Recensione
Claymore
10.0/10
Recensione di giovamix86
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Claymore, il manga che mi ha fatto riavvicinare al fumetto giapponese dopo un periodo (felicissimo e ancora presente) di letture americane come ad esempio il divino Frank Miller. Dopo questa parentesi quasi inutile se non per farvi capire la reale potenza che questo shounen possiede, almeno nei miei confronti, passerò a descrivere con passione questa mia recensione.
Ma prima di elencare tutti i punti come faccio sempre nelle recensioni premetto solo una cosa: dire che Claymore è il Berserk al femminile è una gigantesca cavolata. Detto questo proseguiamo.
TRAMA
Ambientato nel medioveo fantasy, la protagonista Claire è una delle tante guerriere di una losca "Organizzazione" che lotta contro orribili demoni (Yoma) che si impossessano di esseri umani assumendone pienamente il controllo. Queste guerriere si chiamano Claymore, nome che deriva dalle loro potentissime spade, donne modificate geneticamente con il sangue degli Yoma per acquisire parte della loro forza e bestialità. Ogni Claymore ha un grado che ne identifica effettivamente la propria forza e il proprio valore di guerriera.
DISEGNI
Effettivamente sono d'accordo con molti miei colleghi nel dire che il tratto nei primi numeri non è per niente esaltante, con sfondi pallidi e spogli ed espressioni facciali ridotte all'osso, oltretutto le guerriere Claymore sembrano tutte molto simili, ma col tempo Yagi inizia a dettagliare tavola per tavola, vignetta per vignetta, qualsiasi cosa sia presente nel fumetto, a partire dai risvegliati che sono curati in maniera maniacale e mai simili ad altri.
STILE
Norihiro Yagi crea con Claymore un manga maturo, che lascia poco spazio alle gag comiche, ricco di splatter e di sangue. Per il lettore risulterà molto pericoloso affezionarsi eccessivamente ad un personaggio, visto che l'autore non si farà molti problemi a tagliuzzare e forellare le nostre beniamine.
Ogni guerriera sarà caratterizzata moltissimo sia nei comportamenti che nei combattimenti.
CONCLUSIONI
Pochi momenti morti ed una storia che si infittisce sempre di più con il passare dei numeri. L'autore a mio parere poteva lasciare un po' più di spazio alle riflessioni ma la tensione sarà sempre altissima. Livello grafico stratosferico. Dopo aver letto 20 numeri ritengo che non siamo poi così distanti da un finale epico. Spero solo che Yagi non si monti la testa e cominci a trascinare la saga all'infinito come hanno fatto con Berserk e Dragonball, sentendo come al solito puzza di soldi. Comunque il mio voto è 10, secondo me meritato.
Ma prima di elencare tutti i punti come faccio sempre nelle recensioni premetto solo una cosa: dire che Claymore è il Berserk al femminile è una gigantesca cavolata. Detto questo proseguiamo.
TRAMA
Ambientato nel medioveo fantasy, la protagonista Claire è una delle tante guerriere di una losca "Organizzazione" che lotta contro orribili demoni (Yoma) che si impossessano di esseri umani assumendone pienamente il controllo. Queste guerriere si chiamano Claymore, nome che deriva dalle loro potentissime spade, donne modificate geneticamente con il sangue degli Yoma per acquisire parte della loro forza e bestialità. Ogni Claymore ha un grado che ne identifica effettivamente la propria forza e il proprio valore di guerriera.
DISEGNI
Effettivamente sono d'accordo con molti miei colleghi nel dire che il tratto nei primi numeri non è per niente esaltante, con sfondi pallidi e spogli ed espressioni facciali ridotte all'osso, oltretutto le guerriere Claymore sembrano tutte molto simili, ma col tempo Yagi inizia a dettagliare tavola per tavola, vignetta per vignetta, qualsiasi cosa sia presente nel fumetto, a partire dai risvegliati che sono curati in maniera maniacale e mai simili ad altri.
STILE
Norihiro Yagi crea con Claymore un manga maturo, che lascia poco spazio alle gag comiche, ricco di splatter e di sangue. Per il lettore risulterà molto pericoloso affezionarsi eccessivamente ad un personaggio, visto che l'autore non si farà molti problemi a tagliuzzare e forellare le nostre beniamine.
Ogni guerriera sarà caratterizzata moltissimo sia nei comportamenti che nei combattimenti.
CONCLUSIONI
Pochi momenti morti ed una storia che si infittisce sempre di più con il passare dei numeri. L'autore a mio parere poteva lasciare un po' più di spazio alle riflessioni ma la tensione sarà sempre altissima. Livello grafico stratosferico. Dopo aver letto 20 numeri ritengo che non siamo poi così distanti da un finale epico. Spero solo che Yagi non si monti la testa e cominci a trascinare la saga all'infinito come hanno fatto con Berserk e Dragonball, sentendo come al solito puzza di soldi. Comunque il mio voto è 10, secondo me meritato.