Recensione
Sailor Moon
7.0/10
Recensione di Ransie Carter
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"Sailor Moon" è la mamma di tutti i prodotti mediocri che oggi intasano il mercato. Ok, non sono tutti di scarsa qualità come "Madoka Magica", ma certamente, senza "Sailor Moon", i vari "Pretty Cure", "Mermaid Melody", "Mew Mew" e compagnia bella non ci sarebbero stati.
Detta così potrebbe sembrare che sono una detrattrice di "Sailor Moon", tutt'altro. Amo questa serie, giunta da noi nel lontanissimo 1995. Ero all'ultimo anno dell'asilo e, nonostante i mostri che la bella eroina che veste alla marinara affrontava in ogni puntata, io ero già diventata una sua accanita fan. Era difficile non conoscere questa serie che nel giro di poco ha conquistato sempre più spazio. Manga e anime son due mondi a parte, il manga mostra delle sfumature di Usagi che nella versione animata riusciamo a scorgere solo nelle stagioni successive.
Bunny/Usagi è una quattordicenne pigra, svogliata e pasticciona. Va male a scuola ed è sempre in ritardo, finendo spesso in punizione per questo. Un giorno le cose cambiano: incontra dei bambini che infastidiscono una gatta, lei la salva e le leva dei cerotti che la micia aveva sulla fronte. In serata quella stessa gatta le fa visita, e Usagi scopre che la gatta parla. Questa gatta, Luna, è alla ricerca di una misteriosa principessa, e ha la missione anche di fermare l'avanzata del regno delle tenebre. Per fermare questi potenti nemici, Luna dona a Usagi una spilla, che le permetterà di trasformarsi nella potente guerriera Sailor Moon. Nella ricerca della principessa, e nella lotta contro il regno delle tenebre, Usagi verrà affiancata da altre guerriere, e da un misterioso giovane, tale Tuxedo Kamen, che arriva sempre al momento giusto per proteggere la bella guerriera.
La trama è semplice, non è nulla di particolarmente sofisticato, ma, per qualche strano motivo, la "testolina buffa", appellativo affettuoso col quale veniva chiamata Usagi, è entrata nei nostri cuori. Rispetto al manga, l'intero anime è un filler infinito, ma, a dispetto di filler inutili, presenti in altre serie, questi ci son serviti per conoscere meglio le protagoniste. Nel manga esiste una sola protagonista: Usagi. Nell'anime invece abbiamo modo di emozionarci e di affezionarci anche ad altri personaggi. Questo è il più grande pregio della serie secondo me. I filler sono anche, e soprattutto, pensati per il potere del merchandise. Con la versione animata il target verso cui si è rivolto l'anime è diventato più ampio, il manga ha tinte più scure, che non mi dispiacciono, ma che, oggettivamente, avrebbero ridotto il raggio d'azione di gradimento di questo prodotto.
La censura italiana, e non solo, non è stata molto clemente con questo prodotto, ma, a distanza di anni dalla mia indignazione di fronte alle scoperte del MOIGE e quant'altro, la mia opinione è cambiata. Molti dei nomi dei personaggi io avrei avuto difficoltà a pronunciarli, e certe cose non avrei certo potuto capirle, dato che parliamo anche di usi e costumi giapponesi. Il temine "miko" non avrebbe detto nulla.
I tempi son cambiati, e oggi non è più necessario, ma, allora, certe scelte sono state apportate con una certa cognizione di causa.
"Sailor Moon" in ben cinque serie tratta i temi più svariati, fra cui l'omosessualità, che vedremo ripreso nella terza stagione. C'è una relazione omosessuale anche in questa prima stagione, e la censura ha reso donna il più effemminato fra i due. Considerando che lo scempio è stato fatto in patria, creando questa relazione che nel manga non esiste, non trovo più grave il lavoro della censura. In "Crystal" questi personaggi hanno avuto finalmente il ruolo che sarebbe spettato loro fin dall'inizio, anche se le varie relazioni non sono state ampliate quanto avrei sperato.
Pollici in su per la love story inaspettata e finita malissimo. Piango ancora ogni volta che c'è <i>quella</i> puntata (chi ha visto la serie immagino avrà capito a quale puntata mi sto riferendo).
Forse perché è la prima, ma questa stagione è per me fuori gara... non posso classificarla nell'ordine di gradimento delle cinque stagioni di "Sailor Moon".
Le musiche sono belle e coinvolgenti, sfido a trovare qualcuno che non riesca ad apprezzarne la bellezza. Sono coinvolgenti e sempre ben azzeccate.
I disegni son gradevoli, nonostante siano passati vent'anni dalla messa in onda.
Non è una serie priva di pecche, ma è comunque gradevolissima, inoltre è questa ad aver fatto fare fortuna al marchio "Sailor Moon": senza questa serie, il manga non avrebbe avuto l'inaspettato successo che ha colpito in tutto il mondo.
