Recensione
Psycho-Pass
9.0/10
Intro
Era da tempo che volevo scrivere questa recensione, ma, venendo da due visioni estremamente frammentarie di questo anime, avevo desistito. Finalmente dopo una terza visione sono riuscito a mettere insieme i pezzi e a dare una valutazione complessiva migliore.
Coefficiente di criminalità
In un futuro non meglio specificato la polizia per prevenire i crimini utilizza nuove tecnologie che le permettono di catturare il criminale ancor prima che esso commetta il crimine. Per fare ciò viene utilizzato il Sybil System e lo Psycho-Pass, un comodo indicatore della propensione di una persona a commettere un crimine, che viene misurato attraverso l'uso di sensori, droni, scan e videocamere, che trasmettono al Sybil System certi dati sensoriali dell'individuo, come ad esempio lo stress accumulato o certi comportamenti anormali rilevati. La storia ruota quindi attorno alle vicende di una appena promossa ispettrice, Akane Tsunemori, e i suoi colleghi del dipartimento di pubblica sicurezza. La prima parte della serie è introduttiva, viene presentata l'ambientazione e i vari personaggi principali, attraverso alcuni casi d'omicidio. Nella seconda parte invece ci si concentrerà su un unico caso e su quella che è la trama effettiva di questa serie, e vi assicuro che non mancheranno i colpi di scena (e le citazioni).
Dove l'ho già visto?
Qualche considerazione sull'ambientazione di questo anime. Nonostante alcune cose siano irrealistiche e hanno una deriva molto fantascientifica, molti aspetti di questo anime appaiono realistici in relazione all'attuale tecnologia e ai suoi possibili sviluppi. L'esempio lampante è costituito dalla città che attraverso una rete di sensori, droni, videocamere ecc. raccoglie dati che una volta elaborati correttamente possono essere usati per offrire un servizio alla comunità (in questo caso un servizio di pubblica sicurezza). Questo non è nient'altro che il concetto di Smart City applicato in maniera estrema. Altro esempio, il Dominator, un'arma che a seconda del soggetto verso cui è puntata e del suo coefficiente di criminalità inserisce la sicura, i dardi paralizzanti o la modalità letale. Questo non è nient'altro che una tecnologia dell'internet of things, ovvero oggetti collegati alla rete che scambiano e ricevono dati da essa e possono modificare il loro comportamento. Altro esempio è l'interazione con internet e i social network attraverso la realtà virtuale, cosa che con strumenti come Hololens, Oculus rift (non a caso acquisito da Facebook) e simili potrebbe diventare realtà. Ovviamente parliamo di tecnologie in divenire che non sono ancora realtà in molti casi, ma è sorprendente che quanto visto in questo anime me lo sia ritrovato come possibile sviluppo di tecnologie già esistenti. Un plauso a chi ha ideato questa ambientazione, perché o per fortuna o con cognizione di causa ha azzeccato un bel po' di cose. Vi invito comunque, se siete interessati o non ne avete mai sentito parlare, ad approfondire l'argomento sulle Smart city e Internet of things, scoprirete tante belle cosucce interessanti (alcune forse anche inutili, ma vabbè).
Criminale latente
Sul versante dei personaggi è stato svolto un buon lavoro. Innanzitutto all'interno del dipartimento di pubblica sicurezza troviamo ispettori ed esecutori. Ciò appare verosimile, poiché se un ispettore prende parte troppo attiva in un caso, potrebbe intorbidire il suo Psycho-Pass, mentre un esecutore (che di solito può essere o un criminale latente che è stato scelto per le sue qualità o un ex ispettore il cui Psycho-Pass si è intorbidito) non avrà questo problema. Ma partiamo dalla protagonista, Akane Tsunemori, che verosimilmente all'inizio dell'incarico sarà impacciata e non molto professionale, ma andando avanti con la storia diventerà sempre più risoluta, fino a prendere in mano il suo destino. Da questo punto di vista il lavoro è stato decisamente ben fatto e il suo progressivo cambiamento appare credibile. Il suo comprimario è Shinya Kougami, un ex detective divenuto esecutore in seguito all'intorbidimento del suo Psycho-Pass, così come altri comprimari. Kougami è un personaggio carismatico, forse un po' troppo sicuro di sé, e che ha sempre la soluzione in tasca (difatti è raro vederlo in errore con le sue deduzioni) e potrebbe risultare un po' fastidioso per qualcuno. Gli altri due membri del dipartimento di pubblica sicurezza a cui è stato dedicato più spazio sono Ginoza e Masaoka. Il primo è forse il personaggio più antipatico del gruppo, burbero, dedito alle regole e al dovere, e spesso avrà dei pesanti faccia a faccia con gli altri membri del gruppo. Masaoka invece è, diciamo, una figura paterna, e sarà inizialmente il personaggio più vicino ad Akane, a cui saprà dare molti validi consigli. Un po' meno approfonditi sono i personaggi di Yayoi (nonostante gli si sia dedicata una intera puntata) e Kagari.
