Recensione
Arakawa Under the Bridge
9.0/10
<b>ATTENZIONE! SPOILER</b>
Partiamo dalla trama: il personaggio principale Kou Ichinomiya, appartiene a una famiglia molto ricca e il motto di quest'ultima è quello di "non essere mai in debito con nessuno". Da questo presupposto parte la storia di quest'anime. Dei ragazzini rubano i pantaloni al nostro protagonista, il quale per riprenderli cade nel fiume a causa del crollo di una trave di ferro. Quando ormai ogni speranza di salvezza sembrava perduta viene salvato dalla bella Nino, una fanciulla che vive sotto al ponte e che dice di venire da Venere. Allora Kou, non potendo indebitarsi con qualcuno a causa del motto di famiglia, le chiede che cosa può fare per ricambiare. Ma Nino gli dice "semplicemente" di diventare il suo amante.
<b>FINE SPOILER</b>
"Arakawa under the bridge" è una commedia davvero atipica, a tratti esilarante. I personaggi, stravaganti e divertenti, vengono presentati gradualmente con il passare degli episodi. Fanno un po' riflettere gli spezzoni all'inizio di ogni episodio, inoltre quello che si riesce a capire guardando quest'anime è che i personaggi sono più complessi di ciò che una loro prima visione potrebbe far intuire. I loro costumi, i loro comportamenti, sono frutto della loro paura di affacciarsi nuovamente nella società e fanno capire che si sono ridotti in questo stato a causa di qualche brutta esperienza passata. Infatti tentano di isolarsi dal mondo fingendosi ciò che non sono e che non erano, finendo per farlo dimenticare del tutto.
Quest'anime fa riflettere soprattutto sulle condizioni dei senzatetto, trattando però l'argomento con serenità e facendolo capire a chi guarda attraverso l'intuito. Ormai nel mondo la percentuale delle persone che resta senza casa, infatti, aumenta sempre più.
Volendo parlare della parte tecnica bisogna dire che la Shaft è una delle case di produzione migliori che io conosca. Bravissimo il regista, Akiyuki Shinbo, che ha anche lavorato su "Sayonara Zetsubou Sensei" e "Bakemonogatari". La sua è una regia ottimamente curata, e inoltre, come già avevo notato in altri suoi lavori, gioca moltissimo con i colori, il che rende tutto molto godibile e originale (fantastici i colori della opening).
In conclusione quest'anime non mi ha mai annoiato e gli episodi li ho letteralmente divorati. Consiglio la visione di quest'anime divertente ma che fa anche riflettere. E' un 9 meritatissimo, adesso attendo con impazienza la seconda serie. 9 meritato.
Partiamo dalla trama: il personaggio principale Kou Ichinomiya, appartiene a una famiglia molto ricca e il motto di quest'ultima è quello di "non essere mai in debito con nessuno". Da questo presupposto parte la storia di quest'anime. Dei ragazzini rubano i pantaloni al nostro protagonista, il quale per riprenderli cade nel fiume a causa del crollo di una trave di ferro. Quando ormai ogni speranza di salvezza sembrava perduta viene salvato dalla bella Nino, una fanciulla che vive sotto al ponte e che dice di venire da Venere. Allora Kou, non potendo indebitarsi con qualcuno a causa del motto di famiglia, le chiede che cosa può fare per ricambiare. Ma Nino gli dice "semplicemente" di diventare il suo amante.
<b>FINE SPOILER</b>
"Arakawa under the bridge" è una commedia davvero atipica, a tratti esilarante. I personaggi, stravaganti e divertenti, vengono presentati gradualmente con il passare degli episodi. Fanno un po' riflettere gli spezzoni all'inizio di ogni episodio, inoltre quello che si riesce a capire guardando quest'anime è che i personaggi sono più complessi di ciò che una loro prima visione potrebbe far intuire. I loro costumi, i loro comportamenti, sono frutto della loro paura di affacciarsi nuovamente nella società e fanno capire che si sono ridotti in questo stato a causa di qualche brutta esperienza passata. Infatti tentano di isolarsi dal mondo fingendosi ciò che non sono e che non erano, finendo per farlo dimenticare del tutto.
Quest'anime fa riflettere soprattutto sulle condizioni dei senzatetto, trattando però l'argomento con serenità e facendolo capire a chi guarda attraverso l'intuito. Ormai nel mondo la percentuale delle persone che resta senza casa, infatti, aumenta sempre più.
Volendo parlare della parte tecnica bisogna dire che la Shaft è una delle case di produzione migliori che io conosca. Bravissimo il regista, Akiyuki Shinbo, che ha anche lavorato su "Sayonara Zetsubou Sensei" e "Bakemonogatari". La sua è una regia ottimamente curata, e inoltre, come già avevo notato in altri suoi lavori, gioca moltissimo con i colori, il che rende tutto molto godibile e originale (fantastici i colori della opening).
In conclusione quest'anime non mi ha mai annoiato e gli episodi li ho letteralmente divorati. Consiglio la visione di quest'anime divertente ma che fa anche riflettere. E' un 9 meritatissimo, adesso attendo con impazienza la seconda serie. 9 meritato.