Recensione
Saiunkoku Monogatari
8.0/10
Recensione di Ravenguard
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Stasera tornato a casa avevo voglia di scrivere una recensione. Solitamente recensisco opere viste recentissimamente ma dato che mi sto guardando la seconda serie di quest'anime ho pensato che per il momento era meglio recensire la prima anche se l'ho vista qualche mese fa.
Passando ora all'anime in questione, in Saiunkoku Monogatari, a mio parere (che si discosta da quello degli altri recensori), il character design non è per nulla notevole, con personaggi molto simili tra loro - addirittura quasi cloni con capelli di colore diverso - anche se è possibile che sia io a non capire lo stile. Anche il disegno in generale non è eccezionale e paesaggi e sfondi, per quanto piuttosto belli, tendono a essere ripetitivi e riutilizzati più volte, magari con leggere variazioni nei colori per ambienti/città diverse.
Parlando dell'animazione poi siamo ai livelli di anime di almeno sei anni prima, anche se rimane piuttosto fluida al di fuori delle sequenze di combattimento dove diventa scattosa, legnosa e fa uso di artifizi (come le linee per indicare il movimento) inaccettabili in un anime del 2006 - in effetti i combattimenti sono la peggiore pecca di questa serie. La colonna sonora fa il suo lavoro con discrezione ma è tutt'altro che memorabile, e le opening/ending non superano la sufficienza.
Nonostante proponga spunti di riflessione su temi come impegno, amicizia e famiglia questi sono trattati in maniera piuttosto standardizzata secondo i canoni Giapponesi, quindi non è un anime di particolare impatto emotivo o memorabile per i contenuti trasmessi (la trattazione del tema dell'amore merita un discorso a parte più avanti). Per quanto riguarda il lato comico, la narrazione è sicuramente leggera e divertente ma questo non è certo un anime demenziale e neanche una commedia che spicca per le sequenze esilaranti - nonostante abbia sorriso per quasi tutti gli episodi di siparietti comici me ne ricordo forse due. Non è nemmeno un anime storicamente verosimile o accurato in quanto, pur riprendendo la struttura della corte imperiale cinese, è ambientato in un regno immaginario con tanto di incursioni nel campo della magia e degli spiriti. I nostri eroi poi si troveranno davanti a situazioni inverosimili, dove l'imperatore va in giro per il regno senza scorta con i soliti 5 amici e gli eserciti sembrano averli solo i nemici mentre, nonostante siano i detentori del potere nel regno, la corte imperiale e le grandi casate alleate non riescono a mettere insieme più di 5 guardie in tutta la serie.
A questo punto il lettore si starà chiedendo se ho scritto questa recensione sotto l'effetto di alcolici (in effetti è sabato notte ma non penso abbiano influenzato la mia coerenza) o se ho semplicemente sbagliato a selezionare il voto. Niente di tutto ciò in quanto quest'anime è sicuramente uno di quelli che ho più apprezzato in assoluto. Cosa lo rende quindi così memorabile? La cosa onestamente è difficile da spiegare a parole. Se dovessi sintetizzarlo in una frase direi che quest'opera trasmette serenità e il sapore delle fiabe che ci raccontavano da bambini. Il punto di forza principale è senz'altro la storia, che rimane varia e interessante per 39 puntate. Sarebbe stato facile fare un anime su una concubina che arriva a corte e salva il regno (ci avrebbero potuto fare tranquillamente 24 puntate), ma gli sceneggiatori qui sono andati oltre, catapultando la nostra eroina in situazioni sempre nuove che non concedono un attimo di noia allo spettatore. Il tratto fiabesco della trama con questa fantastica corte e i suoi intrighi contribuisce ad allontanare lo spettatore dai problemi di tutti i giorni e a farlo rilassare e divertire (nonostante non manchino momenti tragici proprio come in Harry Potter) con la certezza interiore che alla fine il bene trionferà sempre e i problemi in qualche modo si risolveranno.
