Recensione
Genius Family Company
8.0/10
Recensione di zettaiLara
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La vita del liceale Katsuyuki non conosce e non teme sbavature: è il ragazzo più brillante della scuola, si reputa il più figo che esista in circolazione e nessun dubbio potrebbe mai insinuarsi e scalfire la profonda autostima che egli nutre per sé.
Sua madre Yoshiko è una vivace e affermata donna in carriera e l'affiatamento e l'intesa che esiste tra loro, nel creare valide idee e campagne di marketing, non conosce eguali. Il loro mondo è perfetto, un equilibrio incrinato soltanto dal saliscendi delle quote azionarie del portafoglio di Katsuyuki perché, si sa, è meglio non lasciarle andare a briglia sciolta.
Durante una cena, Yoshiko presenta al figlio Sosuke Tanaka, buontempone giramondo, e suo figlio Haru, coetaneo di Katsuyuki; un incontro al quale segue l'annuncio del prossimo matrimonio dei due, in occasione del quale i quattro diventeranno un'unica famiglia.
Il mondo di Katsuyuki inizia a vacillare poiché i due assurdi personaggi, che sua madre gli ha infilato a forza in casa, fanno rapidamente infrangere il suo metodico mondo. Ciò non è che l'inizio del dramma perché, piano piano, ogni ambiente in cui il ragazzo trascorre la sua vita si "coalizzerà dalla parte del nemico", con indicibile stupore del protagonista: anche la sua carriera scolastica, per non parlare del suo rapporto con la bella e intelligente Kyoko Nagasawa, ne verranno drammaticamente coinvolti. Solo la stanza di Katsuyuki rimarrà indenne al ciclone Tanaka, complice il minaccioso cartello "vietato l'ingresso ai Tanaka" appeso sulla porta.
Sino al giorno prima, in tutti gli ambienti che frequentava, il ragazzo era posto al centro dell'attenzione e ora, all'improvviso, viene spintonato da una parte a favore di una coppia di allegri girovaghi che sembrano non perdere occasione per dargli sui nervi. Come fare per riagguantare la sua vita così beata, ora che tutto gli si è dissolto tra le mani?
Giunti a questo punto della storia, ci si rende conto di essere già stati vorticosamente risucchiati nelle vicende della neo-famiglia Tanaka, al punto che sarà impossibile non attendere con impazienza di avere tra le mani il volume successivo, per proseguire la storia.
Magic Press ci presenta così un'opera inedita di Tomoko "Nodame Cantabile" Ninomiya, in uno spesso volumetto venduto a 7.90 che racchiude peraltro due tankobon standard, palesando così un più che ottimo rapporto di qualità prezzo. In assenza di tavole a colori, il volume è impreziosito da una sovraccoperta che reca una bella illustrazione sul fronte e un'ulteriore sul retro.
Tra le mani si ha un volume estremamente flessibile nonostante l'indubbia corposità, con una carta bianca non eccessivamente spessa e che presenta una leggera trasparenza.
Quando lo si apre, ciò che si nota ad un primo sguardo è il suo essere quasi "grezzo".
Il disegno è minimalista senza mezzi termini, i retini sono più che limitati all'essenziale per rendere alcuni toni di grigio e di nero; per il resto sono assenti campiture particolari e ogni tipo di chiaroscuro.
Il novanta per cento del volume è strutturato in vignette prettamente tradizionali, squadrate e rigide, un fatto atipico per gli shoujo e i josei. Le tavole sono quindi abbastanza rigorose con vignette ampie e regolari, eppure denotano un buon senso di espressività per il saper adeguatamente soffermarsi, con sufficiente spazio, su scene sia comiche che più serie.
Anche i personaggi sono tratteggiati in maniera non troppo particolareggiata, tanto che sulle prime potrebbe essere arduo distinguere una Yoshiko da una Kyoko, pur nei circa 20 anni di età che separano le due, data l'assenza di particolarismi nei visi dei personaggi; un aspetto, questo, su cui si confida che la Ninomiya avrà comunque modo di migliorare ampiamente in seguito.
Discreti i fondali, non eccessivamente curati ma comunque presenti e rinvenibili proprio là dove il loro ruolo li richiama. Infine, le onomatopee sono state lasciate in originale con la traduzione accanto, una scelta sempre più condivisa da diversi editori italiani di manga.
Alla luce di quanto detto finora, normalmente tutto ci farebbe storcere il naso. Eppure la storia decolla fin da subito, e fa trascinare il lettore con sé di pagina in pagina. E se da una parte è difficile ipotizzare da che lato la storia andrà a parare, viste le numerose porte che lascia intravedere, dall'altra preme la sensazione che, comunque andrà, il manga potrebbe cavarsela benissimo, vista la capacità tra una risata e una folle avventura.
Serializzata nel 1995 sulla rivista Gekkan Kimi to Boku edita da Sony, e poi rieditata da Gentosha nel 2003, da cui l'edizione che propone Magic Press in 6 volumi bunko da 370 pagine, l'opera si rivela essere un ottimo slice of life, un po' atipica sia come josei che come commedia romantica, ma forse anche per questo piuttosto coinvolgente.
A conti fatti, Magic Press può contare da un lato sul celebre nome della Ninomiya, unito al genere della deliziosa commedia ironica che già in Itazura na Kiss è presente nel catalogo MX; va detto detto però che un'opera di questo tipo rappresenta comunque una scommessa per l'editore, perché i suddetti punti a favore non sono di per sé sufficienti a garantire a tavolino il successo dell'opera. Parrebbe però che, già dopo questo primo volume, le premesse per vincere la scommessa ci siano tutte.
