Recensione
Mirai Nikki
5.0/10
"Mirai Nikki" in fin dei conti è un anime facile da recensire: tanto ma tanto fanservice con una trama apparentemente intrigante.
Onestamente, però, sono un po' confusa. Sarà che non ho colto il messaggio che questo titolo aveva il compito di trasmettere, sarà che mi sono ormai stufata di tutti questi diari/cellulari dai super poteri, di cui non se ne può veramente più e che sembrano andare così tanto di moda ultimamente (vedi "Death Note" ed "Eden of the East"), fatto sta che ho trovato questa serie molto altalenante.
La partenza è deludente e il terzo episodio in piscina è veramente da fan dell'ecchi. Inoltre con la storia della giovane ragazza facente parte di una setta di dubbia moralità l'anime ha davvero toccato il fondo.
Dopo i primi dieci episodi, però, vi è un miglioramento, l'andamento si fa più serrato e si abbandona un po' di quel fanservice nauseante. Tuttavia, negli ultimi episodi vi è un ulteriore peggioramento. L'anime si salva, a parer mio, nel finale, che, nonostante sia molto semplice, mi è piaciuto tantissimo perché, almeno per una volta, le scelte dei personaggi sono state coerenti.
La trama è semplice: Amano Yukiteru è un ragazzo che frequenta il secondo anno di scuola superiore, ma ha seri problemi nel socializzare con i suoi compagni di classe. Pensa di essere un semplice spettatore di tutto ciò che lo circonda e per questo scrive sul suo cellulare tutto ciò che vede, come per creare un diario. Tormentato dalla solitudine, Yukiteru comincia a immaginare cose strane, compreso il suo migliore amico Deus Ex Machina. Vedendo il terribile stato in cui Yukiteru è ridotto, Deus gli dona un'abilità del tutto singolare: il diario del ragazzo ora avrà il potere di prevedere gli eventi che accadranno in un futuro molto prossimo al presente. Yukiteru verrà trascinato in un gioco crudele nel quale si lotta per conquistare il trono di re del tempo e dello spazio, aspirando a divenire così il successore di Deus.
Al suo fianco, sempre presente, ci sarà Yuno, inquietante e bella ragazza che nasconde innumerevoli segreti.
I personaggi sono ben caratterizzati e anche se Yukiteru può apparire insulso, ciò è voluto, e il rapporto che si crea tra quest'ultimo e Yuno è molto particolare e mi ha incuriosito tantissimo.
Tra i personaggi secondari mi ha colpito positivamente Ninth, ovvero Uryu Minene, famosa terrorista dal carattere risoluto e orgoglioso.
La grafica è buona, tuttavia negli episodi finali si assiste a un indecoroso calo qualitativo che, personalmente, mi ha lasciato con l'amaro in bocca.
Il venticinquesimo episodio è davvero deludente da questo punto di vista.
La colonna sonora è molto bella, in particolare la prima opening e la seconda ending sono evocative e intriganti.
Veniamo dunque a uno dei punti dolenti della serie: l'eccessivo fanservice. Ditemi voi se non si potevano evitare le scene con Yuno in intimo, oppure quelle con Hinata, prorompente ragazza che, come minimo, avrà una sesta di reggiseno. Il decolté di Hinata verrà infatti mostrato più volte durante tutto il corso della serie, e considerando il fatto che la ragazzuola indossa praticamente sempre magliette corte e scollate, i pippettari sono i benvenuti!
Questo è un peccato perché la trama si sviluppa coerentemente e alcune puntate di "Mirai Nikki" mi hanno coinvolto molto; tuttavia i difetti che questa serie ha sono innegabili, e non posso passarci sopra per il semplice fatto che non si è nemmeno cercato più di tanto di creare un prodotto diverso da quelli soliti.
Non so se consigliarvelo o meno, sicuramente "Mirai Nikki" è un anime godibile, ma che non riesce a brillare per originalità, e che non ha pregi particolari.
