Recensione
Lost+Brain
7.0/10
Recensione di SakuraHime
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Ren Hiyama è un eccellente studente, amato dalle ragazze ma annoiato da tutto ciò che lo circonda. Crede che nella sua esistenza nulla lo saprà sorprendere; l'umanità stessa è solo un insieme di esseri inutili che non meritano considerazione. Disgustato dalla meschinità degli uomini si ripromette di annientare il genere umano (o comandarlo?).
Un giorno, finalmente, qualcosa inizierà a stuzzicare il suo interesse: Itsuki Kuonji, noto maestro di tecniche ipnotiche, decide su richiesta della nipote Takagi Yuka (compagna di classe di Ren) di tenere uno spettacolo presso il loro istituto scolastico, con lo scopo di dimostrare la forza dell'ipnosi. Ren rimarrà colpito dalle capacità del maestro. Mentre osserva l'esibizione si rende conto che è proprio questo lo strumento ideale per realizzare il suo ambizioso progetto.
Un anno più tardi Ren è riuscito a comprendere ed applicare sui suoi compagni di scuola tutte le tecniche ipnotiche. Il primo atto che esegue per mostrare la propria forza è ipnotizzare un compagno di classe trasformandolo in una bomba umana in grado di uccidere un noto politico giapponese. La polizia inizia ad indagare sul caso con l'aiuto del maestro Itsuki, di qui la sfida tra i due.
Iniziamo con una critica: non è davvero chiaro quale sia il fine del protagonista: distruggere il mondo o comandarlo?
Per il resto, la trama presenta a prima vista alcune analogie con il più noto Death Note. Il protagonista infatti, proprio come Light vuole creare un nuovo mondo di cui essere il capo/padrone/dio; inoltre i caratteri dei due protagonisti egocentrici e sfrontati sono spesso simili. Detto questo a mio parere esistono però anche molte differenze: Light è un giustiziere che si muove in base ad una seppur opinabile idea di bene, Ren è un antieroe il cui fine ha poco a che fare con la morale e molto con il dominio. Il protagonista di Lost+Brain è molto più severo e negativo nei confronti dell'intera umanità. Se lo scopo di Light è creare un mondo nuovo per le persone buone (la sfida tra kira e L è infatti tra due differenti concezioni di giustizia), Ren invece ritiene che gli uomini siano tutti incapaci che non meritano di esistere. Egli mira esclusivamente al potere in un mondo di burattini al suo servizio. Non esiste giustizia, ma solo la legge del più forte (ovvero in una stessa storia Kira probabilmente tenterebbe di uccidere - o vorrebbe uccidere - il malvagio Ren).
Per il resto i disegni sono buoni, ed interessanti gli approfondimenti sulla psicologia - tecniche ipnotiche. Non resta che leggere i prossimi numeri per vedere come si evolve la storia con la speranza che il finale sia poi in effetti differente da Death Note.
Un giorno, finalmente, qualcosa inizierà a stuzzicare il suo interesse: Itsuki Kuonji, noto maestro di tecniche ipnotiche, decide su richiesta della nipote Takagi Yuka (compagna di classe di Ren) di tenere uno spettacolo presso il loro istituto scolastico, con lo scopo di dimostrare la forza dell'ipnosi. Ren rimarrà colpito dalle capacità del maestro. Mentre osserva l'esibizione si rende conto che è proprio questo lo strumento ideale per realizzare il suo ambizioso progetto.
Un anno più tardi Ren è riuscito a comprendere ed applicare sui suoi compagni di scuola tutte le tecniche ipnotiche. Il primo atto che esegue per mostrare la propria forza è ipnotizzare un compagno di classe trasformandolo in una bomba umana in grado di uccidere un noto politico giapponese. La polizia inizia ad indagare sul caso con l'aiuto del maestro Itsuki, di qui la sfida tra i due.
Iniziamo con una critica: non è davvero chiaro quale sia il fine del protagonista: distruggere il mondo o comandarlo?
Per il resto, la trama presenta a prima vista alcune analogie con il più noto Death Note. Il protagonista infatti, proprio come Light vuole creare un nuovo mondo di cui essere il capo/padrone/dio; inoltre i caratteri dei due protagonisti egocentrici e sfrontati sono spesso simili. Detto questo a mio parere esistono però anche molte differenze: Light è un giustiziere che si muove in base ad una seppur opinabile idea di bene, Ren è un antieroe il cui fine ha poco a che fare con la morale e molto con il dominio. Il protagonista di Lost+Brain è molto più severo e negativo nei confronti dell'intera umanità. Se lo scopo di Light è creare un mondo nuovo per le persone buone (la sfida tra kira e L è infatti tra due differenti concezioni di giustizia), Ren invece ritiene che gli uomini siano tutti incapaci che non meritano di esistere. Egli mira esclusivamente al potere in un mondo di burattini al suo servizio. Non esiste giustizia, ma solo la legge del più forte (ovvero in una stessa storia Kira probabilmente tenterebbe di uccidere - o vorrebbe uccidere - il malvagio Ren).
Per il resto i disegni sono buoni, ed interessanti gli approfondimenti sulla psicologia - tecniche ipnotiche. Non resta che leggere i prossimi numeri per vedere come si evolve la storia con la speranza che il finale sia poi in effetti differente da Death Note.