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Questo drama è tratto dall'omonimo manga josei iniziato nel 2000 di Yayoi Ogawa.
Il drama ricalca in modo abbastanza fedele la storia narrata nel manga, che racconta di Sumire Iwaya, una giornalista che lavora presso un'importante testata giornalistica. Sumire è sicuramente una donna di gran fascino, bella, autonoma e dai modi un pò mascolini e proprio per la sua eccessiva sicurezza e aggressività incontra notevoli difficoltà nei rapporti di coppia. Lei stessa si prefigge standard molto alti, sia nel lavoro che in amore, la sua intransigenza mette a disagio tutti coloro che sono intorno a lei facendoli sentire inadeguati. In realtà, Sumire è una donna come tutte le altre, che vuole essere amata e apprezzata e si ritrova spesso da sola e incompresa perchè non vuole rinunciare al suo modo di essere.
Un giorno però, di ritorno dal lavoro, trova una grande scatola davanti casa sua con dentro un ragazzo svenuto, giovane, carino e un pò malridotto; si tratta di Takeshi Gouda, un ballerino di danza classica di buona famiglia, che a causa della sua altezza non può diventare primo ballerino. Sumire accetta di lasciarlo vivere in casa sua, a condizione che lui viva e si comporti con lei come il suo "Momo", ovvero come il cane che aveva avuto in passato; in cambio la donna si prenderà cura di lui.
Questa situazione, che Sumire cerca di nascondere a tutti, è un modo come un altro per sentirsi bene, a proprio agio, per dare sfogo a quella fragilità che altrimenti lei terrebbe sempre chiusa dentro di sè. Ovviamente tenere in casa un uomo/animale domestico dà vita a una serie di scene comiche ed esilaranti, che si accompagnano ad altre in cui la protagonista è ossessionata da Momo, anche se comprende allo stesso tempo quanto sia sconveniente il fatto che lei stessa si sia cacciata in una situazione tanto bizzarra. Un rapporto di questo tipo è indifendibile agli occhi dei moralisti o di tutti coloro che nel tessuto sociale vivono omologandosi a regole e forme collettivamente accetate.
La validità di questa storia sta in realtà nella stranezza della scelta di Sumire-chan, perchè una volta che lo spettatore ha compreso le ragioni che l'hanno spinta ad agire in questo modo, deve fare i conti con i propri limiti culturali e cercare di immaginare se accetterebbe mai uno stile di vita alternativo così.
E' pur vero però che Takeshi non è un animale domestico e la convivenza con Sumire in qualche modo inizia a turbarlo. Come si evolverà il rapporto tra i due?
In realtà il bisogno di Sumire di avere Momo al suo fianco è un'esigenza nostalgica ed egoistica che affonda le radici nel suo passato. Infatti Sumire ha avuto un cane di nome Momo da bambina e nei momenti di solitudine, in cui si sentiva abbandonata, condivideva la sua tristezza con lui parlandogli dei suoi problemi, riservandosi di mantenere un contegno di donna forte e inossidabile davanti a tutti gli altri. Sumire cerca con il "nuovo" Momo quella familiarità, quella spontaneità e quell'affetto che con nessun essere umano è mai riuscita a trovare.
Tuttavia, il ruolo di superità che in genere ha il padrone con il proprio animale domestico, nel caso della convivenza conTakeshi significa anche la necessità per Sumire di consolidare il suo ruolo di "padrona", cioè di leader che deve esercitare il suo potere sugli altri, i quali devono in qualche modo dipendere da lei. Quindi così si riconferma nuovamente la natura egocentrica di Sumire, che si appropria della figura autoritaria che ha l'uomo nella società riproducendola a modo suo nel suo privato.
Consiglio la visione di Kimi wa pet perché è un drama interessante, singolare e molto divertente.