Recensione
In Record of Lodoss War - The Lady of Pharis l'isola di Lodoss è stata invasa dai demoni a causa di un sovrano assetato di potere che, non essendo soddisfatto delle terre da lui dominate, invoca il re dei demoni sperando che egli esaudisca il suo desiderio di conquista. Ma quest'ultimo, che ha l'aspetto di bella e nuda ragazza dai capelli corvini, lo uccide e permette ad altri demoni di imperversare per l'isola. L'unico modo per evitare che l'isola di Lodoss finisca sotto il controllo dei demoni è quello di uccidere il re dei demoni.
Nei due volumetti è appunto narrata la storia che ha portato sette eroi incontrarsi e in seguito a scontrarsi con il re dei demoni. I suddetti eroi sono: Flaus, una sacerdotessa guerriera devota a Pharis; Fharn, un cavaliere bianco; Beld, il barbaro; Frobe, re del popolo dei nani (quasi interamente distrutto dai demoni e ora loro tana); Neese, sacerdotessa di Marfa; Wort, il mago; nonchè una maga guerriera che non rivela il proprio nome.
Ora, leggendo questa sequela di nomi, penserete che sia un elenco senza senso dato che in effetti non dico niente riguardo questi personaggi, ma la realtà è che non c'è molto da dire: già pensando allo stereotipo della loro classe li si può inquadrare abbastanza fedelmente, e considererei uno spoiler rivelarvi anche le poche caratteristiche di questi personaggi che vengono svelate durante l'opera. Credo che questa piattezza dei personaggi sia dovuta alla volontà di inserire un numero eccessivo di personaggi in un opera che conta solo due volumetti. Infatti la trama, seppur non brillante per originalità non aveva nulla che impedisse all'opera di raggiungere buoni livelli qualitativi.
Il tratto non è brutto ma può risultare un po' caotico a causa dello scarso uso dei retini, abbinato a una consistente varietà di dettagli crearti con il bianco e nero, ed infatti le maggiori potenzialità del disegnatori si notano nelle copertine che sono spettacolari, in particolar modo la seconda.
La recente edizione J-pop raggiunge e soliti standard elevati tipici della casa editrice ma, sebbene presenti 80 pagine inedite rispetto alla precedente edizione incompleta a cura della Dynit, difetta sul fronte di contenuti come gli inserti che sono completamente assenti. Inoltre, sebbene sia felice della presenza delle tavole a colori, queste non sono poi un granché, infatti si tratta di due pagine: nella prima c'è un dettaglio dell'immagine di copertina accompagnata dalla poesia presente anche sul retro del volume; la seconda invece è un insieme di forme grottesche che credo potrebbero essere definite draghi stilizzati, con al centro scritto il titolo dell'opera.
Nonostante sia un piacere ammirare nel detteglio immagini così belle avrei preferito, proprio in nome dell'abilita del disegnatore con le tavole a colori, qualcosa di più.
Questa perso non sia certo una colpa da attribuire alla J-pop, dato che con tutta probabilità son state riportate le stesse immagini presenti nell'edizione originale, e magari l'autore non ha neanche realizzato altre immagini a colori.
Nel complesso Record of Lodoss War - The Lady of Pharis non mi è piaciuto a causa dells sua assenza di originalità e la scarsa caratterizzazione dei personaggi; quindi lo sconsiglio.
Nei due volumetti è appunto narrata la storia che ha portato sette eroi incontrarsi e in seguito a scontrarsi con il re dei demoni. I suddetti eroi sono: Flaus, una sacerdotessa guerriera devota a Pharis; Fharn, un cavaliere bianco; Beld, il barbaro; Frobe, re del popolo dei nani (quasi interamente distrutto dai demoni e ora loro tana); Neese, sacerdotessa di Marfa; Wort, il mago; nonchè una maga guerriera che non rivela il proprio nome.
Ora, leggendo questa sequela di nomi, penserete che sia un elenco senza senso dato che in effetti non dico niente riguardo questi personaggi, ma la realtà è che non c'è molto da dire: già pensando allo stereotipo della loro classe li si può inquadrare abbastanza fedelmente, e considererei uno spoiler rivelarvi anche le poche caratteristiche di questi personaggi che vengono svelate durante l'opera. Credo che questa piattezza dei personaggi sia dovuta alla volontà di inserire un numero eccessivo di personaggi in un opera che conta solo due volumetti. Infatti la trama, seppur non brillante per originalità non aveva nulla che impedisse all'opera di raggiungere buoni livelli qualitativi.
Il tratto non è brutto ma può risultare un po' caotico a causa dello scarso uso dei retini, abbinato a una consistente varietà di dettagli crearti con il bianco e nero, ed infatti le maggiori potenzialità del disegnatori si notano nelle copertine che sono spettacolari, in particolar modo la seconda.
La recente edizione J-pop raggiunge e soliti standard elevati tipici della casa editrice ma, sebbene presenti 80 pagine inedite rispetto alla precedente edizione incompleta a cura della Dynit, difetta sul fronte di contenuti come gli inserti che sono completamente assenti. Inoltre, sebbene sia felice della presenza delle tavole a colori, queste non sono poi un granché, infatti si tratta di due pagine: nella prima c'è un dettaglio dell'immagine di copertina accompagnata dalla poesia presente anche sul retro del volume; la seconda invece è un insieme di forme grottesche che credo potrebbero essere definite draghi stilizzati, con al centro scritto il titolo dell'opera.
Nonostante sia un piacere ammirare nel detteglio immagini così belle avrei preferito, proprio in nome dell'abilita del disegnatore con le tavole a colori, qualcosa di più.
Questa perso non sia certo una colpa da attribuire alla J-pop, dato che con tutta probabilità son state riportate le stesse immagini presenti nell'edizione originale, e magari l'autore non ha neanche realizzato altre immagini a colori.
Nel complesso Record of Lodoss War - The Lady of Pharis non mi è piaciuto a causa dells sua assenza di originalità e la scarsa caratterizzazione dei personaggi; quindi lo sconsiglio.