Recensione
Rockin' Heaven
9.0/10
Quest'opera ha segnato l'approdo della talentuosa mangaka Mayu Sakai nel nostro paese, ed è proprio grazie al successo e al consenso ottenuto da questo manga che abbiamo avuto l'occasione di leggere un'altra ottima opera della Sakai, Nagatacho Strawberry, e di cui a breve leggeremo, finalmente, anche Peter Pan Syndrome.
<i> "Se sarà Paradiso o Inferno dipende da me."</i>
Così inizia l'avventura della protagonista, la dolce e vivace Sawa, nell’ex Istituto Maschile Amabane. In effetti gli inizi sono dei più turbolenti, in una classe di ragazzi prepotenti e maleducati con un leader bellissimo ma incorreggibile che farà di tutto per renderle la vita difficile... almeno all’inizio!
La storia è ben sviluppata, i protagonisti simpatici, frizzanti ma con una vena riflessiva che compare al momento giusto. E questa è una delle caratteristiche della Sakai. Comico e drammatico si miscelano in modo sempre impeccabile aiutati da disegni dal tratto dolce, delicato, pulito, con una grande espressività dei protagonisti. In questa storia più che mai si nota l’influenza della maestra Miho Obana, con la quale la Sakai collaborò ai tempi dell’opera madre della maestra Obana "Kodomo No Omocha – Il giocattolo dei bambini". Soprattutto nella trama questa influenza si nota. I protagonisti principali sono molto simili a Sana ed Akito, così come le situazioni che si sviluppano durante la storia. Solo per questo il mio voto è 9. Pecca di originalità in quanto ho ritrovato molto di quell’opera. Per carità, Kodomo No Omocha è il mio manga preferito, però essendocene già uno, un altro si poteva evitare. Ma se non avessi letto Kodocha (l’abbreviazione che sta per l’opera della Obana), questo sarebbe stato sicuramente questo il mio manga preferito.
Per me comunque la Sakai è una mangaka che merita. Ha un enorme potenziale, che già da quest’opera si vede, ma si definisce in Nagatacho Strawberry. Lì l’originalità non manca e quindi quell’unica “pecca” è stata colmata. A mio parere la storia è stata fatta apposta simile, o meglio, "alla maniera di Kodocha" per andare a colpo sicuro. Gli shojo a sfondo scolastico sono tantissimi e spesso banali e difficilmente se ne trovano di belli e di indimenticabili come quello della Obana.
Comunque come manga lo consiglio a tutti i fan della Sakai e a tutti coloro che sono rimasti affascinati dalle avventure della mitica Sana e non vogliono allontanarsi da quel tipo di storia.
<i> "Se sarà Paradiso o Inferno dipende da me."</i>
Così inizia l'avventura della protagonista, la dolce e vivace Sawa, nell’ex Istituto Maschile Amabane. In effetti gli inizi sono dei più turbolenti, in una classe di ragazzi prepotenti e maleducati con un leader bellissimo ma incorreggibile che farà di tutto per renderle la vita difficile... almeno all’inizio!
La storia è ben sviluppata, i protagonisti simpatici, frizzanti ma con una vena riflessiva che compare al momento giusto. E questa è una delle caratteristiche della Sakai. Comico e drammatico si miscelano in modo sempre impeccabile aiutati da disegni dal tratto dolce, delicato, pulito, con una grande espressività dei protagonisti. In questa storia più che mai si nota l’influenza della maestra Miho Obana, con la quale la Sakai collaborò ai tempi dell’opera madre della maestra Obana "Kodomo No Omocha – Il giocattolo dei bambini". Soprattutto nella trama questa influenza si nota. I protagonisti principali sono molto simili a Sana ed Akito, così come le situazioni che si sviluppano durante la storia. Solo per questo il mio voto è 9. Pecca di originalità in quanto ho ritrovato molto di quell’opera. Per carità, Kodomo No Omocha è il mio manga preferito, però essendocene già uno, un altro si poteva evitare. Ma se non avessi letto Kodocha (l’abbreviazione che sta per l’opera della Obana), questo sarebbe stato sicuramente questo il mio manga preferito.
Per me comunque la Sakai è una mangaka che merita. Ha un enorme potenziale, che già da quest’opera si vede, ma si definisce in Nagatacho Strawberry. Lì l’originalità non manca e quindi quell’unica “pecca” è stata colmata. A mio parere la storia è stata fatta apposta simile, o meglio, "alla maniera di Kodocha" per andare a colpo sicuro. Gli shojo a sfondo scolastico sono tantissimi e spesso banali e difficilmente se ne trovano di belli e di indimenticabili come quello della Obana.
Comunque come manga lo consiglio a tutti i fan della Sakai e a tutti coloro che sono rimasti affascinati dalle avventure della mitica Sana e non vogliono allontanarsi da quel tipo di storia.