Recensione
Dragon Ball
9.0/10
L'enorme successo che da anni accompagna Dragon Ball sembra davvero non conoscere limiti, ottenendo una fama semplicemente incredibile. Agli albori c'era solamente il manga, lettura di culto per un numero all'inizio piuttosto limitato, ma poi sempre crescente di appassionati; tanto che all'opera originale, primo manga in Italia a non essere "ribaltato" e quindi da leggere partendo dal fondo, è stata presto affiancata una ristampa in volumetti deluxe e perfect edition, a testimonianza di come Dragon Ball sia considerato da molti il manga per antonomasia. L'opera di Akira Toriyama, grazie ad un adeguato mix tra avventura, combattimenti, risate e la capacità di mettere a nudo i sentimenti umani, è riuscito in breve tempo ad imporsi nel caotico panorama artistico mondiale quale una delle opere di maggior successo della storia. A testimonianza di ciò, i numeri ci vengono in aiuto. Basti pensare che dal dicembre del 1984, anno d'esordio di Dragon Ball sulle pagine di Shonen Jump numero 51, al maggio del 1995, anno che sancisce la sua definitiva conclusione, le vendite di tale rivista raggiungevano una media di 1 miliardo di copie annue. Dal 95 in poi, si verifica un persistente e non indifferente calco di vendite, che passano così ai 745 milioni di copie vendute nel solo 1996. Sarà un caso, ma il regresso commerciale ha avuto inizio proprio nell'anno in cui volgevano a termine le avventure del ormai famosissimo Son Goku, protagonista di quel Dragon Ball il cui nome era entrato nella leggenda.
Proprio il personaggio di Goku è liberamente tratto dalla leggenda giapponese dello scimmiotto di pietra (Sayuki), scritta da Sanzo Hoshi nel suo "Daitoseikki" (Racconto del viaggio verso ovest) ai tempi dell'era Too. Il protagonista di tale leggenda è una piccola scimmia (Gokuh in giapponese), che vive in un mondo popolato da animali pensanti e che ha raggiunto l'immortalità e la capacità di mettere in atto arti magiche. Per di più, ha ottenuto il potere, usufruendo di un bastone magico capace di allungarsi a suo piacimento e di una nuvola fatata che gli permette di volare. Da questo racconto sono nate numerose opere a fumetti e anime, ai quali, anche se in minima parte, Akira Toriyama si è ispirato per il suo Dragon Ball.
L'inizio di Dragon Ball è talmente semplice che potrebbe essere, addirittura, definito grossolano. Ma è una semplicità rivoluzionaria, in quanto da un normale esordio si dipanerà una trama complessa e articolata, mai banale e sempre accattivante. Bulma, una giovane ragazza, è alla ricerca delle sette Sfere del Drago, le quali sarebbero capaci, una volta riunite, di evocare il drago Shenron, essere leggendario in grado di realizzare ogni desiderio. Nella sua ricerca si imbatte in un misterioso bambino dall'aria allegra e spensierata, dotato di una forza fuori dal comune. Il suo nome è Goku. Dopo una normale diffidenza iniziale (normale perché Goku non aveva mai visto una donna in vita sua) i due fanno amicizia e decidono di mettersi in viaggio per recuperare tutte e sette le sfere. Bulma, infatti, ne ha già due (quella con due e cinque stelle), Goku una (quella con quattro, lasciatagli in dono dal nonno). La storia di Dragon Ball ha inizio. Seguendo l'evolversi della narrazione, seguiamo anche, passo dopo passo, la maturazione di Goku e il modificarsi del suo aspetto, legato all'incremento della sua capacità combattiva. Inizialmente Goku appare come un bambino vivace e ingenuo, dotato di una strana coda. Questo perché non si tratta di un essere umano, ma di un Saiyan, la più potente razza guerriera dell'universo. Anno dopo anno e nemico dopo nemico (e nel corso del manga saranno in tanti a scontrarsi con lui) diventerà sempre più esperto, mettendo in mostra la capacità di trasformarsi nei vari stadi di potenza del Super Saiyan. Ovviamente, manga dopo manga, Goku potrà sempre contare sull'aiuto di tantissimi amici, e questo è senza ombra di dubbio uno dei punti di forza del racconto: il rapporto che esiste tra i vari personaggi diviene un sorta di codice d'onore che lega anche i nemici durante i combattimenti. Il manga, inoltre, ha la rara capacità di modificarsi con il passare del tempo e con l'evolversi della storia, proponendo un inizio allegro, scanzonato e al limite del demenziale, per approdare, nel finale, anche a toni drammatici ed emozionanti. Memorabili i duetti iniziali tra Goku, Crilin e il Maestro Muten, la conversione di Piccolo, la prima trasformazione in Super Saiyan, le lotte contro Freezer, Cell e Majin Bu. Insomma, emozione allo stato puro che cresce pagina dopo pagina. Ed è sicuramente questo il motivo che rende Dragon Ball uno dei manga più belli e apprezzati al mondo.
