Recensione
Ichiban Ushiro no Daimaou
5.0/10
Recensione di Ravenguard
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"Ichiban ushiro no daimaou" è dimostrazione di come partendo da un'ottima idea si possa rovinarla mettendo troppa carne al fuoco. Premetto di non conoscere la serie di light novel da cui è tratto l'anime, ma di una cosa sono sicuro, non poteva essere fatto in 12 episodi.
Ma andiamo con ordine. La storia presenta uno spunto piuttosto originale, tenendo presene che ci troviamo davanti a un ecchi di tipo harem. Quindi ci saranno i soliti punti fermi tra cui vagonate di ragazze che per un motivo o per un altro adorano il protagonista, impressione però che immediatamente sparisce in quanto, invece di creare qualcosa di originale, l'anime si concentra immediatamente sugli elementi più comuni del suo genere - mostri e colpi di lama che sanno sempre dove fermarsi per spogliare le ragazze senza ferirle, ragazza androide e addirittura mitici mostri tentacolari. Chiariamoci però, questa non è una critica, ma più che altro un rimpianto visto che in un anime del genere non ci vedo nulla di male nell'affidarsi a elementi già visti purché miscelati con perizia e in una trama dove l'azione sia costante e ci siano il giusto numero di siparietti divertenti.
Tecnicamente l' anime non è certo sorprendente, ma riesce tranquillamente a strappare un voto, poco, sopra la sufficienza in quanto il disegno è piuttosto ben fatto, ma ci sono in alcuni punti evidenti cali nel livello dell'animazione e, soprattutto, l'anime risente di un montaggio confuso di alcune sequenze di combattimento in cui si capisce ben poco. Si potrebbe dare la colpa al taglio quasi fumettistico e iperbolico dei combattimenti, ma questa scusa non regge visto che "Tengen Toppa Gurren Lagann" ha insegnato a tutti che per quanto un combattimento possa essere assurdo e il disegno particolare la sequenza può comunque essere chiarissima.
Quindi, come detto a inizio recensione, l'anime perde punti a causa soprattutto del sovraffollamento della trama. Devo dire che la regia ha anche provato a gestire la trama al meglio nello spazio dato ma non era proprio fattibile. Così ci troviamo con una scuola di magia di cui praticamente vediamo solo dormitori e caffetteria, personaggi che compaiono solo per una decina di secondi, antagonisti, anche principali, di cui nulla si sa sulle motivazioni, organizzazioni governative che non si sa da dove vengano né che ci facciano nell'anime.
Ci troviamo in un anime il cui tema dovrebbe essere l'abbattimento di un regime sbagliato. E' dura non sapere nulla su questo regime, sulla struttura dell'esercito, sullla struttura religiosa, ecc. Troviamo gregari che dovrebbero avere una certa profondità e invece diventano macchiette.
Insomma, già in 24 episodi e con un taglio della trama la cosa sarebbe stata umanamente fattibile, così com'è invece diventa una delusione.
Ma andiamo con ordine. La storia presenta uno spunto piuttosto originale, tenendo presene che ci troviamo davanti a un ecchi di tipo harem. Quindi ci saranno i soliti punti fermi tra cui vagonate di ragazze che per un motivo o per un altro adorano il protagonista, impressione però che immediatamente sparisce in quanto, invece di creare qualcosa di originale, l'anime si concentra immediatamente sugli elementi più comuni del suo genere - mostri e colpi di lama che sanno sempre dove fermarsi per spogliare le ragazze senza ferirle, ragazza androide e addirittura mitici mostri tentacolari. Chiariamoci però, questa non è una critica, ma più che altro un rimpianto visto che in un anime del genere non ci vedo nulla di male nell'affidarsi a elementi già visti purché miscelati con perizia e in una trama dove l'azione sia costante e ci siano il giusto numero di siparietti divertenti.
Tecnicamente l' anime non è certo sorprendente, ma riesce tranquillamente a strappare un voto, poco, sopra la sufficienza in quanto il disegno è piuttosto ben fatto, ma ci sono in alcuni punti evidenti cali nel livello dell'animazione e, soprattutto, l'anime risente di un montaggio confuso di alcune sequenze di combattimento in cui si capisce ben poco. Si potrebbe dare la colpa al taglio quasi fumettistico e iperbolico dei combattimenti, ma questa scusa non regge visto che "Tengen Toppa Gurren Lagann" ha insegnato a tutti che per quanto un combattimento possa essere assurdo e il disegno particolare la sequenza può comunque essere chiarissima.
Quindi, come detto a inizio recensione, l'anime perde punti a causa soprattutto del sovraffollamento della trama. Devo dire che la regia ha anche provato a gestire la trama al meglio nello spazio dato ma non era proprio fattibile. Così ci troviamo con una scuola di magia di cui praticamente vediamo solo dormitori e caffetteria, personaggi che compaiono solo per una decina di secondi, antagonisti, anche principali, di cui nulla si sa sulle motivazioni, organizzazioni governative che non si sa da dove vengano né che ci facciano nell'anime.
Ci troviamo in un anime il cui tema dovrebbe essere l'abbattimento di un regime sbagliato. E' dura non sapere nulla su questo regime, sulla struttura dell'esercito, sullla struttura religiosa, ecc. Troviamo gregari che dovrebbero avere una certa profondità e invece diventano macchiette.
Insomma, già in 24 episodi e con un taglio della trama la cosa sarebbe stata umanamente fattibile, così com'è invece diventa una delusione.