Recensione
Hell Girl
5.0/10
Tragico manga dall'anime splendido. Penso che Hell Girl sia uno dei pochi casi in cui visione animata batte per 10 a 1 quella cartacea!
Trattandosi di una storia abbastanza inquietante e misteriosa (come una ragazza che trasporta la gente all'inferno per vendetta) mi aspettavo anzitutto uno stile di disegno adeguato alle circostanze. Molti autori si sono cimentati con trame dark riuscendoci direi anche con successo, quello che non capisco allora è perché proprio la Etoo sia stata incaricata di disegnare un tale manga! Non fraintendetemi, le illustrazioni e i personaggi sono molto graziosi e carini, ma è proprio questo uno dei limiti fondamentali di questo manga.
Enma Ai è descritta come una buia ragazza mora dagli occhi rossi accesissimi e dal carattere riservato e misterioso. Questo nell'opera non traspare affatto. Buone giusto le illustrazioni della copertina, che trovo molto belle, ma per il resto non mi trasmette affatto quell'inquietudine che ci si aspettava da una trama simile.
Altro limite sono i capitoli autoconclusivi tutti veramente uguali. Stessi personaggi, stesse modalità, stessa fine. Perfino le protagoniste (sempre tutte ragazze) paiono ad occhio esterno uguali tra loro, tranne forse per il taglio o il colore dei capelli. Prendendo un volume, si può tranquillamente tralasciare di prendere anche gli altri, visto e considerato che non succede proprio nulla di nuovo se non la solita tiritera: una ragazza carina è felice e contenta; viene presa di mira da qualche invidioso; la sua vita diventa tragica; si rivolge ad Hell Girl; questa la manda all'inferno e vissero felici e contenti. Senza contare che anche i personaggi ricorrenti, come Hell Girl e i suoi aiutanti, vengono approfonditi solo in episodi extra e, secondo me, poco incisivi. Pochi episodi del manga mi hanno veramente presa e convinta, anche perché in alcuni casi le ragazze si rivolgono ad Hell Girl per motivi alquanto superficiali e sciocchi, che perdono veramente credibilità.
Carini i free talk, devo ammettere; ma quelli non bastano per invogliare il lettore ad essere soddisfatto di un'opera simile. Sono dell'avviso che la Etoo, con lo stile di disegno che possiede, sia più portata a fare altri tipi di manga piuttosto che questi così cupi e misteriosi che necessitano veramente di una buona penna, se si pretende un risultato discreto.
Trattandosi di una storia abbastanza inquietante e misteriosa (come una ragazza che trasporta la gente all'inferno per vendetta) mi aspettavo anzitutto uno stile di disegno adeguato alle circostanze. Molti autori si sono cimentati con trame dark riuscendoci direi anche con successo, quello che non capisco allora è perché proprio la Etoo sia stata incaricata di disegnare un tale manga! Non fraintendetemi, le illustrazioni e i personaggi sono molto graziosi e carini, ma è proprio questo uno dei limiti fondamentali di questo manga.
Enma Ai è descritta come una buia ragazza mora dagli occhi rossi accesissimi e dal carattere riservato e misterioso. Questo nell'opera non traspare affatto. Buone giusto le illustrazioni della copertina, che trovo molto belle, ma per il resto non mi trasmette affatto quell'inquietudine che ci si aspettava da una trama simile.
Altro limite sono i capitoli autoconclusivi tutti veramente uguali. Stessi personaggi, stesse modalità, stessa fine. Perfino le protagoniste (sempre tutte ragazze) paiono ad occhio esterno uguali tra loro, tranne forse per il taglio o il colore dei capelli. Prendendo un volume, si può tranquillamente tralasciare di prendere anche gli altri, visto e considerato che non succede proprio nulla di nuovo se non la solita tiritera: una ragazza carina è felice e contenta; viene presa di mira da qualche invidioso; la sua vita diventa tragica; si rivolge ad Hell Girl; questa la manda all'inferno e vissero felici e contenti. Senza contare che anche i personaggi ricorrenti, come Hell Girl e i suoi aiutanti, vengono approfonditi solo in episodi extra e, secondo me, poco incisivi. Pochi episodi del manga mi hanno veramente presa e convinta, anche perché in alcuni casi le ragazze si rivolgono ad Hell Girl per motivi alquanto superficiali e sciocchi, che perdono veramente credibilità.
Carini i free talk, devo ammettere; ma quelli non bastano per invogliare il lettore ad essere soddisfatto di un'opera simile. Sono dell'avviso che la Etoo, con lo stile di disegno che possiede, sia più portata a fare altri tipi di manga piuttosto che questi così cupi e misteriosi che necessitano veramente di una buona penna, se si pretende un risultato discreto.