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4.0/10
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Eccomi qui oggi a recensire "Kimi no Todoke", anime sentimentale che parla dell'amore che vorrebbe essere corrisposto, vorrei che per ottusità dei protagonisti tende a non decollare.

I protagonisti sono Sawako, detta 'Sadako', giovane ragazza che incute timore da anni a chiunque la incontri, roba che se succedesse a me mi incazzerei come una vipera, e Kazehaya, il figo di turno che potrebbe avere tutte le ragazze della scuola, ma siccome coltiva il gusto dell'orrido non riesce a stare lontano dalla videocassetta, volevo dire dalla ragazza.
In sé l'anime non è una schifezza assoluta, anzi ho trovato la prima metà abbastanza interessante, anche da un punto di vista grafico, stelline e bolle a gogò e una storia che speri possa prendere una svolta da un momento a un altro. Qui arriva il problema, la svolta non arriva, anzi per usare un paragone è come immettersi in una rotonda in macchina per accorgersi poi che non ci sono uscite. Alla lunga questo diventa un anime ripetitivo ed estremamente poco reale, che mi ha provocato uno stress non indifferente, al punto che più volte mi sono ritrovato in piedi davanti alla tv a insultare i protagonisti. Gli unici personaggi che si salvano sono le amiche di Sadako, che almeno riescono ad avere una rapporto con il prossimo nella norma.

Adesso, va bene il romanticismo e tutto, ma non è possibile che per venticinque puntate e svariati mesi il massimo che i protagonisti riescono a fare sia prendersi per mano e andare a un dannatissimo tempio, hanno 16 anni e si rapportano fra di loro come se ne avessero 5. Anche la grafica a pallini e stelline con il passare del tempo comincia a farti innervosire perché l'anime diventa semplicemente troppo irrealistico. L'eccessiva timidezza nelle fasi iniziali ci sta, visto che 'sta 'povera crista' era etichettata come la reincarnazione della disgrazia, ma poi basta un sorriso e all'improvviso tutta la classe che prima scappava per paura di essere maledetta la accetta e lei giustamente, che non ha un minimo di orgoglio personale è contenta di essere accettata e addirittura disponibile ad aiutare dopo che per anni è stata trattata come una lebbrosa.
Probabilmente è colpa mia, che dopo pochi episodi mi ero fatto un'idea sbagliata, ma ero convinto che questa sarebbe stata una commedia che avrebbe lasciato spazio anche a momenti divertenti, ma sfortunatamente passata la metà si è rivelata solo un'irritante mattonata.

Concludendo ho trovato quest'anime molto infantile e irreale, e mi viene anche il dubbio che l'autrice abbia qualche serio problema ad affrontare tematiche adolescenziali, visto che fra sguardi imbambolati, timidezza e anche mancanza di spirito d'iniziativa sarebbe stato meglio che avesse abbassato l'età dei protagonisti a 10 anni, almeno avrebbe avuto un senso. Probabilmente a persone più sensibili può avere regalato emozioni diverse, ma per me "Kimi ni Todoke" è piena bocciatura. E non perdetevi la seconda serie, che a mio avviso riesce a diventare ancora più irritante.