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Si tratta di un anime di azione fantasy dalla trama abbastanza classica: c'è un impero immensamente corrotto, e la ribellione cova sotto le ceneri. La forza d'assalto dei ribelli è composta da Night Raid, una squadra di assassini incaricata di eliminare membri dell'impero che si siano macchiati di gravi crimini. Il tutto ovviamente virante all'assurdo grazie alle armi imperiali, potentissimi artifatti in grado di conferire poteri straordinari ai loro possessori.

Malgrado le primissime battute potessero far pensare a qualcosa di molto leggero (nel vedere l'abbigliamento del protagonista, abbastanza fuori luogo per ambientazione e missione, e nel sentire la musichetta da videogioco nel momento dello scontro con una bestia magica) l'atmosfera si fa subito più cupa, e assistiamo assieme a Tatsumi a quanto sia marcio e corrotto l'Impero. Entrando conseguentemente assieme a lui tra le fila degli assassini.
Qui conosciamo gli altri comprimari, e qui teoricamente dovrebbe arrivare l'introspezione psicologica relativa alle dinamiche tra i membri del gruppo. Psicologia che però rimarrà parecchio sommaria, fornendo ogni tanto il background del personaggio. Tendenzialmente poco prima o poco dopo la sua morte.

Già, perché si muore in questo anime. E tanto. Un po' come tra gli Stark di "Grande Inverno". Muoiono i buoni, e muoiono i cattivi. E spesso il confine tra i due è molto sottile: i buoni dopotutto sono assassini, mentre tra i cattivi ci sono persone che cercano di fare del bene, persone buone finite nella fazione "cattiva", persone costrette e persone traviate. Ci sono anche veri sadici, certo, ma alla fine si riveleranno una minoranza.
Il cuore dell'anime sono i combattimenti, che però non risultano granché spettacolari. Quantomeno non si protraggono nemmeno troppo, per fortuna.

Purtroppo andando avanti il ritmo diventa sempre più frenetico, accelerando verso il finale a danno di trama e introspezione (in alcuni casi verranno introdotti con cura nemici che saranno poi subito eliminati, uno spreco totale), e buona parte delle "sorprese" sono abbastanza prevedibili. Non il finale, che risulta invece abbastanza sorprendente rispetto a quanto ci si sarebbe aspettati dopo i primi ventitré episodi.

Insomma, un anime piacevole con dei buoni picchi quando decide di indossare il vestito serio e incupirsi, e che quando non funziona bene risulta comunque solo caotico e prevedibile, lasciandosi guardare senza annoiare. Peccato per la velocità con cui viene trattata l'intera parte finale, e per le atmosfere un po' "da harem" che si vengono a creare intorno a Tatsumi (le parti con Esdeath sono insopportabili, con Mine invece sembrano arrivare dal nulla).