Non sono più una grande fan di questo genere di prodotti, ma "Sailor Moon" lo guardo sempre molto volentieri. Da vedere almeno una volta nella vita!
Detta così potrebbe sembrare che sono una detrattrice di "Sailor Moon", tutt'altro. Amo questa serie, giunta da noi nel lontanissimo 1995. Ero all'ultimo anno dell'asilo e, nonostante i mostri che la bella eroina che veste alla marinara affrontava in ogni puntata, io ero già diventata una sua accanita fan. Era difficile non conoscere questa serie che nel giro di poco ha conquistato sempre più spazio. Manga e anime son due mondi a parte, il manga mostra delle sfumature di Usagi che nella versione animata riusciamo a scorgere solo nelle stagioni successive.
Bunny/Usagi è una quattordicenne pigra, svogliata e pasticciona. Va male a scuola ed è sempre in ritardo, finendo spesso in punizione per questo. Un giorno le cose cambiano: incontra dei bambini che infastidiscono una gatta, lei la salva e le leva dei cerotti che la micia aveva sulla fronte. In serata quella stessa gatta le fa visita, e Usagi scopre che la gatta parla. Questa gatta, Luna, è alla ricerca di una misteriosa principessa, e ha la missione anche di fermare l'avanzata del regno delle tenebre. Per fermare questi potenti nemici, Luna dona a Usagi una spilla, che le permetterà di trasformarsi nella potente guerriera Sailor Moon. Nella ricerca della principessa, e nella lotta contro il regno delle tenebre, Usagi verrà affiancata da altre guerriere, e da un misterioso giovane, tale Tuxedo Kamen, che arriva sempre al momento giusto per proteggere la bella guerriera.
La trama è semplice, non è nulla di particolarmente sofisticato, ma, per qualche strano motivo, la "testolina buffa", appellativo affettuoso col quale veniva chiamata Usagi, è entrata nei nostri cuori. Rispetto al manga, l'intero anime è un filler infinito, ma, a dispetto di filler inutili, presenti in altre serie, questi ci son serviti per conoscere meglio le protagoniste. Nel manga esiste una sola protagonista: Usagi. Nell'anime invece abbiamo modo di emozionarci e di affezionarci anche ad altri personaggi. Questo è il più grande pregio della serie secondo me. I filler sono anche, e soprattutto, pensati per il potere del merchandise. Con la versione animata il target verso cui si è rivolto l'anime è diventato più ampio, il manga ha tinte più scure, che non mi dispiacciono, ma che, oggettivamente, avrebbero ridotto il raggio d'azione di gradimento di questo prodotto.
La censura italiana, e non solo, non è stata molto clemente con questo prodotto, ma, a distanza di anni dalla mia indignazione di fronte alle scoperte del MOIGE e quant'altro, la mia opinione è cambiata. Molti dei nomi dei personaggi io avrei avuto difficoltà a pronunciarli, e certe cose non avrei certo potuto capirle, dato che parliamo anche di usi e costumi giapponesi. Il temine "miko" non avrebbe detto nulla.
I tempi son cambiati, e oggi non è più necessario, ma, allora, certe scelte sono state apportate con una certa cognizione di causa.
"Sailor Moon" in ben cinque serie tratta i temi più svariati, fra cui l'omosessualità, che vedremo ripreso nella terza stagione. C'è una relazione omosessuale anche in questa prima stagione, e la censura ha reso donna il più effemminato fra i due. Considerando che lo scempio è stato fatto in patria, creando questa relazione che nel manga non esiste, non trovo più grave il lavoro della censura. In "Crystal" questi personaggi hanno avuto finalmente il ruolo che sarebbe spettato loro fin dall'inizio, anche se le varie relazioni non sono state ampliate quanto avrei sperato.
Pollici in su per la love story inaspettata e finita malissimo. Piango ancora ogni volta che c'è <i>quella</i> puntata (chi ha visto la serie immagino avrà capito a quale puntata mi sto riferendo).
Forse perché è la prima, ma questa stagione è per me fuori gara... non posso classificarla nell'ordine di gradimento delle cinque stagioni di "Sailor Moon".
Le musiche sono belle e coinvolgenti, sfido a trovare qualcuno che non riesca ad apprezzarne la bellezza. Sono coinvolgenti e sempre ben azzeccate.
I disegni son gradevoli, nonostante siano passati vent'anni dalla messa in onda.
Non è una serie priva di pecche, ma è comunque gradevolissima, inoltre è questa ad aver fatto fare fortuna al marchio "Sailor Moon": senza questa serie, il manga non avrebbe avuto l'inaspettato successo che ha colpito in tutto il mondo.
Non sono più una grande fan di questo genere di prodotti, ma "Sailor Moon" lo guardo sempre molto volentieri. Da vedere almeno una volta nella vita!