Recensione
Over the Garden Wall
8.0/10
Recensione di Robocop XIII
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Over the Garden Wall è la storia di Wirt e Greg, due fratelli che, sperduti in una strana foresta chiamata Ignoto, vagano alla ricerca di casa. Wirt è il fratello maggiore, la sua aria da sognatore malinconico nasconde in verità una grande insicurezza, bilanciata dalla stupidità del fratello Greg, che lo porterà a compiere decisioni affrettate. Over the Garden Wall è una miniserie di dieci puntate da dieci minuti circa l'una, creata da Patrick McHale per Cartoon Network. Patrick McHale ha lavorato come direttore creativo per la serie Adventure Time e ciò ha influenzato molto questa produzione, in particolar modo l'umorismo di Greg.
La caratteristica principale di questa serie è la commistione tra l'aspetto comico e quello inquietante. Solitamente si gioca per contrasto, invece Over the Garden Wall riesce a unirli in modo naturale, creandosi un suo stile particolare. Questa miniserie riesce inoltre a prendere spunto e a fare suoi spunti tipici delle produzioni Disney, dello Studio Ghibli, della letteratura illustrata per bambini e altro ancora. Massiccia la presenza di parti cantate, che però non creano quella da me tanto odiata e dagli Americani tanto amata atmosfera da musical, risultando piacevoli.
Una delle critiche positive mosse a questa produzione è che "non è un'opera semplice quanto sembra". Il che è vero, ma fino a un certo punto. Il livello è sicuramente superiore a quello di una produzione per ragazzi, ma non è nemmeno niente di così impegnativo. Il merito di Over the Garden Wall è semmai quello di aver sperimentato nuove strade. La miniserie era il formato perfetto per questa produzione, ma anche il suo difetto per il povero spettatore che non ne ha basta e ne vuole ancora. La speranza è che Over the Garden Wall fosse una sorta di sperimento per Cartoon Network, a quanto pare riuscito, dal momento che la rete ha già commissionato due nuove miniserie per il canale.
Il finale sinceramente mi ha un po' deluso. Non tanto nella forma quanto nell'esecuzione troppo frettolosa. Io sono forse tra i pochi che non vede in questa serie il capolavoro, ma sicuramente è la direzione da seguire per produrre altre serie di qualità e ridare onore e lustro ai "cartoni animati".
La caratteristica principale di questa serie è la commistione tra l'aspetto comico e quello inquietante. Solitamente si gioca per contrasto, invece Over the Garden Wall riesce a unirli in modo naturale, creandosi un suo stile particolare. Questa miniserie riesce inoltre a prendere spunto e a fare suoi spunti tipici delle produzioni Disney, dello Studio Ghibli, della letteratura illustrata per bambini e altro ancora. Massiccia la presenza di parti cantate, che però non creano quella da me tanto odiata e dagli Americani tanto amata atmosfera da musical, risultando piacevoli.
Una delle critiche positive mosse a questa produzione è che "non è un'opera semplice quanto sembra". Il che è vero, ma fino a un certo punto. Il livello è sicuramente superiore a quello di una produzione per ragazzi, ma non è nemmeno niente di così impegnativo. Il merito di Over the Garden Wall è semmai quello di aver sperimentato nuove strade. La miniserie era il formato perfetto per questa produzione, ma anche il suo difetto per il povero spettatore che non ne ha basta e ne vuole ancora. La speranza è che Over the Garden Wall fosse una sorta di sperimento per Cartoon Network, a quanto pare riuscito, dal momento che la rete ha già commissionato due nuove miniserie per il canale.
Il finale sinceramente mi ha un po' deluso. Non tanto nella forma quanto nell'esecuzione troppo frettolosa. Io sono forse tra i pochi che non vede in questa serie il capolavoro, ma sicuramente è la direzione da seguire per produrre altre serie di qualità e ridare onore e lustro ai "cartoni animati".