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10.0/10
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La prima volta che ho letto la trama di Planetes quello che ho pensato credo sia stato più o meno questo: "Netturbini spaziali che raccolgono detriti ai limiti del cosmo? No grazie, passo". E in effetti dopo aver visto tutti e ventisei gli episodi che compongono la serie posso tranquillamente affermare che la mia prima impressione riguardo la storia di quest'anime era corretta: gente che raccoglie spazzatura, né più né meno.
Certo qualche avvenimento movimentato che scuote la routine giornaliera dei protagonisti è presente, però si tratta perlopiù di eventi sporadici, sparsi qua e là a ravvivare l'attenzione degli spettatori più indolenti.

Come avrete già capito si tratta di una serie dal ritmo piuttosto lento, senza effetti speciali o chissà quali colpi di scena, e tuttavia queste componenti, amalgamate alla perfezione con un ottimo cast di personaggi, rendono la visione di Planetes piacevole ed entusiasmante in ogni momento, cosicché il termine di un episodio vi spinga inevitabilmente a desiderare di visionare al più presto il successivo.
In particolare ciò che contribuisce in maggior misura a questa "avidità audiovisiva" è senza dubbio la fantastica caratterizzazione dei personaggi: dal testardo e un po' infantile Hachimaki che sogna di possedere una nave spaziale tutta sua, all'altrettanto caparbia Ai con la sua commovente, e a tratti ingenua, idea dell'amore; dal silenzioso Yuri che sembra avere una ragione ben precisa per vagare nello spazio, all'indomita Fee, capitana della DS-12, la nave raccogli-rifiuti.
E certo non si possono dimenticare i numerosi personaggi secondari, alcuni veramente strepitosi, senza i quali Planetes non sarebbe quello che è.

Ma il fascino di quest'anime non termina certo qui. Che senso avrebbe infatti un'ambientazione spaziale senza un comparto grafico degno di questo nome? E che altro aggettivo usare per definire il design dei personaggi se non sublime? Sublime anche perché sia i volti di ogni singola persona sia ogni singolo "aggeggio" tecnologico che fanno la loro comparsa nella serie sono disegnati in maniera così realistica da far strabuzzare gli occhi dalla meraviglia. E questo è senza dubbio un altro grande pregio di quest'anime: il realismo.
Realismo nel senso che gli ambienti in cui si muovono i protagonisti di Planetes, le tecnologie che usano sono perfettamente plausibili. Noi ora questa la chiamiamo fantascienza, ma in un futuro non poi così lontano potrebbe non esserlo più.

Anche il comparto audio fa la sua figura, accompagnando degnamente lo svolgersi della trama e a volte addirittura divenendo protagonista: su tutti il bel brano "A secret of the moon", presente in diversi episodi.
E inoltre come non ricordare le due stupende sigle, in particolare quella iniziale che in poco più di un minuto ci mostra la corsa verso lo spazio sostenuta dall'umanità, e il fantastico doppiaggio italiano, uno dei migliori che abbia mai sentito.
L'unica pecca sta nel fatto che l'audio sia in dolby digital 2.0 e questo occasionalmente si fa sentire un po' troppo, comunque nel complesso è più che buono.

Per concludere, due parole sull'edizione.
La Beez Entertainment ci porta in Europa l'intera serie suddivisa in sei DVD (che comunque si trovano venduti in blocco al prezzo di un normale box), con audio dolby digital 2.0 e sottotitoli in diverse lingue (esiste un'unica edizione per il territorio europeo) e qualche contenuto extra. Indubbiamente i più interessanti sono i commenti agli episodi fatti dal regista, alcuni doppiatori e altre persone di cui or ora non mi ricordo il ruolo nella produzione. Interessanti certo, ma soprattutto divertenti: all'inizio ero persino indeciso se guardarli o meno, poi quando sono finiti avrei voluto ce ne fossero ancora. Peccato siano solo sette.
Beh, che ci fate ancora qui? Correte subito a guardarvi Planetes!