In quest'ottica acquistano un valore positivo anche alcuni dei difetti elencati prima come il disegno e l'animazione un po' retrò e il taglio leggermente didattico delle storie (importanza dell'amicizia, impegno, studio, famiglia...) che contribuiscono a dare l'idea di un mondo fantastico e ricordano inconsciamente allo spettatore che si trova davanti ad un'opera animata come quelle che si guardano da bambini. In effetti io, che sono un convinto sostenitore di uno stile basato su character design sempre più precisi ed elaborati, evoluzioni grafiche e nell'animazione (anche tramite un uso armonico e ben studiato della CG) che rendano gli anime sempre più "reali", davanti a quest'opera mi sono nuovamente trovato a interrogarmi sull'opportunità di applicare questi canoni a tutti i genere di anime. In realtà ritengo che non solo Saiunkoku Monogatari non avrebbe beneficiato da una resa più "realistica", ma anzi avrebbe perso qualcosa e non sarebbe una serie valida come invece è (ad esclusione dei combattimenti, quelli andavano fatti sicuramente un po' meglio).
Alla storia frizzante si accompagna poi un cast di personaggi vari e divertenti, molto ben studiati nei loro tratti caratteriali anche se piuttosto statici nei loro ruoli predefiniti, che contribuiscono a vivacizzare la narrazione e a far sorridere lo spettatore. Come già scritto sopra poi tra le varie tematiche trattate merita comunque una trattazione a parte quella dell'amore, come già detto sopra. L'amore infatti è trattato in maniera niente affatto banale, soprattutto contando che ci troviamo davanti a una serie "romantica", in quanto non ci sono veri ostacoli al raggiungimento di un finale alla "e vissero tutti felici e contenti nel castello" se non i desideri stessi della protagonista, donna in carriera ante litteram, che preferisce realizzarsi con le sue forze e raggiungere una sua autonoma posizione nell'apparato politico misogino del regno piuttosto che sposarsi e essere relegata in ruoli più tradizionali.
In definitiva Saiunkoku Monogatari è una serie divertente e leggera che non annoia mai e offre autentico sollievo e divertimento dopo giornate stressanti. Io stesso ho dovuto centellinarla per motivi di tempo, ma se fossi stato più libero non avrei avuto difficoltà a vedere tutti gli episodi in due giorni senza per questo risentirne o annoiarmi. Mi sento di consigliarlo caldamente a chiunque ricerchi un'opera di evasione o abbia solo voglia di ritornare un po' bambino per qualche ora.
Passando ora all'anime in questione, in Saiunkoku Monogatari, a mio parere (che si discosta da quello degli altri recensori), il character design non è per nulla notevole, con personaggi molto simili tra loro - addirittura quasi cloni con capelli di colore diverso - anche se è possibile che sia io a non capire lo stile. Anche il disegno in generale non è eccezionale e paesaggi e sfondi, per quanto piuttosto belli, tendono a essere ripetitivi e riutilizzati più volte, magari con leggere variazioni nei colori per ambienti/città diverse.
Parlando dell'animazione poi siamo ai livelli di anime di almeno sei anni prima, anche se rimane piuttosto fluida al di fuori delle sequenze di combattimento dove diventa scattosa, legnosa e fa uso di artifizi (come le linee per indicare il movimento) inaccettabili in un anime del 2006 - in effetti i combattimenti sono la peggiore pecca di questa serie. La colonna sonora fa il suo lavoro con discrezione ma è tutt'altro che memorabile, e le opening/ending non superano la sufficienza.
Nonostante proponga spunti di riflessione su temi come impegno, amicizia e famiglia questi sono trattati in maniera piuttosto standardizzata secondo i canoni Giapponesi, quindi non è un anime di particolare impatto emotivo o memorabile per i contenuti trasmessi (la trattazione del tema dell'amore merita un discorso a parte più avanti). Per quanto riguarda il lato comico, la narrazione è sicuramente leggera e divertente ma questo non è certo un anime demenziale e neanche una commedia che spicca per le sequenze esilaranti - nonostante abbia sorriso per quasi tutti gli episodi di siparietti comici me ne ricordo forse due. Non è nemmeno un anime storicamente verosimile o accurato in quanto, pur riprendendo la struttura della corte imperiale cinese, è ambientato in un regno immaginario con tanto di incursioni nel campo della magia e degli spiriti. I nostri eroi poi si troveranno davanti a situazioni inverosimili, dove l'imperatore va in giro per il regno senza scorta con i soliti 5 amici e gli eserciti sembrano averli solo i nemici mentre, nonostante siano i detentori del potere nel regno, la corte imperiale e le grandi casate alleate non riescono a mettere insieme più di 5 guardie in tutta la serie.