<b>Attenzione: questo paragrafo contiene spoiler</b>
Lo sguardo diabolico del male
Andiamo al piatto forte dei personaggi, ovvero l'antagonista, Shogo Makishima. Egli sarà praticamente la principale minaccia affrontata dal dipartimento di pubblica sicurezza. Personaggio dal grande intelletto e dal carisma diabolico, sarà praticamente il responsabile di larga parte degli avvenimenti passati e attuali che i nostri dovranno affrontare. Il suo modo di operare è subdolo, non agendo mai in prima persona ma incentivando altri al posto suo (individui già con coefficiente di criminalità instabile o completamente compromesso) grazie al suo carisma, risultando quindi un antagonista intelligente e fuori dagli schemi comuni. La particolarità del personaggio è che non può essere giudicato dal Sybil System, e ciò metterà in crisi tutte le certezze che fino a quel momento aveva la povera Akane. Difatti il personaggio di Makishima sarà quello che spingerà lo spettatore a riflettere e a porsi delle domande soprattutto riguardanti il Sybil System, la sua esistenza, e se è un metro di giudizio giusto o è solo uno strumento di oppressione della libertà di espressione dell'uomo. In virtù di questo, Makishima è semplicemente il miglior personaggio della serie e la sua assenza in questa serie si sarebbe avvertita molto.
<b>Fine parte contenente spoiler</b>
Il bene e il male... dei disegni
L'aspetto tecnico è discreto. Se in un primo momento il character desgin di Akira Amano mi aveva lasciato un po' di stucco, vedendo il tutto all'opera mi sono ricreduto. Ciò che invece non riesco a tollerare è la troppa differenza tra le puntate ad alto budget e quelle a basso budget. E' evidente che in molti casi si è optato per il risparmio, con risultati non del tutto apprezzabili. In particolare, notare come cambino i disegni dei personaggi da una puntata all'altra è abbastanza fastidioso, cosa che si nota soprattutto con il personaggio di Kougami, che viene continuamente disegnato in modo diverso. Anche la CGI mi è sembrata un po' fuori posto spesso e volentieri. Le musiche invece sono abbastanza azzeccate e accompagnano degnamente le varie fasi della storia.
Considerazioni finali
Come vedete, ho optato per l'eccellenza come voto per questo anime, nonostante sono conscio che molti non saranno dello stesso avviso e troveranno magari altri difetti. Se c'è un difetto personale (che però non pregiudica la fruizione dell'opera) è quello della mancanza del mistero nei vari casi, visto che lo spettatore è quasi sempre messo al corrente sul colpevole e ne conosce l'operato o ha gli elementi per dedurre tutto quanto, quando invece si vedono i membri del dipartimento di pubblica sicurezza che si scervellano per arrivare alla risoluzione del caso. Sarebbe stato bello se la risoluzione del caso fosse coincisa con la conoscenza dello spettatore, evitando la presenza dello "spettatore onnisciente", in modo che lo spettatore si potesse immedesimare meglio. Non mi vengono in mente altri difetti e comunque questo individuato è una mia considerazione personale. In virtù di ciò considero "Psycho-Pass" una delle migliori serie animate degli ultimi anni, ha saputo stimolare la visione e al contempo ha saputo non annoiare mai, riuscendo a proporre il giusto mix di azione, fasi di risoluzione del caso e fasi più introspettive. Non si merita il massimo per la presenza di alcune pecche, ma ne consiglio assolutamente la visione soprattutto ora che può essere visto tranquillamente su VVVVID.
