Recensione
Ho trovato questo anime pensando si trattasse del ben più famoso "Orenchi no Furo Jijou".
Questo OAV può quasi essere descritto come un classico esempio di "occasione sprecata". Ha dalla sua una storia piuttosto inverosimile (un "sirenetto" che va a vivere con un solitario ragazzo) che tuttavia, nonostante la velocità degli eventi, poteva dare qualche spunto in più, ma del resto in trenta minuti scarsi non ne viene dato modo. Devo dire che temevo si trattasse solo di un semplice slice of life con qualche sketch divertente e invece c'è un qualche sviluppo di entrambi i protagonisti. Gli altri personaggi... aspetta, c'erano altri personaggi? Devo essermeli persa per strada. Giusto il nonno ha una grossa importanza per il protagonista, gli altri sono delle mere comparse messe lì per fare numero. La storia ruota appunto attorno alla strana convivenza tra il tritone Isaki e il ragazzo triste, Shima, che il tritone ha salvato dall'annegamento e che in cambio è rimasto a vivere con lui, perché il povero Shima non si sentisse solo. Shima infatti si è sempre falsamente atteggiato a "bravo ragazzo" per farsi accettare, portando però il peso di un abbandono (i suoi genitori, quando era piccolo, si sono separati e il nonno ne ha preso l'affidamento), e, non riuscendo più ad essere sé stesso, sempre perfetto e obbediente, non riusciva a sentirsi amato dagli altri, per cui la morte del parente che più gli è stato vicino lo sconvolge. Il tritone, d'altro canto, che a una prima occhiata mi sembrava il classico personaggio allegro senza troppi pensieri, in realtà si preoccupa molto dell'umano che lo ha "pescato" e allo stesso tempo soffre nel rimanere solo quando il suo ospite è a scuola. Ne risulta una storia d'amore non proprio originalissima nello sviluppo ma piacevole nella sua brevità.
Il character design, anche se non proprio di mio gradimento (le unghie dei personaggi sono qualcosa di terrificante, per non parlare delle proporzioni buttate completamente a caso! E i lineamenti storti!), ha dalla sua una colorazione estremamente brillante che ben si sposa con l'ambientazione, e inoltre il colore non è uniforme ma spesso è unito a delle texture, soprattutto per quanto riguarda la capigliatura e l'abbigliamento dei personaggi - il tutto ricorda i retini nei manga, rendendo il character design molto particolare. Ma il vero, terrificante difetto di quest'opera sono le animazioni, che quasi non chiamerei tali perché praticamente non ci sono. In certe scene mi è sembrato di vedere uno slide-show di un manga con qualche piccolo movimento fatto da qualche youtuber alle prime armi. Perfino l'animazione della superficie dell'acqua, che visti i personaggi e l'ambientazione dovrebbe avere un certo livello di dettaglio, è veramente troppo elementare: l'acqua non si muove come dovrebbe e i personaggi che vi nuotano dentro, o soprattutto che ne escono fuori, non sembrano assolutamente stare galleggiando! A parte questo "piccolo" difetto è un OAV carino, se si vuole passare del tempo, ma niente di più.
Questo OAV può quasi essere descritto come un classico esempio di "occasione sprecata". Ha dalla sua una storia piuttosto inverosimile (un "sirenetto" che va a vivere con un solitario ragazzo) che tuttavia, nonostante la velocità degli eventi, poteva dare qualche spunto in più, ma del resto in trenta minuti scarsi non ne viene dato modo. Devo dire che temevo si trattasse solo di un semplice slice of life con qualche sketch divertente e invece c'è un qualche sviluppo di entrambi i protagonisti. Gli altri personaggi... aspetta, c'erano altri personaggi? Devo essermeli persa per strada. Giusto il nonno ha una grossa importanza per il protagonista, gli altri sono delle mere comparse messe lì per fare numero. La storia ruota appunto attorno alla strana convivenza tra il tritone Isaki e il ragazzo triste, Shima, che il tritone ha salvato dall'annegamento e che in cambio è rimasto a vivere con lui, perché il povero Shima non si sentisse solo. Shima infatti si è sempre falsamente atteggiato a "bravo ragazzo" per farsi accettare, portando però il peso di un abbandono (i suoi genitori, quando era piccolo, si sono separati e il nonno ne ha preso l'affidamento), e, non riuscendo più ad essere sé stesso, sempre perfetto e obbediente, non riusciva a sentirsi amato dagli altri, per cui la morte del parente che più gli è stato vicino lo sconvolge. Il tritone, d'altro canto, che a una prima occhiata mi sembrava il classico personaggio allegro senza troppi pensieri, in realtà si preoccupa molto dell'umano che lo ha "pescato" e allo stesso tempo soffre nel rimanere solo quando il suo ospite è a scuola. Ne risulta una storia d'amore non proprio originalissima nello sviluppo ma piacevole nella sua brevità.
Il character design, anche se non proprio di mio gradimento (le unghie dei personaggi sono qualcosa di terrificante, per non parlare delle proporzioni buttate completamente a caso! E i lineamenti storti!), ha dalla sua una colorazione estremamente brillante che ben si sposa con l'ambientazione, e inoltre il colore non è uniforme ma spesso è unito a delle texture, soprattutto per quanto riguarda la capigliatura e l'abbigliamento dei personaggi - il tutto ricorda i retini nei manga, rendendo il character design molto particolare. Ma il vero, terrificante difetto di quest'opera sono le animazioni, che quasi non chiamerei tali perché praticamente non ci sono. In certe scene mi è sembrato di vedere uno slide-show di un manga con qualche piccolo movimento fatto da qualche youtuber alle prime armi. Perfino l'animazione della superficie dell'acqua, che visti i personaggi e l'ambientazione dovrebbe avere un certo livello di dettaglio, è veramente troppo elementare: l'acqua non si muove come dovrebbe e i personaggi che vi nuotano dentro, o soprattutto che ne escono fuori, non sembrano assolutamente stare galleggiando! A parte questo "piccolo" difetto è un OAV carino, se si vuole passare del tempo, ma niente di più.