Ovviamente il vero, grande successo è arrivato con la serie televisiva, trasmessa da Italia 1 e capace di attirare l'attenzione di migliaia di bambini e ragazzi. Nonostante il doppiaggio, la scelta dei nomi di alcuni personaggi, diversi da quelli del manga, e la presenza di lunghe sequenze che diluviano l'azione, il cartone animato ha decretato il vero boom per Dragon Ball, iniziato, in precedenza proprio con il manga. Ed è così scoppiata la DragonBallmania! Videocassette, DVD, magliette, gashapon, action figures, videogiochi, carte. Il fenomeno è andato lentamente espandendosi e con esso il numero di appassionati, cultori ed esperti. Proprio per questo potrebbe risultare imbarazzante non avere la serie completa di Dragon Ball nella propria collezione.
Proprio il personaggio di Goku è liberamente tratto dalla leggenda giapponese dello scimmiotto di pietra (Sayuki), scritta da Sanzo Hoshi nel suo "Daitoseikki" (Racconto del viaggio verso ovest) ai tempi dell'era Too. Il protagonista di tale leggenda è una piccola scimmia (Gokuh in giapponese), che vive in un mondo popolato da animali pensanti e che ha raggiunto l'immortalità e la capacità di mettere in atto arti magiche. Per di più, ha ottenuto il potere, usufruendo di un bastone magico capace di allungarsi a suo piacimento e di una nuvola fatata che gli permette di volare. Da questo racconto sono nate numerose opere a fumetti e anime, ai quali, anche se in minima parte, Akira Toriyama si è ispirato per il suo Dragon Ball.
L'inizio di Dragon Ball è talmente semplice che potrebbe essere, addirittura, definito grossolano. Ma è una semplicità rivoluzionaria, in quanto da un normale esordio si dipanerà una trama complessa e articolata, mai banale e sempre accattivante. Bulma, una giovane ragazza, è alla ricerca delle sette Sfere del Drago, le quali sarebbero capaci, una volta riunite, di evocare il drago Shenron, essere leggendario in grado di realizzare ogni desiderio. Nella sua ricerca si imbatte in un misterioso bambino dall'aria allegra e spensierata, dotato di una forza fuori dal comune. Il suo nome è Goku. Dopo una normale diffidenza iniziale (normale perché Goku non aveva mai visto una donna in vita sua) i due fanno amicizia e decidono di mettersi in viaggio per recuperare tutte e sette le sfere. Bulma, infatti, ne ha già due (quella con due e cinque stelle), Goku una (quella con quattro, lasciatagli in dono dal nonno). La storia di Dragon Ball ha inizio. Seguendo l'evolversi della narrazione, seguiamo anche, passo dopo passo, la maturazione di Goku e il modificarsi del suo aspetto, legato all'incremento della sua capacità combattiva. Inizialmente Goku appare come un bambino vivace e ingenuo, dotato di una strana coda. Questo perché non si tratta di un essere umano, ma di un Saiyan, la più potente razza guerriera dell'universo. Anno dopo anno e nemico dopo nemico (e nel corso del manga saranno in tanti a scontrarsi con lui) diventerà sempre più esperto, mettendo in mostra la capacità di trasformarsi nei vari stadi di potenza del Super Saiyan. Ovviamente, manga dopo manga, Goku potrà sempre contare sull'aiuto di tantissimi amici, e questo è senza ombra di dubbio uno dei punti di forza del racconto: il rapporto che esiste tra i vari personaggi diviene un sorta di codice d'onore che lega anche i nemici durante i combattimenti. Il manga, inoltre, ha la rara capacità di modificarsi con il passare del tempo e con l'evolversi della storia, proponendo un inizio allegro, scanzonato e al limite del demenziale, per approdare, nel finale, anche a toni drammatici ed emozionanti. Memorabili i duetti iniziali tra Goku, Crilin e il Maestro Muten, la conversione di Piccolo, la prima trasformazione in Super Saiyan, le lotte contro Freezer, Cell e Majin Bu. Insomma, emozione allo stato puro che cresce pagina dopo pagina. Ed è sicuramente questo il motivo che rende Dragon Ball uno dei manga più belli e apprezzati al mondo.
Ovviamente il vero, grande successo è arrivato con la serie televisiva, trasmessa da Italia 1 e capace di attirare l'attenzione di migliaia di bambini e ragazzi. Nonostante il doppiaggio, la scelta dei nomi di alcuni personaggi, diversi da quelli del manga, e la presenza di lunghe sequenze che diluviano l'azione, il cartone animato ha decretato il vero boom per Dragon Ball, iniziato, in precedenza proprio con il manga. Ed è così scoppiata la DragonBallmania! Videocassette, DVD, magliette, gashapon, action figures, videogiochi, carte. Il fenomeno è andato lentamente espandendosi e con esso il numero di appassionati, cultori ed esperti. Proprio per questo potrebbe risultare imbarazzante non avere la serie completa di Dragon Ball nella propria collezione.