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7.0/10
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"Mao Mante" è un cartone nipponico tratto da un manga di Go Nagai, che attua un singolare rovesciamento di ruoli all'interno della "Bibbia": qui Dio è un'entità di pura energia che si diverte a far combattere tra di loro gli esseri viventi, mentre i demoni sono i legittimi possessori della Terra.

<b>ATTENZIONE, CONTIENE SPOILER!</b>
Ryo Ytsugi è un ragazzo di 18/19 anni, che vive con la sua famiglia a Tokyo. Ryo ha però dei continui incubi, nei quali assiste al risveglio del campione dei demoni, Dante. Contemporaneamente, una serie di misteriosi delitti sta terrorizzando al città: gli assassini sono dei satanisti, che, assieme ad altri demoni camuffati, rapiscono vergini per evocare Dante nel regno umano. La vittima che viene designata è proprio la sorella di Ryo, Saori Utsugi; ma l'intervento delle forze speciali della setta "cristiana" capeggiata proprio dal padre di Ryo, impedisce che la ragazza sia uccisa. In seguito Ryo viene avvicinato dagli altri demoni, che pensano che egli sia la reincarnazione di Dante; pur dubbioso, Ryo inizia a ricordare frammenti del passato del demone, ed è sempre meno propenso a restare con i suoi cari. L'incontro con Giuda, che gli svela il piano segreto di Dio per sbarazzarsi definitivamente dei demoni, e con Medusa, sua vecchia fidanzata, fa passare Ryo tra le fila dei demoni, mentre Saori vine rapita da Dio e trasformata nel guerriero divino, ovvero l'arma finale. Lo scontro tra Dio e i demoni è nelle mani dei due fratelli: Ryo è restio ad attaccare la sorella, che però manovrata come un burattino. Quando Saori sta per sferrare a Dante il colpo di grazia, ella si ferma e si suicida; subito dopo i due fratelli si uniscono dando origine all'Armageddon, proprio perché di natura completamente opposta. Dopo l'implosione dell'universo, assistiamo ai due che si rincorrono, in un'eden immacolato.

Lo vidi quattro anni fa e lo considerai parecchio strano: non è da tutti ribaltare l'intera visione del cristianesimo in maniera così radicale, a me comunque non m'è dispiaciuto, ma non è un capolavoro sia chiaro. Per il resto la trama è abbastanza scontata, priva di veri e propri colpi di scena, ma godibile. Le canzoni d'apertura ("Release your mind") e di chiusura ("Heal") sono azzeccatissime, come pure ottimo è il doppiaggio. Una cosa che comunque ho apprezzato in particolare è stato il finale, davvero poetico, pur nella sua incompletezza: nel senso che il finale da solo, non poteva reggere la storia, purtroppo un po' campata per aria in alcuni episodi.
L'introspezione psicologica dei personaggi principali c'è, è abbozzata, ma non è sviluppata appieno: per esempio, Ryo non ha delle vere e proprie crisi di coscienza come si vede nel manga, ma piuttosto accetta gradualmente la situazione che il fato gli ha imposto. Ora non dico di inserire dei risvolti alla Kafka, o dei castelli mentali degni di un romanziere di successo, ma almeno un'evoluzione più marcata del protagonista sarebbe stata ben accetta.
Non consiglio la visione dell'anime a tutti color che sono fortemente legati alla religione cristiana, mentre gli altri possono anche vederselo: magari gli potrebbe piacere.