Recensione
Don Dracula
8.0/10
Don Dracula è un manga in tre volumi e racconta le vicende di Dracula che, dalle lande desolate della Transilvania, si trasferisce a Tokyo insieme a sua figlia. Il conte però ha ben poco dello spaventoso mostro creato da Bram Stoker e difficilmente riesce a "farsi un goccetto" succhiando il sangue delle giovani donne. Don Dracula trascorre le sue "nottate" con sua figlia Chocolat (come l'eroina di Moyoco Anno, forse è la sua nonnina?) e il fedele servitore Igor. Non manca poi Hellsing (senza Van), che è ossessionato dall'idea di catturare Dracula ma sfortunatamente ogni volta che sta per riuscirci...
Il manga racconta le (dis)avventure di questo riluttante (e libertino) conte Dracula, che ogni tanto si riduce in cenere e deve essere resuscitato (da Chocolat o da Igor), di sua figlia innamorata del presidente del club di fantascienza e che frequenta, ovviamente, una scuola serale... e in generale di come Dracula e famiglia vengano a contatto con Hellsing, con le creature della palude (in maniera disastrosamente comica) e addirittura con un club di amici dei vampiri, ficcandosi sempre nei guai.
Un manga composto da episodi autoconclusivi, quasi sempre leggeri e divertenti, ma mai superficiali; le tematiche care a Tezuka sono sempre presenti (come il rispetto per gli animali e la natura). Inoltre vi è un episodio particolare, una sorta di saga seria all'interno dell'opera buffa, che ha a che fare con il desiderio di Chocolat di avere una mamma e la vera storia tra Don Dracula, sua moglie Carmilla, e come mai il vampiro si ritrovi a essere un genitore single.
L'Italia è uno dei pochi Paesi che da sempre ha saputo dare il giusto valore all'opera di Tezuka (era il 1961 quando un'opera di Tezuka toccò per la prima volta il suolo italiano). È ancora l'Italia il primo paese occidentale ad aver mandato in onda serie animate prodotte da Osamu Tezuka (che firmava anche serie non scritte da lui e prodotte dai suoi studi di animazione, ad esempio Rocky Joe), tra cui ritroviamo anche Don Dracula, che qualcuno ricorderà per il suo passaggio sulle reti private regionali. Per questo motivo siamo stati anche uno dei primi paesi, se non il primo, ad avere i suoi manga proposti sul cartaceo, sebbene, bisogna dirlo, con scarso successo.
Don Dracula è un'occasione per scoprire l'ironia di un autore fondamentale per il panorama del fumetto a livello mondiale assolutamente da provare e godere.
Una nota di merito va all'edizione proposta dalla Ronin. Autori come Tezuka vengono sempre proposti dalle case editrici a prezzi molto elevati che il più delle volte non sono per nulla adeguati all'edizione proposta. Questa volta il prezzo è molto contenuto per una edizione semplice ma ben curata, che azzarda inoltre di non adattare le onomatopee e conclude il volume con un interessante approfondimento.
Il manga racconta le (dis)avventure di questo riluttante (e libertino) conte Dracula, che ogni tanto si riduce in cenere e deve essere resuscitato (da Chocolat o da Igor), di sua figlia innamorata del presidente del club di fantascienza e che frequenta, ovviamente, una scuola serale... e in generale di come Dracula e famiglia vengano a contatto con Hellsing, con le creature della palude (in maniera disastrosamente comica) e addirittura con un club di amici dei vampiri, ficcandosi sempre nei guai.
Un manga composto da episodi autoconclusivi, quasi sempre leggeri e divertenti, ma mai superficiali; le tematiche care a Tezuka sono sempre presenti (come il rispetto per gli animali e la natura). Inoltre vi è un episodio particolare, una sorta di saga seria all'interno dell'opera buffa, che ha a che fare con il desiderio di Chocolat di avere una mamma e la vera storia tra Don Dracula, sua moglie Carmilla, e come mai il vampiro si ritrovi a essere un genitore single.
L'Italia è uno dei pochi Paesi che da sempre ha saputo dare il giusto valore all'opera di Tezuka (era il 1961 quando un'opera di Tezuka toccò per la prima volta il suolo italiano). È ancora l'Italia il primo paese occidentale ad aver mandato in onda serie animate prodotte da Osamu Tezuka (che firmava anche serie non scritte da lui e prodotte dai suoi studi di animazione, ad esempio Rocky Joe), tra cui ritroviamo anche Don Dracula, che qualcuno ricorderà per il suo passaggio sulle reti private regionali. Per questo motivo siamo stati anche uno dei primi paesi, se non il primo, ad avere i suoi manga proposti sul cartaceo, sebbene, bisogna dirlo, con scarso successo.
Don Dracula è un'occasione per scoprire l'ironia di un autore fondamentale per il panorama del fumetto a livello mondiale assolutamente da provare e godere.
Una nota di merito va all'edizione proposta dalla Ronin. Autori come Tezuka vengono sempre proposti dalle case editrici a prezzi molto elevati che il più delle volte non sono per nulla adeguati all'edizione proposta. Questa volta il prezzo è molto contenuto per una edizione semplice ma ben curata, che azzarda inoltre di non adattare le onomatopee e conclude il volume con un interessante approfondimento.