Recensione
Mushishi
9.0/10
Il manga è una poesia continua, sono poetici i disegni e le storie ed a mio avviso le copertine sono davvero belle, sembrano colorate ad acquerello, inoltre la carta è ruvida e ben si adatta ai disegni, infine consiglio a tutti coloro che lo prenderanno di leggere in ogni volumetto la riflessione dell'autrice scritta in retro copertina.
Il manga è ambientato attorno al '900 ed ha come protagonisti i mushi, esseri dalla natura ambigua, invisibili alla maggior parte della popolazione. Essi sono creature viventi, ma sono così primitive da essere appena oltre la linea di confine fra vivente e non vivente, sono intangibili, eppure reali e quando incontrano gli esseri umani o gli animali i mushi possono entrarvi, e creare profondi sconvolgimenti, fino a provocare gravi danni alla salute dell' "infettato".
All'interno del Giappone però c'è una ristretta cerchia di persone che può vederli ed attirarli: i Mushishi.
I mushishi sono degli studiosi di mushi e generalmente sono capaci di guarire coloro che ne sono infettati, fra tutti i mushishi ce n'è uno in particolare Ginko, un uomo dall'aspetto strano che non ricorda molto del suo passato ed è costretto a vivere errando senza mai poter sostare a lungo in un preciso luogo. La storia narra le sue avventure e lo segue nel suo continuo vagabondare, Ginko infatti non ha riferimenti, non ha una casa, la sua unica costante sono i mushi, che riesce ad attirare meglio di chiunque altro e forse anche a capirli. Ed è proprio perché i mushi sono attratti da lui, che lui non può restare a lungo in un luogo. Ginko invece di disperarsi per la sua condizione, decide di intraprendere un viaggio senza fine, per poter conoscere e curare, se possibile, le persone che entrano in contatto con i mushi. Ogni persona da lui incontrata fornisce a Ginko un insegnamento e lo arricchisce ripagandolo dei suoi sforzi, ed anche i mushi a loro modo riempiranno la vita del mushishi...
Il manga è ambientato attorno al '900 ed ha come protagonisti i mushi, esseri dalla natura ambigua, invisibili alla maggior parte della popolazione. Essi sono creature viventi, ma sono così primitive da essere appena oltre la linea di confine fra vivente e non vivente, sono intangibili, eppure reali e quando incontrano gli esseri umani o gli animali i mushi possono entrarvi, e creare profondi sconvolgimenti, fino a provocare gravi danni alla salute dell' "infettato".
All'interno del Giappone però c'è una ristretta cerchia di persone che può vederli ed attirarli: i Mushishi.
I mushishi sono degli studiosi di mushi e generalmente sono capaci di guarire coloro che ne sono infettati, fra tutti i mushishi ce n'è uno in particolare Ginko, un uomo dall'aspetto strano che non ricorda molto del suo passato ed è costretto a vivere errando senza mai poter sostare a lungo in un preciso luogo. La storia narra le sue avventure e lo segue nel suo continuo vagabondare, Ginko infatti non ha riferimenti, non ha una casa, la sua unica costante sono i mushi, che riesce ad attirare meglio di chiunque altro e forse anche a capirli. Ed è proprio perché i mushi sono attratti da lui, che lui non può restare a lungo in un luogo. Ginko invece di disperarsi per la sua condizione, decide di intraprendere un viaggio senza fine, per poter conoscere e curare, se possibile, le persone che entrano in contatto con i mushi. Ogni persona da lui incontrata fornisce a Ginko un insegnamento e lo arricchisce ripagandolo dei suoi sforzi, ed anche i mushi a loro modo riempiranno la vita del mushishi...