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Trovo che questo anime sia molto particolare e quindi anche il modo di giudicarlo deve essere altrettanto particolare, nonostante la sua particolarità stia proprio nel fatto che le relazioni e le interazioni descritte siano molto umane. Mi spiego meglio.

Partiamo dal fatto che l'intreccio in sé non ha nulla di nuovo: c'è la classica coppia dei personaggi principali, lei fredda, lui super dolce e carino con lei ma intrattabile con il resto del mondo, la classica coppia di personaggi secondari, lei la solita ragazza carina e lui un ragazzo normale a cui piace il baseball e infine la solita coppia di antagonisti, la rivale di lei calma e
posata, il rivale di lui il belloccio di turno.

Il punto "di svolta" è che tali personaggi che possono essere facilmente riconducibili al cliché, sono trattati e sviluppati in una maniera sì coerente, ma oserei dire un po' "fuori dalle righe" e sicuramente "non shojo".

Cominciamo con la protagonista, Shizuku, la quale è la prima volta che si confronta con una situazione imprevista, di cui non conosce la risposta; molte persone l'hanno criticata per il suo "tira e molla" con Haru, ma in realtà è questa la cosa che la rende speciale. Lei non è incondizionatamente innamorata del protagonista, e non ha nemmeno un rifiuto totale dei suoi sentimenti: semplicemente, non sa come gestirli. Per lei è importante studiare, però si rende conto di voler avere una relazione più o meno intima con Haru, ma è insicura perché questo potrebbe danneggiare l'altro suo valore. E' normale essere indecisi, è normale ritornare sui propri passi e pensare alle proprie parole, è normale commettere errori. Come, d'altronde, è normale riconoscere in un tempo relativamente breve di aver sbagliato, ed è altrettanto normale scusarsi con la parte lesa. Ed è proprio questo che succede a un certo punto dell'anime. Inoltre, Shizuku non pensa a Yamaken, il rivale, in termini romantici nemmeno per un momento: nonostante questo, però, riconosce che ha un certo fascino (perché è innegabile che il suo personaggio sia quello con quel ruolo), riconosce che è una persona intelligente e per questo spesso ricerca i suoi consigli, ma comunque non se ne innamora. Ha un'alta stima di lui, lo rispetta, lo considera bello, ma non se ne innamora. Perché, udite udite, è possibile rispettare e trovare bella una persona pur senza doverla per forza amare! Incredibile, vero?
Per quanto riguarda Haru, il discorso è simile. Anche lui rimane coerente con se stesso, anche se in modo differente da Shizuku. Lui è una persona molto impulsiva, crede di amare Shizuku per la vita, ma siccome è anche un codardo, quando vede che l'altra parte è interessata si pone delle domande, indietreggia, per paura di commettere errori. Anche quando viene a contatto con la rivale di lei, Oshima, ha dei dubbi, si chiede quali siano i suoi sentimenti. Ma nonostante ciò, ne viene comunque a capo, e, cosa importantissima, da' una risposta chiara e limpida, non lascia niente di non detto.
Per quanto riguarda Natsume, che sembrerebbe la classica amica carina della protagonista, è particolare a modo suo. Innanzitutto, per un po' la sua amicizia è a senso unico, poi anche lei ha diversi problemi che non la rendono propriamente la femme fatale classica degli shojo.
Poi ci sono Yamaken e Oshima, i due rivali: uno troppo orgoglioso per accettare i suoi sentimenti e, soprattutto, troppo orgoglioso per accettare una sconfitta che sa già essere tale fin dall'inizio e l'altra che non ha bisogno di niente in cambio del suo amore.
Personalmente, credo che i personaggi della serie siano molto particolari e che le vicende, le tipiche vicende da shojo, diventino molto interessanti viste con la chiave di lettura che ci da ognuno di loro.
Un'altra cosa che vorrei sottolineare è che il tema principale di questo anime è la solitudine. Tutti i personaggi sono soli. E tutti i personaggi reagiscono in modo diverso a questa solitudine.
Shizuku è sola, ma è sola perché ha scelto di esserlo. Lei ha altre priorità rispetto agli altri, ed è per questo che è sola. Quando incontra Haru i suoi valori cambiano e con questo anche la sua percezione della solitudine, per questo comincia a farsi diverse domande. Personalmente, mi sento molto vicina a questo personaggio e comprendo molte delle sue reazioni proprio per questo motivo; per questo credo che Shizuku non sia la classica tipa fredda e stronza, ma che nel suo personaggio ci sia qualcosa di più.
Anche Haru e Natsume sono soli, ma la loro solitudine è data dal fatto che loro sono "diversi", forse anche un po' scomodi per gli altri. Haru non riesce a controllare le proprie emozioni e la propria forza, Natsume non riesce a capire ciò che le succede intorno. A differenza di Shizuku, loro non sono accettati dagli altri per una loro caratteristica intrinseca, non per una loro scelta, e quindi cercano disperatamente la compagnia e l'accettazione altrui, spesso con risultati disastrosi. Perché si, non sempre quando si prova si riesce, e questo Natsume lo imparerà meglio di chiunque altro.
Anche Yamaken è solo, ma il tuo tipo di solitudine è più vicino a quello di Shizuku: lui sceglie di essere solo, perché non ritiene che gli altri siano all'altezza. E per una volta che trova qualcuno di "degno", è quel qualcuno a non accettarlo.
Oshima è sola perché ha paura del giudizio degli altri e per codardia, è restia a cercare il contatto. E' proprio per questo che trova in un altro codardo qualcuno con cui confrontarsi, ma comunque non è invidiosa di Shizuku, perché rimane comunque una ragazza intelligente e molto consapevole dei sentimenti altrui, visto che è proprio quello il motivo che la spinge a rimanere in disparte.

In generale, il tema portante della solitudine è sviluppato benissimo e sotto diversi aspetti.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, le animazioni sono davvero buone, gli sfondi non sono dei migliori, ma i personaggi sono gradevoli da guardare.
Per quanto riguarda la colonna sonora è davvero azzeccata, il tema sonoro portante dell'anime è riproposto in più versioni a seconda del momento e trovo che sia davvero una cosa azzeccata con il suo modo di fare.

In conclusione, è un anime che consiglio assolutamente di vedere. Ovviamente, teniamo presente che è uno shojo, quindi non ci saranno tante filosofie sul perché si vive o temi pesanti. Ma, nonostante sia uno shojo, si distingue proprio per le tematiche che porta e per come sono affrontate; credo che, nel suo genere e nella mia classifica, sia secondo solo a Host Club e Skip Beat, che comunque considero serie "sui generis" per quanto riguarda la categoria anime sentimentali.