Recensione
The World God Only Knows
6.0/10
Recensione di __HellGirl__
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"Kami nomi zo shiru sekai" è un anime interessante composto da 12 episodi in cui vengono narrate le vicende di Keima Katsuragi, un giovane studente sfigato incapace di dialogare con le donne e, oltretutto, privo di qualunque tipo d’attrazione verso queste ultime.
Keima, infatti, prova amore solo e unicamente verso le ragazze esistenti nei videogiochi ed è chiamato il “Dio delle Conquiste” proprio perché, avendo giocato a qualsiasi videogioco di conquista, è riuscito a fare innamorare qualunque ragazza.
Purtroppo le cose prendono una diversa piega quando, un giorno, riceve sulla sua PFP una mail d’aiuto da parte di un personaggio misterioso in cui chiede a Keima di conquistare delle ragazze, poiché solamente lui, come Dio, ci sarebbe mai potuto riuscire.
A causa di svariati malintesi, Keima conoscerà Elsie, un demone dalle sembianze poco “demoniache”, e invece di ragazze virtuali, dovrà far innamorare di sé delle fanciulle in carne ed ossa. Keima riuscirà in questa impresa titanica?
La sigla iniziale l’ho trovata, graficamente parlando, molto bella, e la melodia è stata una buona scelta, così come l’ending.
Per quanto riguarda il lato tecnico, devo ammettere che ho apprezzato molto il design e i colori che, a mio avviso, sono tutti molto sgargianti.
I personaggi sono stati caratterizzati in modo molto discreto, poiché, comunque, cosa può dare una serie di 12 episodi?
Devo ammettere di avere provato noia alle volte durante la visione: in fondo le vicende sono più o meno una simile all’altra, senza colpi di scena.
Seppure si fosse saputo che vi sarebbe stata una seconda stagione, ho trovato piuttosto deludente il finale, e oserei dire che è stato l’episodio meno riuscito di tutti.
Ho sempre apprezzato le scene comiche, però ripeto che il numero di episodi non è sufficiente per una serie del genere, infatti avrebbero dovuto essere almeno una ventina.
Verso le ultime puntate ho percepito un rallentamento per quanto riguardava le azioni e gli sviluppi, portando una notevole carenza nella capacità d'intrattenimento.
Il fattore che più mi ha colpito di questa serie è stato l’ossessione del protagonista verso la tecnologia, più precisamente, verso i videogiochi, e l’ho trovata una cosa abbastanza divertente. Poiché il tutto era incentrato su ciò, l’ironia non è mai mancata nella serie.
In conclusione, il voto è 6, anche se avrebbe meritato un 6+, ma il finale mi ha lasciato l’amaro in bocca ed è un fattore a cui do molta importanza. Preferisco la versione cartacea a quella animata.
Keima, infatti, prova amore solo e unicamente verso le ragazze esistenti nei videogiochi ed è chiamato il “Dio delle Conquiste” proprio perché, avendo giocato a qualsiasi videogioco di conquista, è riuscito a fare innamorare qualunque ragazza.
Purtroppo le cose prendono una diversa piega quando, un giorno, riceve sulla sua PFP una mail d’aiuto da parte di un personaggio misterioso in cui chiede a Keima di conquistare delle ragazze, poiché solamente lui, come Dio, ci sarebbe mai potuto riuscire.
A causa di svariati malintesi, Keima conoscerà Elsie, un demone dalle sembianze poco “demoniache”, e invece di ragazze virtuali, dovrà far innamorare di sé delle fanciulle in carne ed ossa. Keima riuscirà in questa impresa titanica?
La sigla iniziale l’ho trovata, graficamente parlando, molto bella, e la melodia è stata una buona scelta, così come l’ending.
Per quanto riguarda il lato tecnico, devo ammettere che ho apprezzato molto il design e i colori che, a mio avviso, sono tutti molto sgargianti.
I personaggi sono stati caratterizzati in modo molto discreto, poiché, comunque, cosa può dare una serie di 12 episodi?
Devo ammettere di avere provato noia alle volte durante la visione: in fondo le vicende sono più o meno una simile all’altra, senza colpi di scena.
Seppure si fosse saputo che vi sarebbe stata una seconda stagione, ho trovato piuttosto deludente il finale, e oserei dire che è stato l’episodio meno riuscito di tutti.
Ho sempre apprezzato le scene comiche, però ripeto che il numero di episodi non è sufficiente per una serie del genere, infatti avrebbero dovuto essere almeno una ventina.
Verso le ultime puntate ho percepito un rallentamento per quanto riguardava le azioni e gli sviluppi, portando una notevole carenza nella capacità d'intrattenimento.
Il fattore che più mi ha colpito di questa serie è stato l’ossessione del protagonista verso la tecnologia, più precisamente, verso i videogiochi, e l’ho trovata una cosa abbastanza divertente. Poiché il tutto era incentrato su ciò, l’ironia non è mai mancata nella serie.
In conclusione, il voto è 6, anche se avrebbe meritato un 6+, ma il finale mi ha lasciato l’amaro in bocca ed è un fattore a cui do molta importanza. Preferisco la versione cartacea a quella animata.