Recensione
Black Butler II
5.0/10
Allora, facendo conto che questo è il sequel di "Kuroshitsuji" che parla di Ciel e Sebastian, questo parlerà più o meno della stessa cos... Argh! Cos'è 'sta roba? Immaginatevi un infarto simultaneo di tutte quelle persone che avevano appena concluso la serie di Kuroshitsuji e che, felici, si incamminavano allegramente verso la visione della seconda serie, vedersi un bimbetto che immaginano essere Ciel, insopportabile, con i capelli biondi e un maggiordomo dalle parvenze di uno stupratore seriale - sembra la versione non hippy di Suobi da Loveless - e soprattutto che non è lo storico Sebastian.
L'episodio iniziale parte mostrando Alois Trancy (il biondino insopportabile) e il suo maggiordomo, Claude (che nella pronuncia giapponese suona come "Crudo", lol), ma non disperate come ho fatto io, andate avanti, fidatevi.
I disegni sono come quelli del primo "Kuroshitsuji", ma la regia sembra avere leggermente un'impostazione diversa. Molto più che nella prima serie, questa scopre servirsi molto di più dei doppi sensi di parole, gesti, ecc., si potrebbe dire quindi che è più simbolica della prima, ma non ci metterei la mano sul fuoco.
Tuttavia il finale può piacere o non piacere: di sicuro è inaspettato; a me non piace nessuno dei due. La storia di questa serie non mi ha lasciato nulla.
Le colonne sonore poi sono più o meno quelle della prima serie ed esattamente come nell'altra abbiamo una stupenda ending delle Kalafina, mentre l'opening cambia a seconda dello svolgimento della storia.
La cosa che mi è piaciuta tantissimo sono gli screenshot per l'interruzione pubblicitaria: sono rappresentati i tarocchi, in base alla tematica dell'episodio.
Quindi: la serie fa acqua, è alquanto deludente, tuttavia per le Kalafina si può chiudere un occhio.
L'episodio iniziale parte mostrando Alois Trancy (il biondino insopportabile) e il suo maggiordomo, Claude (che nella pronuncia giapponese suona come "Crudo", lol), ma non disperate come ho fatto io, andate avanti, fidatevi.
I disegni sono come quelli del primo "Kuroshitsuji", ma la regia sembra avere leggermente un'impostazione diversa. Molto più che nella prima serie, questa scopre servirsi molto di più dei doppi sensi di parole, gesti, ecc., si potrebbe dire quindi che è più simbolica della prima, ma non ci metterei la mano sul fuoco.
Tuttavia il finale può piacere o non piacere: di sicuro è inaspettato; a me non piace nessuno dei due. La storia di questa serie non mi ha lasciato nulla.
Le colonne sonore poi sono più o meno quelle della prima serie ed esattamente come nell'altra abbiamo una stupenda ending delle Kalafina, mentre l'opening cambia a seconda dello svolgimento della storia.
La cosa che mi è piaciuta tantissimo sono gli screenshot per l'interruzione pubblicitaria: sono rappresentati i tarocchi, in base alla tematica dell'episodio.
Quindi: la serie fa acqua, è alquanto deludente, tuttavia per le Kalafina si può chiudere un occhio.