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Visto che è uscito un solo volume la mia, più che una recensione, è una "prima impressione", quindi do un 6 politico perché è davvero troppo poco per avere un giudizio negativo o positivo. Lasciando da parte questa questione, voglio parlare dei pregi e i difetti di questo volume.

Come incipit non è davvero niente male, e Mei, la protagonista femminile, mi sembra interessante (sarà che basta poco a differenziarsi dalla protagonista tipica dello shojo, perfettamente anonima) che nonostante non abbia alcun rapporto stretto con nessun coetaneo, riesce comunque a capire le persone che la circondano e ad aiutarle con la sua personale sensibilità. Anche il protagonista maschile è un personaggio singolare, e se non conoscessi una persona "aperta" come lui direi anche piuttosto inverosimile.
Nel modo in cui interagiscono con gli altri sono uno l'esatto opposto dell'altro ma hanno anche qualcosa che li accomuna e tutto sommato formano una coppia plausibile, anche se particolare.

I personaggi secondari hanno una loro logica e non sono buttati lì solo per fare presenza e le loro azioni trovano quasi sempre una motivazione, cosa che vale anche per la coppia principale. La trama non ha come unico motore i due protagonisti, ma anche molte comparse che rendono realistici lo scorrere degli eventi e le situazioni in cui si trovano Mei e Yamato.

Sui disegni sono un po' perplessa: le mani sono assolutamente orrende e i personaggi hanno la parte superiore del corpo (per essere chiari, dal bacino in su) un po' troppo allungata per i miei gusti, ma gli occhi sono belli ed espressivi e mi hanno colpito molto anche i capelli dei personaggi, che hanno tutti acconciature e tagli particolari.