Recensione
"One Outs: Nobody Wins, but I!" è una serie anime di venticinque episodi non completata, tratta dall'omonimo manga completato.
Trama: Tokuchi Toua è un ragazzo poco raccomandabile dotato di una lettura mentale incredibile, passa le giornate a giocare d'azzardo e praticando un gioco chiamato "One Outs", il quale consiste in una sfida di baseball tra soli lanciatore e battitore. Dopo aver perso una scommessa in un round di "One Outs", Toua si ritrova a giocare in una squadra vera e propria, ma con un presidente che farà di tutto per spillargli soldi.
Cominciamo con due elementi che avrei voluto sapere prima di vedere questa serie: la parte psicologica è completamente legata al baseball (strategie e tranelli) e l'intera serie non esce mai dal campo di baseball.
"One Outs" è indubbiamente un ottimo anime sportivo, riuscirà a intrattenere anche una persona che di baseball sa poco o niente, facendo vedere non semplici partite dove il momento dell'home-run risulta essere la vetta di eccitazione, ma creando partite dove sembra che l'abilità dei giocatori conti poco o niente, rendendo fondamentale la propria strategia e la lettura di quella degli avversari.
Purtroppo, oltre al gioco in sé, in questa serie non sono presenti trame dietro ai personaggi (se non le vicende tra Toua e il presidente della squadra), il che è un vero peccato, poiché il character design è notevole: ci troveremo infatti personaggi stilisticamente particolari e con personalità che riescono a stimolare la curiosità.
Quindi abbiamo un anime nell'insieme abbastanza vuoto, personaggi interessanti ma senza background, musiche praticamente inesistenti, ambientazioni ripetitive (ovviamente, avremo solo stadi), trama che inizia con scommesse illegali e debiti che finisce per sparire... e, per ultima cosa, se un protagonista pazzesco non viene affiancato da un degno rivale, l'andamento della storia può andare in una sola direzione.
Consigliato assolutamente a coloro a cui piace il baseball o a chi è interessato a conoscere meglio questo sport: avrete un sacco di informazioni tecniche durante la serie; se non fate parte di queste due categorie di persone, ritengo che venticinque episodi siano eccessivi e ripetitivi (non stancanti, ma privi di significato).
Voto personale: 6
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 8
Trama: Tokuchi Toua è un ragazzo poco raccomandabile dotato di una lettura mentale incredibile, passa le giornate a giocare d'azzardo e praticando un gioco chiamato "One Outs", il quale consiste in una sfida di baseball tra soli lanciatore e battitore. Dopo aver perso una scommessa in un round di "One Outs", Toua si ritrova a giocare in una squadra vera e propria, ma con un presidente che farà di tutto per spillargli soldi.
Cominciamo con due elementi che avrei voluto sapere prima di vedere questa serie: la parte psicologica è completamente legata al baseball (strategie e tranelli) e l'intera serie non esce mai dal campo di baseball.
"One Outs" è indubbiamente un ottimo anime sportivo, riuscirà a intrattenere anche una persona che di baseball sa poco o niente, facendo vedere non semplici partite dove il momento dell'home-run risulta essere la vetta di eccitazione, ma creando partite dove sembra che l'abilità dei giocatori conti poco o niente, rendendo fondamentale la propria strategia e la lettura di quella degli avversari.
Purtroppo, oltre al gioco in sé, in questa serie non sono presenti trame dietro ai personaggi (se non le vicende tra Toua e il presidente della squadra), il che è un vero peccato, poiché il character design è notevole: ci troveremo infatti personaggi stilisticamente particolari e con personalità che riescono a stimolare la curiosità.
Quindi abbiamo un anime nell'insieme abbastanza vuoto, personaggi interessanti ma senza background, musiche praticamente inesistenti, ambientazioni ripetitive (ovviamente, avremo solo stadi), trama che inizia con scommesse illegali e debiti che finisce per sparire... e, per ultima cosa, se un protagonista pazzesco non viene affiancato da un degno rivale, l'andamento della storia può andare in una sola direzione.
Consigliato assolutamente a coloro a cui piace il baseball o a chi è interessato a conoscere meglio questo sport: avrete un sacco di informazioni tecniche durante la serie; se non fate parte di queste due categorie di persone, ritengo che venticinque episodi siano eccessivi e ripetitivi (non stancanti, ma privi di significato).
Voto personale: 6
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 8