Recensione
Wolf's Rain
6.0/10
Amanti della natura e di paesaggistiche apocalittiche, ecco a voi la versione cartacea di Wolf's Rain basata sull'omonima serie animata. Ambientato in un mondo morente dove i lupi sembrano i soli a poter riportare la speranza nel paradiso perduto, chiamato Rakuen.
Personalmente ho dato la sufficienza per non infangare il buon nome di Wolf's Rain, lo stile del disegno, che ben si adatta al genere seinen, è molto chiaro e garantisce la lettura efficace della scena senza fatica, a volte sin troppo, trascurando dettagli e particolari (si notino particolarmente i paesaggi solamente abbozzati dello sfondo).
Naturalmente il fatto che da 26 puntate e 4 OAV siano stati creati solamente 2 volumi, non può che giocare a sfavore della serie cartacea, che sembra temere il confronto con la fama dell'anime, a ragione ben veduta.
La storia rimane sempre la stessa, ma alcune parti sfuggono, si tende in molte scene a dar per scontato avvenimenti che sono apparsi nell'anime, ma che di fatto non vengono chiariti nel manga. Da citare assolutamente le solo "abbozzate" personalità dei protagonisti, che vengono esplicitate maggiormente dal disegno, che dalla storia: le facce tenere provviste di occhioni grandi e cangianti di Toboe e Hige, che contrastano con gli zigomi spigolosi di Tsume e lo sguardo perennemente corrucciato di Kiba.
Per godersi appieno il manga, consiglio vivamente di leggerlo solo dopo aver visto l'anime per i motivi sopracitati, oltre che dalla presenza di una non discreta colonna sonora.
Inutile precisare che per gli amanti dello splatter e, - perché no - pure quelli dello shonen, questo titolo può apparire ispido e noioso nonostante i bei disegni.
Consigliato per chi, "stanco" di scontri epici tra bene e male e di pugni infuocati, vuole rifugiarsi in una candido paesaggio che varia da deserti a paesaggi innevati, dove il bene non sembra essere unicamente da una sola parte.
Personalmente ho dato la sufficienza per non infangare il buon nome di Wolf's Rain, lo stile del disegno, che ben si adatta al genere seinen, è molto chiaro e garantisce la lettura efficace della scena senza fatica, a volte sin troppo, trascurando dettagli e particolari (si notino particolarmente i paesaggi solamente abbozzati dello sfondo).
Naturalmente il fatto che da 26 puntate e 4 OAV siano stati creati solamente 2 volumi, non può che giocare a sfavore della serie cartacea, che sembra temere il confronto con la fama dell'anime, a ragione ben veduta.
La storia rimane sempre la stessa, ma alcune parti sfuggono, si tende in molte scene a dar per scontato avvenimenti che sono apparsi nell'anime, ma che di fatto non vengono chiariti nel manga. Da citare assolutamente le solo "abbozzate" personalità dei protagonisti, che vengono esplicitate maggiormente dal disegno, che dalla storia: le facce tenere provviste di occhioni grandi e cangianti di Toboe e Hige, che contrastano con gli zigomi spigolosi di Tsume e lo sguardo perennemente corrucciato di Kiba.
Per godersi appieno il manga, consiglio vivamente di leggerlo solo dopo aver visto l'anime per i motivi sopracitati, oltre che dalla presenza di una non discreta colonna sonora.
Inutile precisare che per gli amanti dello splatter e, - perché no - pure quelli dello shonen, questo titolo può apparire ispido e noioso nonostante i bei disegni.
Consigliato per chi, "stanco" di scontri epici tra bene e male e di pugni infuocati, vuole rifugiarsi in una candido paesaggio che varia da deserti a paesaggi innevati, dove il bene non sembra essere unicamente da una sola parte.
