Recensione
5 centimetri al secondo
7.0/10
"5 cm per second" è un film ideato e diretto da Makoto Shinkai. Ha ricevuto vari premi in giro per il mondo.
E' un'opera che mi ha lasciato un po' spiazziato. A livello di sceneggiatura è troppo pretenzioso, parlando di un'improbabile storia d'amore tra due ragazzi, che conosciutisi da piccoli ben presto dovranno separarsi a causa del lavoro dei genitori.
Il protagonista assoluto è il ragazzo, Takaki Tōno, che per tutta la durata del film, circa un'ora, vive con il pensiero costantemente rivolto alla sua "amica" d'infanzia, Akari Shinohara. In questo modo vive una vita di solitudine convinto che il suo vero amore sia proprio Akari. Nell'età ormai adulta Takaki, incrociando Akari in uno dei luoghi chiave del film, capisce che ormai la sua relazione con Akari appartiene al passato.
Questo non è un semplice riassunto dell'anime, questa è la storia così come è. Premettendo che la storia è abbastanza improbaile, il problema è che nel film lo sviluppo è eccessivamente superficiale. Da quello che doveva essere un racconto struggente, in cui il protagonista soffre le pene dell'inferno a causa di un amore impossibile, diventa un semplice raccontare senza entrare mai nel merito.
Al contrario la regia e gli sfondi sono ottimi. Le inquadrature, il montaggio, i movimenti di camera, a mio parere, sono di grande qualità. L'unico neo è il character design, troppo semplice e "infantile" per tutto ciò che c'è intorno ai personaggi.
Il momento topico è il flashback finale, che inizia quando i due protagonisti si incrociano per strada alla fine del film: un flashback dove si rivivono le vite di entrambi, quella di Takaki, che già conosciamo, e quella di Akari. In questo caso si ha una perfetta unione immagini-musica.
Per concludere posso dire che questo film non mi è piaciuto in maniera particolare, ma comunque ne consiglio la visione soprattutto per il valore tecnico.
E' un'opera che mi ha lasciato un po' spiazziato. A livello di sceneggiatura è troppo pretenzioso, parlando di un'improbabile storia d'amore tra due ragazzi, che conosciutisi da piccoli ben presto dovranno separarsi a causa del lavoro dei genitori.
Il protagonista assoluto è il ragazzo, Takaki Tōno, che per tutta la durata del film, circa un'ora, vive con il pensiero costantemente rivolto alla sua "amica" d'infanzia, Akari Shinohara. In questo modo vive una vita di solitudine convinto che il suo vero amore sia proprio Akari. Nell'età ormai adulta Takaki, incrociando Akari in uno dei luoghi chiave del film, capisce che ormai la sua relazione con Akari appartiene al passato.
Questo non è un semplice riassunto dell'anime, questa è la storia così come è. Premettendo che la storia è abbastanza improbaile, il problema è che nel film lo sviluppo è eccessivamente superficiale. Da quello che doveva essere un racconto struggente, in cui il protagonista soffre le pene dell'inferno a causa di un amore impossibile, diventa un semplice raccontare senza entrare mai nel merito.
Al contrario la regia e gli sfondi sono ottimi. Le inquadrature, il montaggio, i movimenti di camera, a mio parere, sono di grande qualità. L'unico neo è il character design, troppo semplice e "infantile" per tutto ciò che c'è intorno ai personaggi.
Il momento topico è il flashback finale, che inizia quando i due protagonisti si incrociano per strada alla fine del film: un flashback dove si rivivono le vite di entrambi, quella di Takaki, che già conosciamo, e quella di Akari. In questo caso si ha una perfetta unione immagini-musica.
Per concludere posso dire che questo film non mi è piaciuto in maniera particolare, ma comunque ne consiglio la visione soprattutto per il valore tecnico.