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10 è un voto che non si dovrebbe mai dare, non esiste l'anime perfetto. "Shingeki no Bahamut: Genesis" è comunque un prodotto da 8 abbondante. Le musiche sono molto belle e azzeccatissime, la grafica sempre di altissimo livello, gli scontri sono tutti epici, emozionanti e pieni di colpi di scena ben studiati. Ottima anche la caratterizzazione dei personaggi sia principali che secondari, che risultano credibili, poco stereotipati e decisamente "umani" nei loro pregi e difetti, e mai stucchevoli.
Il difetto principale della serie è la brevità: solo dodici puntate. Questo porta alcune brusche accelerate nella trama e il sacrificio nella caratterizzazione di un personaggio che mi piace molto, Jeanne D'arc, trasposizione dell'omonimo personaggio storico che poteva ricoprire un ruolo più di rilievo nella storia e venire approfondito di più. Sei/otto episodi in più ci stavano tutti, senza rischiare allungare il brodo.

Allora perché 10? Per quello che non c'è.
"Shingeki no Bahamut: Genesis" è privo di tutti quegli insulsi stereotipi che riempiono gli anime. Le protagoniste femminili non portano una quinta abbondante, non girano seminude, non passano tutto il loro tempo a fare il bagno e non sbavano per i protagonisti maschili, in compenso dimostrano forza e personalità. I protagonisti maschili non sono ragazzini emo detentori di poteri misteriosi e con un harem di ragazzine al seguito. Sono persone vere con pregi e difetti, che nelle situazioni più critiche dimostrano di valere molto di più di tanti eroi benedetti dal cielo.

Un anime cosi lo aspettavo da anni e guardarlo è stato come una sorsata di acqua fresca dopo aver attraversato il deserto. Decisamente il miglior prodotto fantasy degli ultimi anni.