A questo punto il lettore si starà chiedendo se ho scritto questa recensione sotto l'effetto di alcolici (in effetti è sabato notte ma non penso abbiano influenzato la mia coerenza) o se ho semplicemente sbagliato a selezionare il voto. Niente di tutto ciò in quanto quest'anime è sicuramente uno di quelli che ho più apprezzato in assoluto. Cosa lo rende quindi così memorabile? La cosa onestamente è difficile da spiegare a parole. Se dovessi sintetizzarlo in una frase direi che quest'opera trasmette serenità e il sapore delle fiabe che ci raccontavano da bambini. Il punto di forza principale è senz'altro la storia, che rimane varia e interessante per 39 puntate. Sarebbe stato facile fare un anime su una concubina che arriva a corte e salva il regno (ci avrebbero potuto fare tranquillamente 24 puntate), ma gli sceneggiatori qui sono andati oltre, catapultando la nostra eroina in situazioni sempre nuove che non concedono un attimo di noia allo spettatore. Il tratto fiabesco della trama con questa fantastica corte e i suoi intrighi contribuisce ad allontanare lo spettatore dai problemi di tutti i giorni e a farlo rilassare e divertire (nonostante non manchino momenti tragici proprio come in Harry Potter) con la certezza interiore che alla fine il bene trionferà sempre e i problemi in qualche modo si risolveranno.
In quest'ottica acquistano un valore positivo anche alcuni dei difetti elencati prima come il disegno e l'animazione un po' retrò e il taglio leggermente didattico delle storie (importanza dell'amicizia, impegno, studio, famiglia...) che contribuiscono a dare l'idea di un mondo fantastico e ricordano inconsciamente allo spettatore che si trova davanti ad un'opera animata come quelle che si guardano da bambini. In effetti io, che sono un convinto sostenitore di uno stile basato su character design sempre più precisi ed elaborati, evoluzioni grafiche e nell'animazione (anche tramite un uso armonico e ben studiato della CG) che rendano gli anime sempre più "reali", davanti a quest'opera mi sono nuovamente trovato a interrogarmi sull'opportunità di applicare questi canoni a tutti i genere di anime. In realtà ritengo che non solo Saiunkoku Monogatari non avrebbe beneficiato da una resa più "realistica", ma anzi avrebbe perso qualcosa e non sarebbe una serie valida come invece è (ad esclusione dei combattimenti, quelli andavano fatti sicuramente un po' meglio).
Alla storia frizzante si accompagna poi un cast di personaggi vari e divertenti, molto ben studiati nei loro tratti caratteriali anche se piuttosto statici nei loro ruoli predefiniti, che contribuiscono a vivacizzare la narrazione e a far sorridere lo spettatore. Come già scritto sopra poi tra le varie tematiche trattate merita comunque una trattazione a parte quella dell'amore, come già detto sopra. L'amore infatti è trattato in maniera niente affatto banale, soprattutto contando che ci troviamo davanti a una serie "romantica", in quanto non ci sono veri ostacoli al raggiungimento di un finale alla "e vissero tutti felici e contenti nel castello" se non i desideri stessi della protagonista, donna in carriera ante litteram, che preferisce realizzarsi con le sue forze e raggiungere una sua autonoma posizione nell'apparato politico misogino del regno piuttosto che sposarsi e essere relegata in ruoli più tradizionali.
In definitiva Saiunkoku Monogatari è una serie divertente e leggera che non annoia mai e offre autentico sollievo e divertimento dopo giornate stressanti. Io stesso ho dovuto centellinarla per motivi di tempo, ma se fossi stato più libero non avrei avuto difficoltà a vedere tutti gli episodi in due giorni senza per questo risentirne o annoiarmi. Mi sento di consigliarlo caldamente a chiunque ricerchi un'opera di evasione o abbia solo voglia di ritornare un po' bambino per qualche ora.