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7.0/10
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Bakuman è il nuovo manga di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, i creatori del famosissimo Death Note.

La storia parla di Mashiro, uno studente delle scuole medie molto bravo a disegnare, e di Takagi, il primo della classe con un talento nella scrittura che sogna però di diventare un mangaka, sogno ovviamente non appoggiato dai professori e dai genitori che vorrebbero che il ragazzo scegliesse un lavoro più serio. Takagi un giorno chiede a Mashiro di diventare mangaka insieme a lui: inizialmente il ragazzo rifiuta ma poi, spinto dalla passione per i manga ereditata dallo zio, un mangaka, decide di accettare. Mashiro è perdutamente innamorato di Azuki, una loro compagna di classe che invece vorrebbe diventare una seiyuu, cioè una doppiatrice di anime. Anche la ragazza è innamorata di Mashiro, e così decidono di sposarsi non appena Azuki avrebbe doppiato la protagonista del manga dei due, tutto questo entro i diciotto anni! Mashiro è molto motivato e vuole assolutamente raggiungere il suo scopo: una serie di successo, e quindi poi un anime. Per di più i due decidono di frequentare scuole diverse e molto distanti tra di loro e comunicano solo tramite e-mail. Inizia così la scalata verso il successo di Takagi e Mashiro, che dovranno vedersela con molti rivali prima di riuscire ad avere una serie nella prestigiosa rivista 'Shonen Jump'.

La serie scorre piacevolmente, i due protagonisti si spingono sempre oltre i propri limiti per riuscire ad arrivare al successo e migliorano di capitolo in capitolo. Si dedicano interamente al loro sogno - Takagi sceglierà un liceo meno prestigioso per stare con Mashiro e continuare il loro progetto - e passano notti in bianco per cercare di migliorare e finalmente riuscire a creare qualcosa con cui avere molto successo. Ecco, secondo me Bakuman insegna anche questo: cercare sempre di migliorare, non fermarsi mai e fare di tutto per realizzare i propri sogni, senza però dimenticare gli amici e chi ti ha aiutato a diventare ciò che sei. Questo è inoltre un ottimo manga per aspiranti mangaka, infatti vengono svelati tutti i retroscena di questa affascinante professione, e vediamo anche come sia competitivo il mondo dei manga, tenendo presente anche che non è una professione semplice come si potrebbe pensare.

I disegni sono diversi rispetto Death Note, ed è comunque ovvio visto il diverso genere, tuttavia non mi piacciono particolarmente; alcune vignette sembrano addirittura degli schizzi, anche se i visi sono molto espressivi. Mi sono piaciute comunque molto le tavole a colori, vivaci e particolari.

Consigliato a chi vorrebbe sapere di più sulla professione del mangaka, e nel frattempo farsi quattro risate e tifare per i nostri due eroi.