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"Sakamichi no Apollon" mi ha tolto la voglia di vedere gli anime. Ho odiato questi 12 episodi dall'inizio alla fine. Mi hanno fatto commuovere troppo. Ho pianto ogni minuto. Una storia di amicizia, di crescita individuale e collettiva a suon di jazz fa da sfondo, e da primo piano contemporaneamente, a questo meraviglioso capolavoro. I personaggi entrano subito nel cuore dello spettatore a tal punto da diventare un bisogno, una dipendenza, sapere il più possibile su di loro.
La realizzazione grafica è degna dei migliori film d'animazione nipponici. I disegni sono infatti estremamente realistici e accurati, sia per i personaggi sia per gli sfondi. Per la colonna sonora non si poteva certo chiamare uno qualsiasi. Infatti ecco la nota Yoko Kanno, che con sublime maestria ci ha regalato non solo colonne sonore adattate dai successi jazz degli anni Sessanta, ma anche accompagnamenti ai momenti più toccanti e salienti degli episodi.
La trama viene sviluppata nel corso di tre anni, dove i protagonisti prima imparano a conoscersi, e subito dopo ad aiutarsi. Kaoru è un cinico ragazzo trovatosi fin troppo spesso in scuole nuove e diverse e a dover quindi fare i conti con la solitudine forzata. Odia tutto e tutti, e tende inesorabilmente ad allontanarsi da chiunque provi ad avvicinarsi. Non è il caso per il temuto teppista della scuola, Sentaro, un ragazzo attaccabrighe e ribelle, ma gentile, comprensivo e particolarmente affettuoso. Due ragazzi così diversi, si ritrovano per molte circostanze a essere amici. Un'amicizia che entra nelle viscere dello spettatore, costringendolo a visionare tutti gli episodi in un colpo solo, tale è la suspense creata. Anime capolavoro, emozionante, con un chiaro messaggio: l'amicizia, se pura e sincera, non finirà mai, e non ha bisogno di parole per esprimersi. *Lacrima*