Ad alzare di qualche punto la mia valutazione, però, c'è il personaggio di Yuno, in assoluto il più riuscito della serie.
Onestamente, però, sono un po' confusa. Sarà che non ho colto il messaggio che questo titolo aveva il compito di trasmettere, sarà che mi sono ormai stufata di tutti questi diari/cellulari dai super poteri, di cui non se ne può veramente più e che sembrano andare così tanto di moda ultimamente (vedi "Death Note" ed "Eden of the East"), fatto sta che ho trovato questa serie molto altalenante.
La partenza è deludente e il terzo episodio in piscina è veramente da fan dell'ecchi. Inoltre con la storia della giovane ragazza facente parte di una setta di dubbia moralità l'anime ha davvero toccato il fondo.
Dopo i primi dieci episodi, però, vi è un miglioramento, l'andamento si fa più serrato e si abbandona un po' di quel fanservice nauseante. Tuttavia, negli ultimi episodi vi è un ulteriore peggioramento. L'anime si salva, a parer mio, nel finale, che, nonostante sia molto semplice, mi è piaciuto tantissimo perché, almeno per una volta, le scelte dei personaggi sono state coerenti.
La trama è semplice: Amano Yukiteru è un ragazzo che frequenta il secondo anno di scuola superiore, ma ha seri problemi nel socializzare con i suoi compagni di classe. Pensa di essere un semplice spettatore di tutto ciò che lo circonda e per questo scrive sul suo cellulare tutto ciò che vede, come per creare un diario. Tormentato dalla solitudine, Yukiteru comincia a immaginare cose strane, compreso il suo migliore amico Deus Ex Machina. Vedendo il terribile stato in cui Yukiteru è ridotto, Deus gli dona un'abilità del tutto singolare: il diario del ragazzo ora avrà il potere di prevedere gli eventi che accadranno in un futuro molto prossimo al presente. Yukiteru verrà trascinato in un gioco crudele nel quale si lotta per conquistare il trono di re del tempo e dello spazio, aspirando a divenire così il successore di Deus.
Al suo fianco, sempre presente, ci sarà Yuno, inquietante e bella ragazza che nasconde innumerevoli segreti.
I personaggi sono ben caratterizzati e anche se Yukiteru può apparire insulso, ciò è voluto, e il rapporto che si crea tra quest'ultimo e Yuno è molto particolare e mi ha incuriosito tantissimo.
Tra i personaggi secondari mi ha colpito positivamente Ninth, ovvero Uryu Minene, famosa terrorista dal carattere risoluto e orgoglioso.
La grafica è buona, tuttavia negli episodi finali si assiste a un indecoroso calo qualitativo che, personalmente, mi ha lasciato con l'amaro in bocca.
Il venticinquesimo episodio è davvero deludente da questo punto di vista.
La colonna sonora è molto bella, in particolare la prima opening e la seconda ending sono evocative e intriganti.
Veniamo dunque a uno dei punti dolenti della serie: l'eccessivo fanservice. Ditemi voi se non si potevano evitare le scene con Yuno in intimo, oppure quelle con Hinata, prorompente ragazza che, come minimo, avrà una sesta di reggiseno. Il decolté di Hinata verrà infatti mostrato più volte durante tutto il corso della serie, e considerando il fatto che la ragazzuola indossa praticamente sempre magliette corte e scollate, i pippettari sono i benvenuti!
Questo è un peccato perché la trama si sviluppa coerentemente e alcune puntate di "Mirai Nikki" mi hanno coinvolto molto; tuttavia i difetti che questa serie ha sono innegabili, e non posso passarci sopra per il semplice fatto che non si è nemmeno cercato più di tanto di creare un prodotto diverso da quelli soliti.
Non so se consigliarvelo o meno, sicuramente "Mirai Nikki" è un anime godibile, ma che non riesce a brillare per originalità, e che non ha pregi particolari.
Ad alzare di qualche punto la mia valutazione, però, c'è il personaggio di Yuno, in assoluto il più riuscito della serie.