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10.0/10
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Una delle migliori produzioni anime degli ultimi anni, sia per quanto riguarda il comparto puramente tecnico che per la storia e i temi trattati.
Il viaggio nel tempo, che è il fulcro dell'arco narrativo, è da sempre uno dei temi più ostici e complessi da trattare. In tutte le produzioni sul genere, infatti, l'effetto paradosso è contemplato e, molto spesso, trattato in maniera approssimativa. In "Steins;Gate", invece, viene addirittura "addomesticato", e giustificato con la teoria del multiverso e delle linee temporali. Ogni azione volta a modificare il passato crea inesorabilmente una nuova linea temporale, lasciando immutata quella di partenza. E questo mette in luce il dramma del protagonista. Il "mad scientist" - Rintarou Okabe -, lo scienziato folle che ha trovato il modo di viaggiare nel tempo, finisce per deviare così tanto dalla linea temporale di partenza, da perdersi letteralmente nel labirinto dello spazio-tempo. La folle ricerca dello "Steins;Gate", la linea "perfetta" dove si spera risieda la sua felicità, lo metterà di fronte a scelte e rinunce dal peso drammatico, e a scontrarsi sempre di più con l'ineluttabilità del tempo: il passato non si può cambiare, il futuro sì. Ma a quale prezzo? Forse è la stessa ricerca della "felicità" ad essere solo un'illusione, perché noi facciamo di tutto per raggiungerla, quando invece, sin dal principio, era a un passo da noi. Questo è il messaggio che io, personalmente, ho ricevuto dalla visione di questo anime: un'opera, a mio avviso, magistralmente narrata, in cui si amalgamano perfettamente la spensieratezza di un gruppo di ragazzi, la genialità e l'ironia di uno scienziato pazzo, l'amicizia, l'amore per una donna, il sacrificio, la voglia di cambiare/salvare il mondo, e i viaggi nel tempo. Ed è difficile non emozionarsi di fronte a tutto questo.
Consigliarne la visione è un eufemismo... questo anime va visto da tutti. Amanti di "Doctor Who" e non.