Recensione
E' questa la mia prima recensione per un prodotto che non sia giapponese e ho redatto una scheda di questo film, poi inserita nel sito dalla nostra prodiga redazione, perché ritengo che emerga nel panorama dell'animazione internazionale come abile concorrente dei noti e grandi classici Disney, che pur occupano posti di prestigio nell'infanzia di ognuno di noi. La storia è tratta dall'omonimo libro "FernGully" di Diana Young, a quanto ne so senza tragici sconvolgimenti nella trama. E' un racconto semplice incentrato sul tema dell'ecologismo con un chiaro messaggio di speranza che si pronuncia attraverso le vicende dei due protagonisti, il giovane boscaiolo Zack e la fatina Crista, i quali vivono un rapporto che assurge a emblema del ritrovato amore dell'uomo per la natura. Un plot così lineare e senza ombre da la possibilità agli autori di concentrarsi maggiormente sulla resa grafica, almeno così appare. Il primo dato che cattura lo sguardo sono le variegate gamme cromatiche dagli gli intensi toni, il colore predominante è il verde all'interno della foresta e il grigio al di fuori di essa, simbolo ovviamente dell'inquinamento che incombe sulla foresta. Quest'ultima cresce grazie all'apporto magico dei vari esserini fatati che abitano ovunque, non ci troveremo quindi di fronte ad una vegetazione standardizzata nelle sue forme bensì a piante e fiori di ogni fattezza e colore, turgide per la fresca rugiada e pronto riparo per variopinti bruchi, insetti e sgargianti volatili tra i quali va annoverato quello che, a parer mio, risulta essere il personaggio più divertente e azzeccato: Batty il pipistrello, entrato a far parte del popolo di FernGully dopo essere scappato da un centro di ricerche sugli animali (micro-tema, questo degli esperimenti per cavie, perfettamente contenibile nel più vasto recipiente dell'ecologismo). Ogni essere vivente è ben disegnato, caratterizzato e animato e di ottima fattura sono anche gli ambienti, tanto da sembrare vitali quanto i personaggi. Non potrebbe essere altrimenti visto l'obiettivo del film, ovvero quello di dimostrare che la vita della natura ha diritto di essere preservata tanto quanto quella umana, troppo spesso ossessionata dal progresso e dalla smania di autoconservazione.
Le musiche sono ben concepite, anche se nel riadattamento italiano non sempre si conserva l'effetto dell'originale tema. Sottolineo a tal proposito una scena in cui Zack e Crista si inseguono nei meandri della foresta mentre suona in sottofondo una bellissima canzone di Sheena Easton intitolata "A dream worth keeping", migliore della sua trasposizione italiana per le sensazioni più intense che provoca. E c'è anche un gran pezzo di Elton John come brano dei titoli di coda.
Ultima nota positiva va al doppiaggio nostrano, in particolare alla voce di Batty che ha per nome Edorado Nevola, il mitico doppiatore di Will Smith in "Willy, il principe di Bel Air" (in inglese invece vanta l'interpretazione di Robin Williams).
Insomma, un film da non perdere se volete deviare, una volta tanto, dai soliti capisaldi della Disney, ovviamente senza offesa per essi. Ho messo 8 a questo cartone semplicemente per rispetto ad alcuni di questi grandi e indiscussi classici e per la trama forse un tantino stereotipata.
Grazie a chi legge, a presto!
Le musiche sono ben concepite, anche se nel riadattamento italiano non sempre si conserva l'effetto dell'originale tema. Sottolineo a tal proposito una scena in cui Zack e Crista si inseguono nei meandri della foresta mentre suona in sottofondo una bellissima canzone di Sheena Easton intitolata "A dream worth keeping", migliore della sua trasposizione italiana per le sensazioni più intense che provoca. E c'è anche un gran pezzo di Elton John come brano dei titoli di coda.
Ultima nota positiva va al doppiaggio nostrano, in particolare alla voce di Batty che ha per nome Edorado Nevola, il mitico doppiatore di Will Smith in "Willy, il principe di Bel Air" (in inglese invece vanta l'interpretazione di Robin Williams).
Insomma, un film da non perdere se volete deviare, una volta tanto, dai soliti capisaldi della Disney, ovviamente senza offesa per essi. Ho messo 8 a questo cartone semplicemente per rispetto ad alcuni di questi grandi e indiscussi classici e per la trama forse un tantino stereotipata.
Grazie a chi legge, a presto!