Era da tempo che volevo scrivere questa recensione, ma, venendo da due visioni estremamente frammentarie di questo anime, avevo desistito. Finalmente dopo una terza visione sono riuscito a mettere insieme i pezzi e a dare una valutazione complessiva migliore.
Coefficiente di criminalità
In un futuro non meglio specificato la polizia per prevenire i crimini utilizza nuove tecnologie che le permettono di catturare il criminale ancor prima che esso commetta il crimine. Per fare ciò viene utilizzato il Sybil System e lo Psycho-Pass, un comodo indicatore della propensione di una persona a commettere un crimine, che viene misurato attraverso l'uso di sensori, droni, scan e videocamere, che trasmettono al Sybil System certi dati sensoriali dell'individuo, come ad esempio lo stress accumulato o certi comportamenti anormali rilevati. La storia ruota quindi attorno alle vicende di una appena promossa ispettrice, Akane Tsunemori, e i suoi colleghi del dipartimento di pubblica sicurezza. La prima parte della serie è introduttiva, viene presentata l'ambientazione e i vari personaggi principali, attraverso alcuni casi d'omicidio. Nella seconda parte invece ci si concentrerà su un unico caso e su quella che è la trama effettiva di questa serie, e vi assicuro che non mancheranno i colpi di scena (e le citazioni).
Dove l'ho già visto?
Qualche considerazione sull'ambientazione di questo anime. Nonostante alcune cose siano irrealistiche e hanno una deriva molto fantascientifica, molti aspetti di questo anime appaiono realistici in relazione all'attuale tecnologia e ai suoi possibili sviluppi. L'esempio lampante è costituito dalla città che attraverso una rete di sensori, droni, videocamere ecc. raccoglie dati che una volta elaborati correttamente possono essere usati per offrire un servizio alla comunità (in questo caso un servizio di pubblica sicurezza). Questo non è nient'altro che il concetto di Smart City applicato in maniera estrema. Altro esempio, il Dominator, un'arma che a seconda del soggetto verso cui è puntata e del suo coefficiente di criminalità inserisce la sicura, i dardi paralizzanti o la modalità letale. Questo non è nient'altro che una tecnologia dell'internet of things, ovvero oggetti collegati alla rete che scambiano e ricevono dati da essa e possono modificare il loro comportamento. Altro esempio è l'interazione con internet e i social network attraverso la realtà virtuale, cosa che con strumenti come Hololens, Oculus rift (non a caso acquisito da Facebook) e simili potrebbe diventare realtà. Ovviamente parliamo di tecnologie in divenire che non sono ancora realtà in molti casi, ma è sorprendente che quanto visto in questo anime me lo sia ritrovato come possibile sviluppo di tecnologie già esistenti. Un plauso a chi ha ideato questa ambientazione, perché o per fortuna o con cognizione di causa ha azzeccato un bel po' di cose. Vi invito comunque, se siete interessati o non ne avete mai sentito parlare, ad approfondire l'argomento sulle Smart city e Internet of things, scoprirete tante belle cosucce interessanti (alcune forse anche inutili, ma vabbè).
Criminale latente
Sul versante dei personaggi è stato svolto un buon lavoro. Innanzitutto all'interno del dipartimento di pubblica sicurezza troviamo ispettori ed esecutori. Ciò appare verosimile, poiché se un ispettore prende parte troppo attiva in un caso, potrebbe intorbidire il suo Psycho-Pass, mentre un esecutore (che di solito può essere o un criminale latente che è stato scelto per le sue qualità o un ex ispettore il cui Psycho-Pass si è intorbidito) non avrà questo problema. Ma partiamo dalla protagonista, Akane Tsunemori, che verosimilmente all'inizio dell'incarico sarà impacciata e non molto professionale, ma andando avanti con la storia diventerà sempre più risoluta, fino a prendere in mano il suo destino. Da questo punto di vista il lavoro è stato decisamente ben fatto e il suo progressivo cambiamento appare credibile. Il suo comprimario è Shinya Kougami, un ex detective divenuto esecutore in seguito all'intorbidimento del suo Psycho-Pass, così come altri comprimari. Kougami è un personaggio carismatico, forse un po' troppo sicuro di sé, e che ha sempre la soluzione in tasca (difatti è raro vederlo in errore con le sue deduzioni) e potrebbe risultare un po' fastidioso per qualcuno. Gli altri due membri del dipartimento di pubblica sicurezza a cui è stato dedicato più spazio sono Ginoza e Masaoka. Il primo è forse il personaggio più antipatico del gruppo, burbero, dedito alle regole e al dovere, e spesso avrà dei pesanti faccia a faccia con gli altri membri del gruppo. Masaoka invece è, diciamo, una figura paterna, e sarà inizialmente il personaggio più vicino ad Akane, a cui saprà dare molti validi consigli. Un po' meno approfonditi sono i personaggi di Yayoi (nonostante gli si sia dedicata una intera puntata) e Kagari.
