Recensione
Incomincio subito dicendo che la serie si becca un otto solo per due motivi: mi è rimasta impressa per trent'anni, e dopo tutto questo tempo è stata reputata capace di avere un seguito.
La serie della durata di 39 episodi è del 1982/83 ed è una coproduzione franco-giapponese. Le coproduzioni internazionali non erano infrequenti in quegli anni, basti pensare a quella con la Rai, che portò alla creazione di Meitantei Holmes ("Il fiuto di Sherlock Holmes", 1985).
Metto questo fatto in evidenza poiché nella serie si sente molto l'influenza della cultura fumettistica francese.
Gli scrittori Jean Chalopin e Bernard Deyriès si ispirano al libro americano The King's Fifth. Il libro è considerato per bambini consentendo così a "Esteban e le sette città dell'oro" di rientrare nel filone Meisaku - i capolavori della letteratura mondiale, vedi lo speciale dedicato.
Il libro viene rielaborato in salsa fantascientifica e vengono quindi mostrate oltre a popolazioni e personaggi realmente vissuti, elementi fantasy come il condor d'oro (in realtà un aereo), navi automatiche, reattori a fusione nucleare etc, etc.
Attualmente l'edizione in DVD della serie è inedita da noi, ma è presente sia in Francia sia in Germania. Quella francese è particolarmente ricca, infatti in quel paese, che co-detiene i diritti della serie, si è recentemente deciso che la serie avesse un seguito. La base della decisione è semplicissimo, si è scoperto che la serie era piaciuta molto, ed era ricordata con amore. Questo e il fatto che nella serie venissero citate sette città d'oro (se ne vede solo una) permette di creare tutto un nuovo background per le rimanenti sei. Personalmente rivedendo la serie mi sono reso conto come, guardarla da bambino, la qualità ne fosse molto aumentata, ma ne consiglio comunque a tutti una seconda visione. Specifico seconda, perché a un giovane della generazione "Dragon Ball"/"Detective Conan" il disegno, non proprio tipico, potrebbe non piacere in quanto le influenze francesi in alcune scene sono molto riconoscibili.
La serie della durata di 39 episodi è del 1982/83 ed è una coproduzione franco-giapponese. Le coproduzioni internazionali non erano infrequenti in quegli anni, basti pensare a quella con la Rai, che portò alla creazione di Meitantei Holmes ("Il fiuto di Sherlock Holmes", 1985).
Metto questo fatto in evidenza poiché nella serie si sente molto l'influenza della cultura fumettistica francese.
Gli scrittori Jean Chalopin e Bernard Deyriès si ispirano al libro americano The King's Fifth. Il libro è considerato per bambini consentendo così a "Esteban e le sette città dell'oro" di rientrare nel filone Meisaku - i capolavori della letteratura mondiale, vedi lo speciale dedicato.
Il libro viene rielaborato in salsa fantascientifica e vengono quindi mostrate oltre a popolazioni e personaggi realmente vissuti, elementi fantasy come il condor d'oro (in realtà un aereo), navi automatiche, reattori a fusione nucleare etc, etc.
Attualmente l'edizione in DVD della serie è inedita da noi, ma è presente sia in Francia sia in Germania. Quella francese è particolarmente ricca, infatti in quel paese, che co-detiene i diritti della serie, si è recentemente deciso che la serie avesse un seguito. La base della decisione è semplicissimo, si è scoperto che la serie era piaciuta molto, ed era ricordata con amore. Questo e il fatto che nella serie venissero citate sette città d'oro (se ne vede solo una) permette di creare tutto un nuovo background per le rimanenti sei. Personalmente rivedendo la serie mi sono reso conto come, guardarla da bambino, la qualità ne fosse molto aumentata, ma ne consiglio comunque a tutti una seconda visione. Specifico seconda, perché a un giovane della generazione "Dragon Ball"/"Detective Conan" il disegno, non proprio tipico, potrebbe non piacere in quanto le influenze francesi in alcune scene sono molto riconoscibili.