Recensione
Yu yu hakusho
8.0/10
Recensione di synyster93
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"Yu Yu Hakusho" è la trasposizione animata dell'omonima opera scritta da Yoshihiro Togashi (celebre autore di un altro manga di grande successo, "Hunter X Hunter") nel lontano 1990.
Il protagonista di quest'opera è Yusuke Urameshi, un ragazzo irrispettoso e dai modi "rozzi", che un giorno si sacrifica per salvare la vita di un bambino che stava per essere investito. Questa morte improvvisa crea scompiglio nell'aldilà, perciò a Yusuke viene concessa la possibilità di tornare nel mondo dei vivi e di fare da "detective" indagando nel mondo degli spiriti, accompagnato da Botan, traghettatrice del fiume Sanzo.
L'anime percorre in modo molto fedele la storia narrata del manga, a eccezione di qualche particolare non fondamentale che è stato censurato. Essendo uno shounen quasi classico, la storia è piena di combattimenti mozzafiato e molto "ragionati": ampio spazio viene dato infatti alla psicologia dei personaggi e alle loro strategie di combattimento, originali e diverse fra loro. Non mancano ovviamente misteri, relazioni di vario tipo e colpi di scena, che rendono la visione dell'anime, la cui narrazione è fluida, veloce e, soprattutto, esente da filler, molto piacevole.
Non ho trovato invece una sola OST che mi sia piaciuta in particolare: sia chiaro, sono tutte ben fatte e adatte a ogni tipo di scena, ma nessuna di esse mi è rimasta impressa, come invece succede per tanti altri anime. La opening, unica per tutti i 112 episodi, è piacevole, ma dopo una quarantina di episodi comincia a stancare, avrei preferito un cambio standard come accaduto per le ending.
In conclusione è un bellissimo anime, che consiglio a tutti di guardare, soprattutto agli amanti degli shounen in cui i combattimenti la fanno da padrone. Voto: 8.
Il protagonista di quest'opera è Yusuke Urameshi, un ragazzo irrispettoso e dai modi "rozzi", che un giorno si sacrifica per salvare la vita di un bambino che stava per essere investito. Questa morte improvvisa crea scompiglio nell'aldilà, perciò a Yusuke viene concessa la possibilità di tornare nel mondo dei vivi e di fare da "detective" indagando nel mondo degli spiriti, accompagnato da Botan, traghettatrice del fiume Sanzo.
L'anime percorre in modo molto fedele la storia narrata del manga, a eccezione di qualche particolare non fondamentale che è stato censurato. Essendo uno shounen quasi classico, la storia è piena di combattimenti mozzafiato e molto "ragionati": ampio spazio viene dato infatti alla psicologia dei personaggi e alle loro strategie di combattimento, originali e diverse fra loro. Non mancano ovviamente misteri, relazioni di vario tipo e colpi di scena, che rendono la visione dell'anime, la cui narrazione è fluida, veloce e, soprattutto, esente da filler, molto piacevole.
Non ho trovato invece una sola OST che mi sia piaciuta in particolare: sia chiaro, sono tutte ben fatte e adatte a ogni tipo di scena, ma nessuna di esse mi è rimasta impressa, come invece succede per tanti altri anime. La opening, unica per tutti i 112 episodi, è piacevole, ma dopo una quarantina di episodi comincia a stancare, avrei preferito un cambio standard come accaduto per le ending.
In conclusione è un bellissimo anime, che consiglio a tutti di guardare, soprattutto agli amanti degli shounen in cui i combattimenti la fanno da padrone. Voto: 8.