<b>Attenzione: questo paragrafo contiene spoiler</b>
Lo sguardo diabolico del male
Andiamo al piatto forte dei personaggi, ovvero l'antagonista, Shogo Makishima. Egli sarà praticamente la principale minaccia affrontata dal dipartimento di pubblica sicurezza. Personaggio dal grande intelletto e dal carisma diabolico, sarà praticamente il responsabile di larga parte degli avvenimenti passati e attuali che i nostri dovranno affrontare. Il suo modo di operare è subdolo, non agendo mai in prima persona ma incentivando altri al posto suo (individui già con coefficiente di criminalità instabile o completamente compromesso) grazie al suo carisma, risultando quindi un antagonista intelligente e fuori dagli schemi comuni. La particolarità del personaggio è che non può essere giudicato dal Sybil System, e ciò metterà in crisi tutte le certezze che fino a quel momento aveva la povera Akane. Difatti il personaggio di Makishima sarà quello che spingerà lo spettatore a riflettere e a porsi delle domande soprattutto riguardanti il Sybil System, la sua esistenza, e se è un metro di giudizio giusto o è solo uno strumento di oppressione della libertà di espressione dell'uomo. In virtù di questo, Makishima è semplicemente il miglior personaggio della serie e la sua assenza in questa serie si sarebbe avvertita molto.
<b>Fine parte contenente spoiler</b>
Il bene e il male... dei disegni
L'aspetto tecnico è discreto. Se in un primo momento il character desgin di Akira Amano mi aveva lasciato un po' di stucco, vedendo il tutto all'opera mi sono ricreduto. Ciò che invece non riesco a tollerare è la troppa differenza tra le puntate ad alto budget e quelle a basso budget. E' evidente che in molti casi si è optato per il risparmio, con risultati non del tutto apprezzabili. In particolare, notare come cambino i disegni dei personaggi da una puntata all'altra è abbastanza fastidioso, cosa che si nota soprattutto con il personaggio di Kougami, che viene continuamente disegnato in modo diverso. Anche la CGI mi è sembrata un po' fuori posto spesso e volentieri. Le musiche invece sono abbastanza azzeccate e accompagnano degnamente le varie fasi della storia.
Considerazioni finali
Come vedete, ho optato per l'eccellenza come voto per questo anime, nonostante sono conscio che molti non saranno dello stesso avviso e troveranno magari altri difetti. Se c'è un difetto personale (che però non pregiudica la fruizione dell'opera) è quello della mancanza del mistero nei vari casi, visto che lo spettatore è quasi sempre messo al corrente sul colpevole e ne conosce l'operato o ha gli elementi per dedurre tutto quanto, quando invece si vedono i membri del dipartimento di pubblica sicurezza che si scervellano per arrivare alla risoluzione del caso. Sarebbe stato bello se la risoluzione del caso fosse coincisa con la conoscenza dello spettatore, evitando la presenza dello "spettatore onnisciente", in modo che lo spettatore si potesse immedesimare meglio. Non mi vengono in mente altri difetti e comunque questo individuato è una mia considerazione personale. In virtù di ciò considero "Psycho-Pass" una delle migliori serie animate degli ultimi anni, ha saputo stimolare la visione e al contempo ha saputo non annoiare mai, riuscendo a proporre il giusto mix di azione, fasi di risoluzione del caso e fasi più introspettive. Non si merita il massimo per la presenza di alcune pecche, ma ne consiglio assolutamente la visione soprattutto ora che può essere visto tranquillamente su VVVVID.