Recensione
Ayashi no Ceres
6.0/10
"Ayashi no Ceres" è un manga di Yu Watase scritto nel 1996 dal quale è stata tratta una serie animata nel 2000.
La storia vede come protagonista Aya Mikage, una studentessa liceale di 15 anni che il giorno del suo sedicesimo compleanno incidentalmente cade giù da una balaustra, ma senza schiantarsi contro l'asfalto si ritrova a volteggiare nell'aria per poi toccare dolcemente e lievemente terra. In quel momento però rischia di essere investita da un'automobile dato che era atterrata proprio in mezzo alla strada, ma in quel momento un misterioso ragazzo la porta in salvo, per poi scappare tra la folla. Il giorno successivo Aya viene portata, assieme a suo fratello gemello Aki e a tutta la famiglia, nella maestosa residenza del nonno, il quale è il legittimo capofamiglia dei Mikage. Il nonno fa portare un misterioso pacco, e colui che lo porta è proprio il misterioso ragazzo che aveva salvato Aya il giorno prima.
Aya apre il pacco e al suo interno trova una mano mummificata per poi far emergere uno strano potere dal suo corpo, ferendo addirittura l'amato fratello. Il nonno dichiara infine che Aya è un pericolo per la famiglia e che di conseguenza deve essere uccisa. E questa era solo l'introduzione.
Come serie devo dire che non è stata male, ma che non mi ha nemmeno appassionato più di tanto. I disegni molto belli e accurati, e anche i personaggi ben definiti. Ci sono state scene che mi hanno tenuta incollata fino alla fine, e altre che invece non vedevo l'ora di passare. La grafica più che altro mi ha un po' deluso, per essere un anime del 2000 sembrava essere prodotto con metodi anni '80. Insomma, è il tipico anime di genere Fantasy/sovrannaturale, con un giusto tocco di sentimentalismi, tipico della mangaka Yu Watase, anche nel suo successo precedente Fushigi Yugi.
In conclusione, a me non ha appassionato un granché ma dopotutto l'ho seguito senza annoiarmi molto e se siete dei grandi fan del genere credo che vi terrà con gli occhi incollati sul monitor.
La storia vede come protagonista Aya Mikage, una studentessa liceale di 15 anni che il giorno del suo sedicesimo compleanno incidentalmente cade giù da una balaustra, ma senza schiantarsi contro l'asfalto si ritrova a volteggiare nell'aria per poi toccare dolcemente e lievemente terra. In quel momento però rischia di essere investita da un'automobile dato che era atterrata proprio in mezzo alla strada, ma in quel momento un misterioso ragazzo la porta in salvo, per poi scappare tra la folla. Il giorno successivo Aya viene portata, assieme a suo fratello gemello Aki e a tutta la famiglia, nella maestosa residenza del nonno, il quale è il legittimo capofamiglia dei Mikage. Il nonno fa portare un misterioso pacco, e colui che lo porta è proprio il misterioso ragazzo che aveva salvato Aya il giorno prima.
Aya apre il pacco e al suo interno trova una mano mummificata per poi far emergere uno strano potere dal suo corpo, ferendo addirittura l'amato fratello. Il nonno dichiara infine che Aya è un pericolo per la famiglia e che di conseguenza deve essere uccisa. E questa era solo l'introduzione.
Come serie devo dire che non è stata male, ma che non mi ha nemmeno appassionato più di tanto. I disegni molto belli e accurati, e anche i personaggi ben definiti. Ci sono state scene che mi hanno tenuta incollata fino alla fine, e altre che invece non vedevo l'ora di passare. La grafica più che altro mi ha un po' deluso, per essere un anime del 2000 sembrava essere prodotto con metodi anni '80. Insomma, è il tipico anime di genere Fantasy/sovrannaturale, con un giusto tocco di sentimentalismi, tipico della mangaka Yu Watase, anche nel suo successo precedente Fushigi Yugi.
In conclusione, a me non ha appassionato un granché ma dopotutto l'ho seguito senza annoiarmi molto e se siete dei grandi fan del genere credo che vi terrà con gli occhi incollati sul monitor.