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In un mondo devastato del second impact, avvenuto 15 anni prima della narrazione, la Nerv, organizzazione segreta, affronta la minaccia delle creature chiamate "Angeli" con gli Evangelion, enormi robot che possono essere pilotati soltanto da ragazzini di 14 anni. Così, Shinji Ikari diventa pilota dell'Eva #001 intraprendendo un'avventura per salvare la terra e, contemporaneamente, trovare se stesso.

Neon Genesis Evangelion è un opera che cammina sul fil di lana fra il "fantascientifico" e il "filosofico", in tal senso è impossibile non citare il capolavoro di Stanley Kubrick, "2001 odissea nello spazio" che sicuramente avrà ispirato Hideaki Hanno, sia per quanto riguarda l'abbinamento di filosofia e fantascienza, sia per alcune scelte stilistiche quali accompagnare scene particolarmente drammatiche con musica classica celebrativa come l'"Inno Alla Gioia". Oltre ad ispirarsi ad un classico immortale del cinema, questo anime ha ispirato opere moderne di ottima fattura, come Noein. Tralasciando le influenze c'è da dire che Neon Genesis Evangelion è una serie realizzata e curata alla perfezione in ogni dettaglio, dall'ottima grafica ai disegni, dalle musiche alle animazioni, dalla trama alla caratterizzazione maniacale di ogni singolo personaggio introdotto. In nessun'altro anime prima d'ora m'era capitato di assistere ad una psicanalisi di 3 episodi (su 26 totali) riferita a tutti i personaggi principali. Ognuno ha una storia, un lato nascosto, un segreto da raccontare; svelare questi misteri si rivela alla fine essere l'obbiettivo della serie, più che sviluppare una trama con un inizio e una fine . Man mano che i personaggi si scoprono invitano lo spettatore a profonde riflessioni sulla vita: Chi/cosa siamo noi? Dove stiamo andando? Perchè? La nostra vita dipende dalle scelte che facciamo o da decisioni prese a priori da qualcun'altro in nostra vece? La cosa più interessante è che sebbene venga data una risposta precisa nel finale, che corrisponde ad un vero e proprio invito ad aggredire la vita scegliendo da soli la propria strada, questa non viene proposta come unica soluzione plausibile, ma come una delle tante. E così anche dopo aver terminato la visione della serie, le riflessioni alle quali essa spinge continuano imperterrite e inarrestabili, aprendo la mente dello spettatore come solo i migliori libri saprebbero fare. Come già accennato in precedenza, questo scavare così affondo nella personalità dei protagonisti non porta comunque ad avere una trama scontata o trascurata, anzi, la trama stessa, pur partendo abbastanza a rilento, ad un tratto esplode; d'improvviso molte cose si rivelano per come sono realmente e lo spettatore viene spiazzato da continui colpi di scena

Ci sono tuttavia dei difetti che mi impediscono di assegnare 10 a questa serie: La pochezza caratteriale di Shinji, come anche di Rei, da quasi l'impressione dell'assenza di un vero e proprio protagonista e la scena viene rubata da personaggi secondari. Asuka, che potrebbe rappresentare un'eccezione al primo difetto elencato in quanto dotata di grande personalità, si rivela esserlo in negativo, assumendo spesso atteggiamenti da ragazzina viziata, egocentrica e insopportabile risultando estremamente odiosa (la sua triste storia a parer mio non è un'attenuante valida per giustificare comportamenti tanto infntili). Questi difetti privano Neon Genesis Evangelion di una figura carismatica che possa fungere sia come esempio da seguire per gli spettatori che come catalizzatore di interesse da parte degli stessi.

In conclusione devo dire che l'anime non è stato capace di coinvolgermi come altri, per questo non ho assegnato il massimo punteggio ma è impossibile negare l'enorme qualità dal punto di vista tecnico e artistico
della serie. Chapeau.