Recensione
Erased
10.0/10
"Boku Dake ga Inai Machi" (o "ERASED - La città in cui io non ci sono") è un anime della stagione invernale 2016, tratto dal manga di Kei Sanbe, terminato proprio in questo mese con l'ottavo volume. L'anime, prodotto da A-1 Pictures, conta dodici episodi, ma la controparte cartacea ha anche ispirato un film live-action.
La storia, nonostante si inserisca nel filone dei thriller, contiene anche degli aspetti sentimentali che non lasceranno lo spettatore indifferente. La trama narra la storia di un ventinovenne che lavora come fattorino in una pizzeria, Satoru Fujinuma. Egli è un ragazzo che possiede la capacità di tornare indietro nel tempo e sventare le morti delle persone. Grazie a questo potere, Satoru effettuerà diversi salti nel tempo e, per evitare la morte della madre, si ritroverà coinvolto in un caso riguardante le scuole elementari che lui stesso frequentava da bambino.
L'anime, toccante in molti tratti, tratta degli argomenti attuali come quello della pedofilia. L'opera vanta dei personaggi veramente ben fatti, nonostante essi siano pochi, ma davvero realistici; in particolar modo, la madre di Satoru si mostra una donna dolcissima, aperta, ideale e disposta ad aiutare il figlio in ogni situazione. Kayo, una delle bambine coinvolte nel caso, esprime tutta la sua fragilità proprio quando si ritrova davanti alla madre di Satoru, come se fosse incapace di ricevere e dare affetto. Questo aspetto è commovente ma per certi versi anche straziante, in quanto si assiste proprio all'incapacità di esprimere i propri sentimenti ed una sensazione di inadeguatezza della ragazzina nel trovarsi accolta in un ambiente caloroso.
Il primo blocco di episodi è ambientato nei momenti di revival del protagonista, che cerca disperatamente di scoprire il mistero che si cela attorno alla scuola che frequenta, mentre la seconda parte si svolge maggiormente nel presente, con Satoru già adulto. La trama quindi subisce degli sbalzi, seguendo le orme del ventinovenne: questo aspetto potrebbe sembrare negativo, ma in realtà io credo conferisca ancora più suspense alle vicende. Addirittura l'hype più alto si avverte nelle ultime puntate, quando il colpevole è già chiaro e svelato, in quanto si assiste a dei colpi di scena inaspettati, soprattutto dal punto di vista sentimentale.
L'adattamento animato è lodevole anche dal punto di vista tecnico e della grafica: il tratto dei personaggi è leggermente diverso da quello del mangaka, ma pur sempre molto bello. Le animazioni sono fluide e le musiche sono appassionanti. Le OST utilizzate sono capaci di creare un'atmosfera unica, che tiene indubbiamente col fiato sospeso. Le sigle di apertura e di chiusura sono notevoli, soprattutto la opening. Grazie a tutti questi elementi, l'opera è in grado di unire una molteplicità di emozioni tutte diverse: rabbia e tristezza per gli argomenti trattati, malinconia, inquietudine e trepidazione nel voler sapere come si concluderà la storia, ma anche grande delicatezza in diversi tratti del racconto.
Il finale dell'anime è un tuffo al cuore, specialmente negli ultimi momenti. E' qualcosa che mi ha toccato nel profondo e spero resterà impresso non solo a me, ma anche ad altri. Vi sono infatti dei risvolti inaspettati che lascio a chi leggerà questa recensione la volontà di scoprire.
Concludo dicendo che non vedo l'ora che arrivi settembre per leggere il manga e scoprirne di più su questa bellissima storia che purtroppo ha subito dei tagli nella versione animata. "Boku Dake ga Inai Machi" è un prodotto consigliatissimo soprattutto agli amanti delle situazioni che riescono a tenerti col fiato sospeso, a chi vuole soffermarsi a riflettere su argomenti delicati e a chi desidera emozionarsi.
La storia, nonostante si inserisca nel filone dei thriller, contiene anche degli aspetti sentimentali che non lasceranno lo spettatore indifferente. La trama narra la storia di un ventinovenne che lavora come fattorino in una pizzeria, Satoru Fujinuma. Egli è un ragazzo che possiede la capacità di tornare indietro nel tempo e sventare le morti delle persone. Grazie a questo potere, Satoru effettuerà diversi salti nel tempo e, per evitare la morte della madre, si ritroverà coinvolto in un caso riguardante le scuole elementari che lui stesso frequentava da bambino.
L'anime, toccante in molti tratti, tratta degli argomenti attuali come quello della pedofilia. L'opera vanta dei personaggi veramente ben fatti, nonostante essi siano pochi, ma davvero realistici; in particolar modo, la madre di Satoru si mostra una donna dolcissima, aperta, ideale e disposta ad aiutare il figlio in ogni situazione. Kayo, una delle bambine coinvolte nel caso, esprime tutta la sua fragilità proprio quando si ritrova davanti alla madre di Satoru, come se fosse incapace di ricevere e dare affetto. Questo aspetto è commovente ma per certi versi anche straziante, in quanto si assiste proprio all'incapacità di esprimere i propri sentimenti ed una sensazione di inadeguatezza della ragazzina nel trovarsi accolta in un ambiente caloroso.
Il primo blocco di episodi è ambientato nei momenti di revival del protagonista, che cerca disperatamente di scoprire il mistero che si cela attorno alla scuola che frequenta, mentre la seconda parte si svolge maggiormente nel presente, con Satoru già adulto. La trama quindi subisce degli sbalzi, seguendo le orme del ventinovenne: questo aspetto potrebbe sembrare negativo, ma in realtà io credo conferisca ancora più suspense alle vicende. Addirittura l'hype più alto si avverte nelle ultime puntate, quando il colpevole è già chiaro e svelato, in quanto si assiste a dei colpi di scena inaspettati, soprattutto dal punto di vista sentimentale.
L'adattamento animato è lodevole anche dal punto di vista tecnico e della grafica: il tratto dei personaggi è leggermente diverso da quello del mangaka, ma pur sempre molto bello. Le animazioni sono fluide e le musiche sono appassionanti. Le OST utilizzate sono capaci di creare un'atmosfera unica, che tiene indubbiamente col fiato sospeso. Le sigle di apertura e di chiusura sono notevoli, soprattutto la opening. Grazie a tutti questi elementi, l'opera è in grado di unire una molteplicità di emozioni tutte diverse: rabbia e tristezza per gli argomenti trattati, malinconia, inquietudine e trepidazione nel voler sapere come si concluderà la storia, ma anche grande delicatezza in diversi tratti del racconto.
Il finale dell'anime è un tuffo al cuore, specialmente negli ultimi momenti. E' qualcosa che mi ha toccato nel profondo e spero resterà impresso non solo a me, ma anche ad altri. Vi sono infatti dei risvolti inaspettati che lascio a chi leggerà questa recensione la volontà di scoprire.
Concludo dicendo che non vedo l'ora che arrivi settembre per leggere il manga e scoprirne di più su questa bellissima storia che purtroppo ha subito dei tagli nella versione animata. "Boku Dake ga Inai Machi" è un prodotto consigliatissimo soprattutto agli amanti delle situazioni che riescono a tenerti col fiato sospeso, a chi vuole soffermarsi a riflettere su argomenti delicati e a chi desidera emozionarsi.