Sua madre Yoshiko è una vivace e affermata donna in carriera e l'affiatamento e l'intesa che esiste tra loro, nel creare valide idee e campagne di marketing, non conosce eguali. Il loro mondo è perfetto, un equilibrio incrinato soltanto dal saliscendi delle quote azionarie del portafoglio di Katsuyuki perché, si sa, è meglio non lasciarle andare a briglia sciolta.
Durante una cena, Yoshiko presenta al figlio Sosuke Tanaka, buontempone giramondo, e suo figlio Haru, coetaneo di Katsuyuki; un incontro al quale segue l'annuncio del prossimo matrimonio dei due, in occasione del quale i quattro diventeranno un'unica famiglia.
Il mondo di Katsuyuki inizia a vacillare poiché i due assurdi personaggi, che sua madre gli ha infilato a forza in casa, fanno rapidamente infrangere il suo metodico mondo. Ciò non è che l'inizio del dramma perché, piano piano, ogni ambiente in cui il ragazzo trascorre la sua vita si "coalizzerà dalla parte del nemico", con indicibile stupore del protagonista: anche la sua carriera scolastica, per non parlare del suo rapporto con la bella e intelligente Kyoko Nagasawa, ne verranno drammaticamente coinvolti. Solo la stanza di Katsuyuki rimarrà indenne al ciclone Tanaka, complice il minaccioso cartello "vietato l'ingresso ai Tanaka" appeso sulla porta.
Sino al giorno prima, in tutti gli ambienti che frequentava, il ragazzo era posto al centro dell'attenzione e ora, all'improvviso, viene spintonato da una parte a favore di una coppia di allegri girovaghi che sembrano non perdere occasione per dargli sui nervi. Come fare per riagguantare la sua vita così beata, ora che tutto gli si è dissolto tra le mani?
Giunti a questo punto della storia, ci si rende conto di essere già stati vorticosamente risucchiati nelle vicende della neo-famiglia Tanaka, al punto che sarà impossibile non attendere con impazienza di avere tra le mani il volume successivo, per proseguire la storia.
Magic Press ci presenta così un'opera inedita di Tomoko "Nodame Cantabile" Ninomiya, in uno spesso volumetto venduto a 7.90 che racchiude peraltro due tankobon standard, palesando così un più che ottimo rapporto di qualità prezzo. In assenza di tavole a colori, il volume è impreziosito da una sovraccoperta che reca una bella illustrazione sul fronte e un'ulteriore sul retro.
Tra le mani si ha un volume estremamente flessibile nonostante l'indubbia corposità, con una carta bianca non eccessivamente spessa e che presenta una leggera trasparenza.
Quando lo si apre, ciò che si nota ad un primo sguardo è il suo essere quasi "grezzo".
Il disegno è minimalista senza mezzi termini, i retini sono più che limitati all'essenziale per rendere alcuni toni di grigio e di nero; per il resto sono assenti campiture particolari e ogni tipo di chiaroscuro.
Il novanta per cento del volume è strutturato in vignette prettamente tradizionali, squadrate e rigide, un fatto atipico per gli shoujo e i josei. Le tavole sono quindi abbastanza rigorose con vignette ampie e regolari, eppure denotano un buon senso di espressività per il saper adeguatamente soffermarsi, con sufficiente spazio, su scene sia comiche che più serie.
Anche i personaggi sono tratteggiati in maniera non troppo particolareggiata, tanto che sulle prime potrebbe essere arduo distinguere una Yoshiko da una Kyoko, pur nei circa 20 anni di età che separano le due, data l'assenza di particolarismi nei visi dei personaggi; un aspetto, questo, su cui si confida che la Ninomiya avrà comunque modo di migliorare ampiamente in seguito.
Discreti i fondali, non eccessivamente curati ma comunque presenti e rinvenibili proprio là dove il loro ruolo li richiama. Infine, le onomatopee sono state lasciate in originale con la traduzione accanto, una scelta sempre più condivisa da diversi editori italiani di manga.
Alla luce di quanto detto finora, normalmente tutto ci farebbe storcere il naso. Eppure la storia decolla fin da subito, e fa trascinare il lettore con sé di pagina in pagina. E se da una parte è difficile ipotizzare da che lato la storia andrà a parare, viste le numerose porte che lascia intravedere, dall'altra preme la sensazione che, comunque andrà, il manga potrebbe cavarsela benissimo, vista la capacità tra una risata e una folle avventura.
Serializzata nel 1995 sulla rivista Gekkan Kimi to Boku edita da Sony, e poi rieditata da Gentosha nel 2003, da cui l'edizione che propone Magic Press in 6 volumi bunko da 370 pagine, l'opera si rivela essere un ottimo slice of life, un po' atipica sia come josei che come commedia romantica, ma forse anche per questo piuttosto coinvolgente.
A conti fatti, Magic Press può contare da un lato sul celebre nome della Ninomiya, unito al genere della deliziosa commedia ironica che già in Itazura na Kiss è presente nel catalogo MX; va detto detto però che un'opera di questo tipo rappresenta comunque una scommessa per l'editore, perché i suddetti punti a favore non sono di per sé sufficienti a garantire a tavolino il successo dell'opera. Parrebbe però che, già dopo questo primo volume, le premesse per vincere la scommessa ci siano tutte.