Recensione
Aldnoah.Zero
5.0/10
<b>Attenzione, lieve presenza di Spoiler</b>
La vuotezza che rappresenta i dodici episodi di questo anime sarà un tratto che segnerà le nostre menti durante la valutazione dell'opera. Aldnoah zero è un anime del 2014 prodotto dallo studio A1 "che ricordiamo per blue exorcist, SAO, fairy tail ecc.." di cui verrà fatto anche un seguito rilasciato a gennaio 2015 dallo stesso studio.
Ora, esaminando l'opera per gradi.
Ci troviamo davanti ad un mondo alternativo, attenzione, non nel nostro futuro, ma proprio in un'altra dimensione magari parallela alla nostra dove la Terra ha colonizzato Marte (nell'anime non è spiegato bene, ma vi si farà riferimento già nei primi minuti), creando quindi una colonia. Il tutto all'incirca nel nostro periodo, quindi si parla sempre degli inizi del 21° secolo. Su Marte, viene scoperta questa energia misteriosa chiamata "Aldnoah" in grado di innovare e potenziare la tecnologia in modo da progredire ulteriormente nella scala sociale. Qui iniziano le distinzioni fra terrestri e marziani, nasce un senso di superiorità da parte dei marziani e razismo per ambo le parti.
Conclusa questa premessa, ci tengo a sottolineare il fatto che, nonostante la trama in se sia gradevole "non originale" la gestione del filone narrativo e delle situazioni che si svolgono durante la storia possiedono falle enormi. Non è tanto il problema che una situazione non è giusta, è sbagliata o è surreale: il problema sta nel fatto che lo sceneggiatore non riesce a dare un giusto "perché" per le azioni intraprese dai personaggi. Tutto sembra essere messo in modo quasi casuale e illogico ed è inutile che lo spettatore cerchi di capire il perché sta succedendo, perché un vero perché non esiste "o comunque è spiegato male ed è sbagliato in senso logistico".
Dal punto di vista grafico invece, ci troviamo di fronte ad un buon prodotto. Lo studio A1 ci propone delle ottime animazioni e design che raramente peccano. Il mecha design è buono, soprattutto quello dei robot dei marziani. Anche fra i mecha però ho trovato una pecca: uno dei mecha "precisamente quello del boss finale della serie" si dimostra essere poco credibile dal punto di vista fisico "dai movimenti e dall'assemblaggio sembrava tantissimo il Megazord dei power rangers", mentre nel resto del repertorio sono tutti robot abbastanza credibili.
Le OST sono molto buone, nonostante si possano contare sulle dita. La opening è cantata da Kalafina "che ricordiamo per la seconda opening di fate/zero".
Ottime inquadrature e scene di azione sintomo di una buona regia.
E' un vero peccato perché se non fosse stato per quei difetti che ho nominato prima sarebbe stata una serie da 7 pieno.
Aspetto la seconda parte per ampliare il mio giudizio.
Voto: 5
La vuotezza che rappresenta i dodici episodi di questo anime sarà un tratto che segnerà le nostre menti durante la valutazione dell'opera. Aldnoah zero è un anime del 2014 prodotto dallo studio A1 "che ricordiamo per blue exorcist, SAO, fairy tail ecc.." di cui verrà fatto anche un seguito rilasciato a gennaio 2015 dallo stesso studio.
Ora, esaminando l'opera per gradi.
Ci troviamo davanti ad un mondo alternativo, attenzione, non nel nostro futuro, ma proprio in un'altra dimensione magari parallela alla nostra dove la Terra ha colonizzato Marte (nell'anime non è spiegato bene, ma vi si farà riferimento già nei primi minuti), creando quindi una colonia. Il tutto all'incirca nel nostro periodo, quindi si parla sempre degli inizi del 21° secolo. Su Marte, viene scoperta questa energia misteriosa chiamata "Aldnoah" in grado di innovare e potenziare la tecnologia in modo da progredire ulteriormente nella scala sociale. Qui iniziano le distinzioni fra terrestri e marziani, nasce un senso di superiorità da parte dei marziani e razismo per ambo le parti.
Conclusa questa premessa, ci tengo a sottolineare il fatto che, nonostante la trama in se sia gradevole "non originale" la gestione del filone narrativo e delle situazioni che si svolgono durante la storia possiedono falle enormi. Non è tanto il problema che una situazione non è giusta, è sbagliata o è surreale: il problema sta nel fatto che lo sceneggiatore non riesce a dare un giusto "perché" per le azioni intraprese dai personaggi. Tutto sembra essere messo in modo quasi casuale e illogico ed è inutile che lo spettatore cerchi di capire il perché sta succedendo, perché un vero perché non esiste "o comunque è spiegato male ed è sbagliato in senso logistico".
Dal punto di vista grafico invece, ci troviamo di fronte ad un buon prodotto. Lo studio A1 ci propone delle ottime animazioni e design che raramente peccano. Il mecha design è buono, soprattutto quello dei robot dei marziani. Anche fra i mecha però ho trovato una pecca: uno dei mecha "precisamente quello del boss finale della serie" si dimostra essere poco credibile dal punto di vista fisico "dai movimenti e dall'assemblaggio sembrava tantissimo il Megazord dei power rangers", mentre nel resto del repertorio sono tutti robot abbastanza credibili.
Le OST sono molto buone, nonostante si possano contare sulle dita. La opening è cantata da Kalafina "che ricordiamo per la seconda opening di fate/zero".
Ottime inquadrature e scene di azione sintomo di una buona regia.
E' un vero peccato perché se non fosse stato per quei difetti che ho nominato prima sarebbe stata una serie da 7 pieno.
Aspetto la seconda parte per ampliare il mio giudizio.
Voto: 5