Recensione
Steins;Gate
10.0/10
"Steins;Gate" è un anime del 2011 derivato dall'omonima visual novel del 2009 creata e sviluppata dall'azienda giapponese 5pb. L'opera è un thriller di stampo fantascientifico, con numerosi tratti comici e, con il prosieguo della storia, sentimentali.
"Steins;Gate" ha come principale tema quello dei viaggi nel tempo: un espediente piuttosto particolare, che si può trovare in molti anime, manga, ma anche in film o serie non giapponesi; tuttavia, non sono numerose le opere in cui questo argomento è usato in modo efficace, e il rischio di rovinare la trama e di confondere lo spettatore è molto alto. "Steins;Gate", in questo caso, non fallisce. Anzi.
La trama gira intorno a Okabe Rintaro, personaggio davvero particolare: il nostro protagonista, infatti, si autodefinisce uno scienziato pazzo, si fa chiamare da tutti con un nome inventato "Hououin Kyouma" e adora andare in giro con un camice da laboratorio. Rintaro è uno studente di diciotto anni, ma passa il tempo in un piccolo appartamento dove, insieme agli altri protagonisti, crea delle invenzioni da lui chiamate "gadget futuristici". Gli altri personaggi principali sono, per l'appunto, suoi colleghi, membri del "laboratorio di gadget futuristici": l'amica d'infanzia di Rintaro, Mayuri Shiina, solita a parlare in terza persona e a salutare canticchiando un "Tuturu!", il grande hacker Itaru Hashida, chiamato dagli amici "Daru", e Makise Kirisu, scienziata americana che si aggiungerà ai membri del laboratorio negli episodi iniziali.
La trama parte piuttosto lentamente: i primi cinque o sei episodi possono risultare anche noiosi agli occhi di qualcuno. E' qua che mi vorrei soffermare: la peculiarità di "Steins;Gate" è che ogni minimo particolare è importante o risulterà utile per la trama, anche se inizialmente viene visto come elemento non importante. E' importante dunque non lasciarsi sfuggire ogni minimo particolare e seguire con attenzione la serie, per evitare di non capire più niente con il prosieguo della storia. I primi episodi, anche se possono risultare noiosi o non del tutto comprensibili, risultano anche i più importanti per lo sviluppo della trama.
Partendo dal decimo episodio, la storia decolla: si aggiungono nuovi personaggi e la trama si riempie di intrecci che terranno incollati allo schermo lo spettatore per tutta la durata della serie, soprattutto per il finale.
Una cosa che mi è piaciuta di questa serie è come i vari aspetti psicologici dei personaggi sono stati affrontati: ogni personaggio ha una sua personalità ben definita, che nel corso della storia muterà, soprattutto se si parla del protagonista, a mio parere, uno dei personaggi maschili più ben caratterizzati che abbia mai visto. Altro punto forte è il livello di suspense e tensione che questa serie è capace di offrirti: come ho già detto, i primi episodi, benché importanti, possono risultare noiosi, ma quando la trama ingrana, sarà difficile staccarsi dallo schermo. La grafica in sé è molto curata e i disegni sono fatti in modo egregio; spiccano il sonoro e le musiche, a mio parere molto belle e adatte alle scene proposte. Particolare attenzione meritano i collegamenti con la realtà e i diversi riferimenti culturali e scientifici che "Steins;Gate" contiene: la serie può così risultare interessante ai più curiosi e anche ai non amanti del genere.
"Steins;Gate" è un'opera davvero grande e ben realizzata, una delle migliori, o forse la migliore, del suo genere: il mio voto è 10, proprio perché l'unico difetto sono i primi episodi, molto importanti ma un po' lentini, che possono risultare anche noiosi, e anche perché è capace di prenderti e incollarti allo schermo come poche opere riescono.
"Steins;Gate" ha come principale tema quello dei viaggi nel tempo: un espediente piuttosto particolare, che si può trovare in molti anime, manga, ma anche in film o serie non giapponesi; tuttavia, non sono numerose le opere in cui questo argomento è usato in modo efficace, e il rischio di rovinare la trama e di confondere lo spettatore è molto alto. "Steins;Gate", in questo caso, non fallisce. Anzi.
La trama gira intorno a Okabe Rintaro, personaggio davvero particolare: il nostro protagonista, infatti, si autodefinisce uno scienziato pazzo, si fa chiamare da tutti con un nome inventato "Hououin Kyouma" e adora andare in giro con un camice da laboratorio. Rintaro è uno studente di diciotto anni, ma passa il tempo in un piccolo appartamento dove, insieme agli altri protagonisti, crea delle invenzioni da lui chiamate "gadget futuristici". Gli altri personaggi principali sono, per l'appunto, suoi colleghi, membri del "laboratorio di gadget futuristici": l'amica d'infanzia di Rintaro, Mayuri Shiina, solita a parlare in terza persona e a salutare canticchiando un "Tuturu!", il grande hacker Itaru Hashida, chiamato dagli amici "Daru", e Makise Kirisu, scienziata americana che si aggiungerà ai membri del laboratorio negli episodi iniziali.
La trama parte piuttosto lentamente: i primi cinque o sei episodi possono risultare anche noiosi agli occhi di qualcuno. E' qua che mi vorrei soffermare: la peculiarità di "Steins;Gate" è che ogni minimo particolare è importante o risulterà utile per la trama, anche se inizialmente viene visto come elemento non importante. E' importante dunque non lasciarsi sfuggire ogni minimo particolare e seguire con attenzione la serie, per evitare di non capire più niente con il prosieguo della storia. I primi episodi, anche se possono risultare noiosi o non del tutto comprensibili, risultano anche i più importanti per lo sviluppo della trama.
Partendo dal decimo episodio, la storia decolla: si aggiungono nuovi personaggi e la trama si riempie di intrecci che terranno incollati allo schermo lo spettatore per tutta la durata della serie, soprattutto per il finale.
Una cosa che mi è piaciuta di questa serie è come i vari aspetti psicologici dei personaggi sono stati affrontati: ogni personaggio ha una sua personalità ben definita, che nel corso della storia muterà, soprattutto se si parla del protagonista, a mio parere, uno dei personaggi maschili più ben caratterizzati che abbia mai visto. Altro punto forte è il livello di suspense e tensione che questa serie è capace di offrirti: come ho già detto, i primi episodi, benché importanti, possono risultare noiosi, ma quando la trama ingrana, sarà difficile staccarsi dallo schermo. La grafica in sé è molto curata e i disegni sono fatti in modo egregio; spiccano il sonoro e le musiche, a mio parere molto belle e adatte alle scene proposte. Particolare attenzione meritano i collegamenti con la realtà e i diversi riferimenti culturali e scientifici che "Steins;Gate" contiene: la serie può così risultare interessante ai più curiosi e anche ai non amanti del genere.
"Steins;Gate" è un'opera davvero grande e ben realizzata, una delle migliori, o forse la migliore, del suo genere: il mio voto è 10, proprio perché l'unico difetto sono i primi episodi, molto importanti ma un po' lentini, che possono risultare anche noiosi, e anche perché è capace di prenderti e incollarti allo schermo come poche opere riescono.