostante i continui battibecchi.
Così com'è evidente che il fantasma di Wakaba li frena, vuoi per la sensazione di tradire la sua memoria avvicinandosi a quello che era il fidanzato di sua sorella nel caso di Aoba, vuoi per non avere mantenuto una promessa fatta nel caso di Kou.
Ma così come li separa, il suo ricordo li unisce. Nessuno riesce a comprendere il dolore e confortarli meglio di quanto possano fare tra loro.

Il riconoscibilissimo tratto di Adachi nei disegni, semplice e ben curato e dallo stile inconfondibile, e inoltre una sigla finale da pelle d'oca per musica e testo completano quest'anime, facendolo entrare di diritto nell’elite dell'animazione per contenuto e realizzazione.