logo GamerClick.it

-

Eureka Seven AO, a scanso di equivoci diciamolo fin da subito, è solo un lontano parente della prima serie. Ci sono ovviamente numerosi richiami e riferimenti, specie verso le puntate finali, per cui chi ha già visionato il primo lavoro avrà molta familiarità con alcuni personaggi e con le situazioni in cui si essi si muovono. C'è altro che accomuna le due serie? Direi proprio di no. A parte il fatto che la sceneggiatura è un po' sfuggita di mano agli autori, tanto che alla fine la confusione regna sovrana e non si capisce più chi fa cosa e perché, manca anche, forse dovrei dire soprattutto, quello spessore che caratterizzava i personaggi della prima serie, e che faceva scattare quel poco di empatia necessaria a immedesimarsi nei protagonisti. Qui quest'aspetto manca pesantemente, ma non solo: alcuni personaggi vanno e vengono nel corso delle puntate senza che si capisca bene quale sia il ruolo loro affidato dagli sceneggiatori, per lo meno in prospettiva, quasi come se gli autori avessero avuto numerosi ripensamenti.

Una nota a parte merita secondo me un aspetto che, a parer mio, balza subito agli occhi di chi conosce "Neon Genesis Evangelion": ci sono tante affinità e rimandi all'opera di Anno, in maniera quasi imbarazzante, a cominciare dalla base sotterranea della "Generation Blue". Mi fermo qui per non guastare la curiosità dei potenziali spettatori di Eureka.

Dal punto di vista tecnico nulla da eccepire: un piacere per gli occhi, e le scene delle battaglie veramente spettacolari; quest'aspetto fa alzare il voto complessivo dell'opera di un punticino.