Recensione
Sword Art Online
9.0/10
"Sword Art Online" è l'adattamento animato di una serie di light novel scritte da Reki Kawahara e illustrata da abec.
Siamo nell'anno 2022, dove la tecnologia oramai ha fatto passi da gigante, dando così modo di creare un ambiente interamente virtuale, lo Sword Art Online (SAO). Questo MMORPG prodotto dalla NerveGear e creato da Kayaba Akihiko era molto atteso da tutti gli appassionati, anche dal nostro protagonista Kazuto Kirigaya, ragazzo di quattordici anni che si avvicina agli MMO all'età di dieci anni, dopo aver scoperto un segreto famigliare che non gli permetteva più di rapportarsi con facilità alle persone del mondo reale. Kazuto, che in SAO si fa chiamare Kirito, è un beater (termine che indica i beta tester e i cheater), quindi ha già dimestichezza con questo nuovo mondo virtuale, ma il giorno tanto atteso del rilascio di SAO succede qualcosa di molto strano: infatti, dopo aver effettuato il login e aver insegnato qualche mossa a un nuovo giocatore, Kirito scopre che nel menù non è presente il tasto per il logout. Pensando a un bug del sistema i due vanno nella piazza centrale della città di arrivo di tutti i giocatori, e uno spirito tutt'altro che amichevole si manifesta a loro. Questi altri non è che il creatore di SAO Kayaba Akihiko, che dice a tutti i presenti che il mancato funzionamento del logout non è un bug ma la triste realtà del gioco! Infatti l'unico modo per poter uscire da questa realtà virtuale è quello di completare SAO; inoltre, la morte durante il gioco o la rimozione del casco provocheranno delle microonde cerebrali che causeranno la morte del giocatore anche nella vita reale. Dopo uno shock iniziale Kirito decide di usare tutte le sue forze per poter completare il gioco, salvare sé stesso, tutti coloro che fanno affidamento su di lui, ma soprattutto per vivere una vita vera con Asuna, una delle prime persone con cui Kirito instaurerà un rapporto di amicizia, e in seguito di amore.
A mio avviso questo è uno dei migliori anime visti in questi ultimi anni; il character design non ha nulla di nuovo ma è ben realizzato e fluido, le ambientazioni spettacolari e i personaggi ben assortiti non lo rendono noioso. La trama è particolare e dà un mix di sensazioni che ti legano allo schermo fino alla fine. La seconda parte narrativa e molto più blanda rispetto alla prima, ma molto ben realizzata.
Siamo nell'anno 2022, dove la tecnologia oramai ha fatto passi da gigante, dando così modo di creare un ambiente interamente virtuale, lo Sword Art Online (SAO). Questo MMORPG prodotto dalla NerveGear e creato da Kayaba Akihiko era molto atteso da tutti gli appassionati, anche dal nostro protagonista Kazuto Kirigaya, ragazzo di quattordici anni che si avvicina agli MMO all'età di dieci anni, dopo aver scoperto un segreto famigliare che non gli permetteva più di rapportarsi con facilità alle persone del mondo reale. Kazuto, che in SAO si fa chiamare Kirito, è un beater (termine che indica i beta tester e i cheater), quindi ha già dimestichezza con questo nuovo mondo virtuale, ma il giorno tanto atteso del rilascio di SAO succede qualcosa di molto strano: infatti, dopo aver effettuato il login e aver insegnato qualche mossa a un nuovo giocatore, Kirito scopre che nel menù non è presente il tasto per il logout. Pensando a un bug del sistema i due vanno nella piazza centrale della città di arrivo di tutti i giocatori, e uno spirito tutt'altro che amichevole si manifesta a loro. Questi altri non è che il creatore di SAO Kayaba Akihiko, che dice a tutti i presenti che il mancato funzionamento del logout non è un bug ma la triste realtà del gioco! Infatti l'unico modo per poter uscire da questa realtà virtuale è quello di completare SAO; inoltre, la morte durante il gioco o la rimozione del casco provocheranno delle microonde cerebrali che causeranno la morte del giocatore anche nella vita reale. Dopo uno shock iniziale Kirito decide di usare tutte le sue forze per poter completare il gioco, salvare sé stesso, tutti coloro che fanno affidamento su di lui, ma soprattutto per vivere una vita vera con Asuna, una delle prime persone con cui Kirito instaurerà un rapporto di amicizia, e in seguito di amore.
A mio avviso questo è uno dei migliori anime visti in questi ultimi anni; il character design non ha nulla di nuovo ma è ben realizzato e fluido, le ambientazioni spettacolari e i personaggi ben assortiti non lo rendono noioso. La trama è particolare e dà un mix di sensazioni che ti legano allo schermo fino alla fine. La seconda parte narrativa e molto più blanda rispetto alla prima, ma molto ben realizzata.